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Regionali Sardegna, Tiso(Sa Cosa): “Ha vinto l’astensionismo e perso la democrazia”
01/03/2024Questo articolo è stato letto 667 volte!
Regionali In Sardegna? Cronaca di una sconfitta annunciata. A noi interessa relativamente chi ha vinto. La domanda, piuttosto, è: come e con quanti consensi? Di rilevante in questo voto di fine febbraio in terra sarda, infatti, c’è l’esasperante lungaggine nello spoglio. Continuiamo a domandarci per quale arcana ragione l’Italia nel 2024 ancora non si introduce il voto elettronico. Il secondo rilievo è che: l’ex giovane Atreju scelto di persona dalla presidentessa di Palazzo Chigi Meloni è stato sconfitto da una grillina candidata di sinistra. Il terzo rilievo è quello più preoccupante da cui si evince che il margine di prevalenza dei votanti rispetto agli astenuti si è attestato al 50 e 50%. Ma la cosa incomprensibile è stata l’assenza dei centristi che snobbando la Sardegna lasciano intendere che per l’Europa sono perdenti.. C’è da prendere atto, inoltre„che a destra fanno acqua, ma hanno già dimostrato che ai grossi appuntamenti sono compatti. In questo contesto, una analisi appare altrettanto chiara: sarebbe un errore imperdonabile fare del voto di una regione l’aruspice del voto politico — in questo caso europeo — perché non è così. Non è un sondaggio: è il voto di un territorio, quello della Sardegna, peraltro ridotto assai nella partecipazione degli elettori, con specifici attori, specifiche beghe tra partiti, specifici problemi locali. Punto e basta. Ha vinto la candidata del centrosinistra, e questo è irrefutabile, ma solo con un ciuffo di voti sul competitor di destra. La prova del nove la faranno gli elettori abruzzesi. Ma è innegabile che a perdere è in primis la democrazia. In questa voto regionale, purtroppo emerge in modo estremamente preoccupante il pauroso vuoto ai seggi: un sardo su due ha disertato le urne. Un dato che non rende onore al sistema rappresentativo, sia per chi, non sentendosi rappresentato dai partiti, ha deciso di non votare per protesta, sia per chi invece non ha votato per disinteresse”.
Così, in una nota stampa, Rocco Tiso, referente nazionale di ‘Sa Cosa’, Comitato spontaneo di cittadini – amici per la verità.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.