Marino/S. Maria delle Mole. Bibliopop, anche per l’otto marzo il successo pieno arride agli eventi della ex chiesetta

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Dome­ni­ca 10 mar­zo, un’altra accop­pia­ta: un pie­no suc­ces­so arti­sti­co dei “Poe­ti Spar­si”, e un’altra ini­zia­ti­va cul­tu­ra­le di Biblio­pop anda­ta a segno. Così la affol­la­tis­si­ma sala che ha visto mol­ti spet­ta­to­ri dover assi­ste­re in pie­di, ha godu­to dell’idea e regia, di Gabriel­la Rossini,e del­la con­du­zio­ne di Fla­vio Ros­si­ni con alla chi­tar­ra, Damia­no Mer­cu­ri. Pro­prio dome­ni­ca con la sot­to­li­neau­tu­ra che l’evento è fina­liz­za­to all’otto mar­zo, a Biblio­pop i “Poe­ti Spar­si” han­no pro­po­sto e rea­liz­za­to lo spet­ta­co­lo “Stre­ga­mi” scrit­to per esse­re rap­pre­sen­ta­to l ‘8 mar­zo, Gior­na­ta Inter­na­zio­na­le dei Dirit­ti del­le Don­ne. Trat­ta  la sto­ria di tre don­ne accu­sa­te di stre­go­ne­ria nei seco­li pas­sa­ti, tor­tu­ra­te e con­dan­na­te per que­sto  a mor­te. Le tre don­ne di cui si par­la sono sta­te vit­ti­me di un siste­ma tan­to quan­to le don­ne di oggi, vit­ti­me di fem­mi­ni­ci­di o di stu­pri. Anche se le don­ne di allo­ra  per­cor­ro­no stra­de dif­fe­ren­ti da quel­le di oggi„ l’e­si­to fina­le è  lo stes­so: don­ne che paga­no in pri­ma per­so­na per ingiu­ste ed assur­de sen­ten­ze emes­se da uomi­ni. Lo spet­ta­co­lo e le poe­sie ine­di­te inter­pre­ta­te dagli stes­si auto­ri  sono dedi­ca­ti  a tut­te le don­ne che han­no paga­to e paga­no per gli stes­si aber­ran­ti mec­ca­ni­smi e a tut­te colo­ro che, in quan­to a dirit­ti, sono anco­ra all’an­no zero.

Il pre­si­den­te di Biblio­pop, Ser­gio San­ti­nel­li, nel rin­gra­zia­re “Poe­ti Spar­si”, col­let­ti­va­men­te e sin­go­lar­men­te: Mar­co Baroc­ci, Ange­la Bul­lo, Anto­nio Con­ti, Lucia­na D’Agosta, Lau­ra Gra­zio­so, Mar­co Mala­ca­rio, Ste­fa­no Mas­si­ni, Lau­ra Pana­re­se e Gabriel­la Ros­si­ni, ha com­men­ta­to posi­ti­va­men­te i con­te­nu­ti che sono sta­ti apprez­za­tis­si­mi; così come ha rin­gra­zia­to e rin­gra­zia il pub­bli­co sia quel­lo par­te­ci­pan­te per l’occasione che quel­la par­te di fre­quen­ta­to­ri che ci sosten­go­no nel­le varie occa­sio­ni che ven­go­no pro­po­ste dai volon­ta­ri di Acab/Bibliopop APS.

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Maurizio Aversa

Un ope­ra­to­re dell’informazione. Un atti­vi­sta cul­tu­ra­le impe­gna­to a dif­fon­de­re le buo­ne pra­ti­che che aumen­ta­no ed esten­do­no la frui­zio­ne del miglior bene imma­te­ria­le di cui l’umanità dispo­ne: il sape­re, la cono­scen­za, la cul­tu­ra. Que­sto il mio inti­mo a cui mi ispi­ro e la mia veste “gior­na­li­sti­ca”. Pro­fes­sio­nal­men­te pro­ven­go da espe­rien­ze “strut­tu­ra­te” come sono gli Uffi­ci Stam­pa pesan­ti: La Lega del­le Coo­pe­ra­ti­ve, Bot­te­ghe Oscu­re. Ma anche espe­rien­ze di pri­mo impat­to: Ita­lia Radio; e il mon­do del­le Ras­se­gne Stam­pa coo­pe­ra­ti­va DIRE, Dire­tel, Rastel, Tel­press. Per la car­ta stam­pa­ta oltre una espe­rien­za “in pro­prio” come diret­to­re scien­ti­fi­co del­la rivi­sta “Vini del Lazio”, ho col­la­bo­ra­to con Pae­se Sera, con L’Unità, con Oggi Castel­li.