Elezioni Eu, Tiso(Sa Cosa): “Prima programmi chiari, basta totocandidature”

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“Man­ca­no ormai due mesi a que­ste impor­tan­ti ele­zio­ni euro­pee 2024 che deli­nee­ran­no il futu­ro poli­ti­co e isti­tu­zio­na­le del Vec­chio Con­ti­nen­te in nume­ro­si set­to­ri del­la vita quo­ti­dia­na: dal­la sicu­rez­za ai dirit­ti, dal­la agri­col­tu­ra alle poli­ti­che socia­li e ambien­ta­li, e così via. E pur sfor­zan­do­ci di com­pren­de­re le con­ti­nue noti­zie sul­le even­tua­li toto­can­di­da­tu­re e sul­le ipo­te­ti­che allean­ze in quel di Bru­xel­les, quel­lo che pro­prio non ci va giù è che si par­li meno di zero del­le pro­po­ste pro­gram­ma­ti­che e del­le idee che i par­ti­ti han­no in men­te per miglio­ra­re le isti­tu­zio­ni euro­pee e la vita di cen­ti­na­ia di milio­ni di cit­ta­di­ni degli sta­ti mem­bri. Un silen­zio tom­ba­le che con­dan­nia­mo sen­za “se” e sen­za “ma” nel­la con­vin­zio­ne matu­ra­ta che sia un dove­re del­le for­ma­zio­ni poli­ti­che pub­bli­ciz­za­re al più pre­sto un pro­gram­ma euro­peo di gover­no in gra­do di met­te­re l’elettore in con­di­zio­ne di sce­glie­re “l’offerta” miglio­re e di vota­re in pie­na infor­ma­zio­ne e con­sa­pe­vo­lez­za. Pro­gram­mi chia­ri, con­cre­ti e tra­spa­ren­ti: que­sto deve rap­pre­sen­ta­re, innan­zi­tut­to in Ita­lia, il pri­ma­rio obiet­ti­vo di tut­ti quei par­ti­ti che han­no inten­zio­ne di pre­sen­tar­si alle ele­zio­ni euro­pee del pros­si­mo mese di giu­gno”.

Lo dichia­ra in una nota il refe­ren­te nazio­na­le di “Sa Cosa”, comi­ta­to spon­ta­neo di cit­ta­di­ni – ami­ci per la veri­tà, Roc­co Tiso

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Marco Montini

Clas­se ’82, gior­na­li­sta pub­bli­ci­sta dal 2012, cro­ni­sta di stra­da dal 2007, scri­vo ormai da tem­po di sport, poli­ti­ca, socia­le e cul­tu­ra. Attual­men­te col­la­bo­ro con testa­te dei Castel­li Roma­ni e del­la Capi­ta­le, for­nen­do al con­tem­po pre­sta­zio­ni e con­su­len­ze di comu­ni­ca­zio­ne per nume­ro­se real­tà ter­ri­to­ria­li, pri­va­te e pub­bli­che. Lazia­le, tea­tran­te, ani­ma­le socia­le, ado­ro viag­gia­re, cono­sce­re e nutrir­mi del­la diver­si­tà, del nuo­vo, del­lo sco­no­sciu­to.