Autonomia differenziata, Ambrogiani(Pd): “Meloni se ne frega delle regioni del Sud Italia”

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“Con­di­vi­dia­mo e appog­gia­mo la mani­fe­sta­zio­ne oggi a Roma, a cui han­no pre­so par­te cit­ta­di­ni e ammi­ni­stra­zio­ni loca­li per oppor­si al dise­gno del gover­no di auto­no­mia dif­fe­ren­zia­ta e al bloc­co del Fon­do svi­lup­po e coe­sio­ne. Sia­mo di fron­te a poli­ti­che fuo­ri luo­go e scel­le­ra­te, quel­le dell’esecutivo del­la pre­mier Melo­ni, che rischia­no di crea­re un peri­co­lo­so sol­co eco­no­mi­co e socia­le tra le regio­ne del Nord e quel­le del Sud. L’autonomia dif­fe­ren­zia­ta, infat­ti, rischia di mina­re le fon­da­men­ta del nostro pae­se, soprat­tut­to in set­to­ri chia­ve come la sani­tà e il dirit­to alla salu­te, dove le disu­gua­glian­ze sono già mol­to gran­di e la mobi­li­tà sani­ta­ria dal Meri­dio­ne al set­ten­trio­ne è già a livel­li assai ele­va­ti. Nel­lo spe­ci­fi­co, dun­que, la leg­ge volu­ta dal­la mag­gio­ran­za di cen­tro­de­stra rischia di con­dur­re ad una illo­gi­ca rial­lo­ca­zio­ne e redi­stri­bu­zio­ne del­le risor­se eco­no­mi­che a favo­re del nord Ita­lia men­tre al sud si alze­reb­be così il peri­co­lo di incre­men­to del­la deser­ti­fi­ca­zio­ne sani­ta­ria e del­le con­se­guen­ti dif­fi­col­tà a cura­re i cit­ta­di­ni di quei ter­ri­to­ri. Altro che svi­lup­po armo­ni­co e uni­ta­rio del­la nostra nazio­ne, il gover­no Melo­ni vuo­le spac­ca­re il due il Bel Pae­se”.

Così, in una nota stam­pa, il segre­ta­rio del Pd Mari­no, Ser­gio Ambro­gia­ni.

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Marco Montini

Clas­se ’82, gior­na­li­sta pub­bli­ci­sta dal 2012, cro­ni­sta di stra­da dal 2007, scri­vo ormai da tem­po di sport, poli­ti­ca, socia­le e cul­tu­ra. Attual­men­te col­la­bo­ro con testa­te dei Castel­li Roma­ni e del­la Capi­ta­le, for­nen­do al con­tem­po pre­sta­zio­ni e con­su­len­ze di comu­ni­ca­zio­ne per nume­ro­se real­tà ter­ri­to­ria­li, pri­va­te e pub­bli­che. Lazia­le, tea­tran­te, ani­ma­le socia­le, ado­ro viag­gia­re, cono­sce­re e nutrir­mi del­la diver­si­tà, del nuo­vo, del­lo sco­no­sciu­to.