Mutilazione genitale: in Senato il progetto di Benedetta Paravia per donare nuova vita alle vittime

Mutilazione genitale: in Senato il progetto di Benedetta Paravia per donare nuova vita alle vittime

06/02/2024 0 Di Marco Montini

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L’Organizzazione mon­dia­le del­la Sani­tà (Oms) sti­ma che sono più di 200 milio­ni le don­ne che han­no subi­to muti­la­zio­ni geni­ta­li nei Pae­si in cui si con­cen­tra la pra­ti­ca e sono a rischio di muti­la­zio­ne cir­ca tre milio­ni di ragaz­ze ogni anno. Una vio­la­zio­ne dei dirit­ti uma­ni che riguar­da anche l’Italia dove si sti­ma che oltre 90 mila don­ne sia­no sta­te vit­ti­ma del­la bar­ba­ra pra­ti­ca. Resti­tui­re digni­tà a que­ste ragaz­ze è l’obiettivo del­la onlus Angels – Asso­cia­zio­ne nazio­na­le gio­va­ni ener­gie latri­ci di soli­da­rie­tà che si bat­te affin­ché il cri­mi­ne del­le muti­la­zio­ni sia com­bat­tu­to in ogni ambi­to del­la socie­tà: poli­ti­co, cul­tu­ra­le, media­ti­co e medi­co. A que­sto sco­po pres­so la Sala Zuc­ca­ri di Palaz­zo Giu­sti­nia­ni su ini­zia­ti­va del sena­to­re Mar­co Scur­ria, e pro­mos­so da Bene­det­ta Para­via, por­ta­vo­ce del­la onlus Angels, si è tenu­to oggi il con­ve­gno “Resti­tuia­mo la digni­tà alle don­ne muti­la­te”. “Come si può ama­re se si vie­ne detur­pa­te e depau­pe­ra­te del­la pro­pria fem­mi­ni­li­tà e infi­cia­te nel­la pro­pria digni­tà di don­na?” ha det­to ad “Agen­zia Nova” Bene­det­ta Para­via che con il pro­get­to arti­sti­co cul­tu­ra­le uma­ni­ta­rio iti­ne­ran­te ‘Women in Love’ (www.womeninlove.it) vuo­le con­tri­bui­re al cam­bia­men­to cul­tu­ra­le neces­sa­rio a sal­va­re le bam­bi­ne e a cura­re le don­ne. “L’attenzione a que­sto feno­me­no sta cre­scen­do anche se nasco­sto, rag­giun­ge del­le cifre altis­si­me anche in Ita­lia per­ché è un cri­mi­ne che avvie­ne in clan­de­sti­ni­tà. Nono­stan­te la leg­ge n.7/2006 le vit­ti­me non par­la­no e non si può per­se­gui­re que­sto cri­mi­ne se le vit­ti­me non denun­cia­no. Voglia­mo attua­re un cam­bia­men­to cul­tu­ra­le con ‘Women in love’ per­ché gra­zie al cam­bia­men­to cul­tu­ra­le e alle per­so­ne che ven­go­no infor­ma­te di que­sto orri­bi­le feno­me­no som­mer­so potre­mo sal­va­re le don­ne e le bam­bi­ne”. L’asso­cia­zio­ne Angels è impe­gna­ta dal 2008 nel­la pro­te­zio­ne dei dirit­ti uma­ni e ha tro­va­to nel sena­to­re di Fra­tel­li d’Italia, Mar­co Scur­ria, un inter­lo­cu­to­re. “E’ una bat­ta­glia di civil­tà, quel­lo che suc­ce­de alle don­ne in alcu­ne par­ti del mon­do e ormai anche in Ita­lia e in Euro­pa a segui­to del­le tan­te comu­ni­tà stra­nie­re che ven­go­no qui è qual­co­sa di asso­lu­ta­men­te ver­go­gno­so” ha det­to a “Nova”. Per il sena­to­re “sia­mo al livel­lo di bar­ba­rie, fare que­sto tipo di vio­len­ze impo­ne a tut­ti noi che abbia­mo respon­sa­bi­li­tà civi­li, isti­tu­zio­na­li e cul­tu­ra­li di dare appog­gio a chi come l’associazione Angels e Bene­det­ta Para­via sta lavo­ran­do su que­sto tema per tira­re fuo­ri le don­ne cul­tu­ral­men­te oltre che mate­rial­men­te da un pro­ble­ma ver­go­gno­so”. Al con­ve­gno han­no pre­so par­te anche l’onorevole Fede­ri­co Mol­li­co­ne, pre­si­den­te Com­mis­sio­ne Cul­tu­ra, Scien­za e Istru­zio­ne – Came­ra dei Depu­ta­ti, la sena­tri­ce Susan­na Cam­pio­ne, com­po­nen­te Com­mis­sio­ne giu­sti­zia del Sena­to e del­la Com­mis­sio­ne Bica­me­ra­le d’Inchiesta sul Fem­mi­ni­ci­dio, la pro­fes­so­res­sa Maria Rita Par­si, psi­co­te­ra­peu­ta e sag­gi­sta, la gior­na­li­sta Ida Mola­ro e la pro­fes­so­res­sa Auro­ra Alma­do­ri, medi­co chi­rur­go spe­cia­liz­za­ta in rico­stru­zio­ne post muti­la­zio­ni geni­ta­li. Il pro­get­to “Women in love” pre­ve­de la mostra per­so­na­le di Bene­det­ta Para­via che espo­ne, di vol­ta in vol­ta, set­te nuo­vi video art NFT che ritrag­go­no ognu­no set­te don­ne volon­ta­rie diver­se, con la dire­zio­ne foto­gra­fi­ca di Danie­le Pedo­ne. Le imma­gi­ni rap­pre­sen­ta­no l’estasi fem­mi­ni­le, ossia la for­za del­la natu­ra in con­trap­po­si­zio­ne alla vio­len­za del cri­mi­ne del­le muti­la­zio­ni geni­ta­li. “La sen­si­bi­liz­za­zio­ne attra­ver­so anche i nuo­vi lin­guag­gi, attra­ver­so gli NFT e le ope­re mul­ti­me­dia­li ser­ve a sen­si­bi­liz­za­re ragaz­zi e ragaz­ze che pro­ven­go­no da quel­le comu­ni­tà e far capi­re a tut­ti che è un pro­ble­ma di pre­ven­zio­ne cul­tu­ra­le” ha det­to Mol­li­co­ne a “Nova”. Per i 4 mila cri­mi­ni sti­ma­ti l’anno che avven­go­no in clan­de­sti­ni­tà sul nostro ter­ri­to­rio non c’è appli­ca­zio­ne del­la pena pre­vi­sta (reclu­sio­ne da tre a set­te anni) e quin­di alle vit­ti­me è nega­to anche il dirit­to alla salu­te. Lo ha spie­ga­to anche mostran­do imma­gi­ni di gran­de impat­to la pro­fes­so­res­sa Alma­do­ri che a “Nova” ha det­to come oggi la chi­rur­gia pla­sti­ca abbia a dispo­si­zio­ne varie tec­ni­che per rico­strui­re le varie uni­tà ana­to­mi­che del­la vul­va che pos­so­no esse­re inte­res­sa­te dal­la muti­la­zio­ne geni­ta­le. “Com­bi­nan­do la chi­rur­gia vul­va­re e il trat­ta­men­to con cel­lu­le sta­mi­na­li per le cica­tri­ci pos­sia­mo offri­re a que­ste don­ne un cam­bio radi­ca­le per la vita” ha spie­ga­to l’esperta che, nel cor­so del suo inter­ven­to ha fat­to luce anche sule moti­va­zio­ni che spin­go­no alcu­ne cul­tu­re a que­ste pra­ti­che: il cli­to­ri­de vie­ne rite­nu­to respon­sa­bi­le di malat­tie, avve­le­na­men­to del bam­bi­no in caso di gra­vi­dan­za o del lat­te mater­no ma anche dan­no­so per l’uomo che vi entra a con­tat­to duran­te i rap­por­ti. Bene­det­ta Para­via ha anche annun­cia­to che bre­ve l’associazione potrà cele­bra­re il pri­mo inter­ven­to su una ragaz­za di 19 anni arri­va­ta in Ita­lia a cin­que anni già infi­bu­la­ta e che potrà ria­ve­re la sua digni­tà di don­na gra­zie all’intervento del­la dot­to­res­sa Alma­do­ri

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