Intelligenza artificiale, Tiso(SaCosa): “Troppa superficialità: servono regole e vincoli”

Intelligenza artificiale, Tiso(SaCosa): “Troppa superficialità: servono regole e vincoli”

22/03/2024 1 Di Marco Montini

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Intel­li­gen­za arti­fi­cia­le, trop­pa super­fi­cia­li­tà nell’affrontare una rivo­lu­zio­ne infor­ma­ti­ca e digi­ta­le che, se non disci­pli­na­ta e vin­co­la­ta in modo vir­tuo­so, rischia di ren­de­re schia­vi gli esse­ri uma­ni. In que­sto con­te­sto peri­co­lo­so e nuo­vo, sta alle isti­tu­zio­ni tro­va­re il giu­sto equi­li­brio, por­tan­do l’IA a esse­re una risor­sa e non una arma con­tro la liber­tà dei cit­ta­di­ni”. Il moni­to, in una nota stam­pa, giun­ge da Roc­co Tiso, refe­ren­te nazio­na­le di Sa Cosa, comi­ta­to spon­ta­neo di cit­ta­di­ni – ami­ci per la veri­tà. Che sot­to­li­nea: “L’in­tel­li­gen­za arti­fi­cia­le sta diven­tan­do ormai par­te inte­gran­te del­la nostra quo­ti­dia­ni­tà e diven­ta dun­que neces­sa­rio e impre­scin­di­bi­le gover­nar­la e saper­la usa­re in manie­ra cor­ret­ta e atten­ta, e così facen­do, ren­der­la uti­le nel­le atti­vi­tà di tut­ti i gior­ni. Com­ple­men­ta­re ma non domi­nan­te. Tut­ta­via, l’approccio socia­le, poli­ti­co e isti­tu­zio­na­le nei con­fron­ti di que­sta inno­va­zio­ne epo­ca­le, è anco­ra trop­po mor­bi­do, incon­sa­pe­vo­le, qua­si di sot­to­va­lu­ta­zio­ne. Mai erro­re appa­re più gra­ve visto e con­si­de­ra­to che l’intelligenza arti­fi­cia­le rischia di impat­ta­re enor­me­men­te e nega­ti­va­men­te sul­la vita degli esse­ri uma­ni. Un esem­pio? Met­ten­do a rischio milio­ni di posti lavo­ro nel mon­do. Sia­mo di fron­te a una ipo­te­si allar­man­te, per­tan­to che fare? Se, da un lato, infat­ti, la poli­ti­ca e le isti­tu­zio­ni devo­no trac­cia­re la linea per gover­na­re que­sta rivo­lu­zio­ne, car­pen­do­ne il poten­zia­le, dall’altra devo­no innan­zi­tut­to lavo­ra­re per tute­la­re le miglia­ia di pro­fes­sio­ni­sti e i posti di lavo­ro che saran­no in peri­co­lo. E non solo. Non pos­sia­mo per­met­te­re che l’intelligenza arti­fi­cia­le pren­da il soprav­ven­to sull’essere uma­no nei diver­si set­to­re di vita. Un dato d’altronde è di faci­le intui­zio­ne: l’Intelligente arti­fi­cia­le è desti­na­ta ad ave­re un impat­to sul mer­ca­to sem­pre più scon­vol­gen­te e la tec­no­lo­gia ha cam­bia­to e sta cam­bian­do il mon­do del lavo­ro in manie­ra for­te: dun­que l’intelligenza arti­fi­cia­le va rego­la­ta in manie­ra rapi­da e sapien­te a favo­re di cit­ta­di­ni, ter­ri­to­ri e impre­se. Que­sta la sfi­da che aspet­ta la poli­ti­ca: fare in modo che l’IA rispet­ti i dirit­ti uma­ni e sia sicu­ra e affi­da­bi­le. Ci riu­sci­re­mo?”, con­clu­de Roc­co Tiso, refe­ren­te nazio­na­le di Sa Cosa, comi­ta­to spon­ta­neo di cit­ta­di­ni – ami­ci per la veri­tà.

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