MONDIALI NUOTO DOHA, LORENZO ZAZZERI: “ITALIA INVESTA IN SPORT E SCUOLA

MONDIALI NUOTO DOHA, LORENZO ZAZZERI: “ITALIA INVESTA IN SPORT E SCUOLA

15/01/2024 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 1091 vol­te!

“Un po’ acciac­ca­to per que­sti malan­ni di sta­gio­ne, però sono riu­sci­to comun­que a entra­re in vasca e a dare segui­to alla mia pre­pa­ra­zio­ne. Sono mol­to più sen­si­bi­le alla tem­pe­ra­tu­ra ester­na, quin­di non è pro­prio il mas­si­mo entra­re nel­l’ac­qua fred­da. La respi­ra­zio­ne è com­pro­mes­sa e quin­di mol­to spes­so è meglio pren­der­si un paio di gior­ni di ripo­so, sal­va­guar­dar­si e sta­re a casa, piut­to­sto che stres­sa­re anco­ra di più l’or­ga­ni­smo e anda­re a pren­de­re fred­do in acqua”.

Meno di un mese ai Mon­dia­li in vasca lun­ga di Doha, meno di due­cen­to gior­ni alle Olim­pia­di. Così a “Gli Spor­ti­vi del­la Dome­ni­ca”, tra­smis­sio­ne con­dot­ta da Arian­na Gala­ti e Fran­ce­sco Acchiar­di ogni dome­ni­ca su Radio Cusa­no Cam­pus, è inter­ve­nu­to il “prin­ci­pe del­le staf­fet­te” Loren­zo Zaz­ze­ri, velo­ci­sta del­la Nazio­na­le Ita­lia­na di nuo­to e spe­cia­li­sta dei 100m sti­le libe­ro.

Il nuo­ta­to­re fio­ren­ti­no clas­se 1994 ha rac­con­ta­to il suo sta­to di for­ma sof­fer­man­do­si sul­la gior­na­ta tipo per un nuo­ta­to­re pro­fes­sio­ni­sta: “Mi sve­glio la mat­ti­na e man­gio subi­to. Per noi la com­po­nen­te ali­men­ta­zio­ne è pro­prio fun­zio­na­le a quel­lo che poi dovrem­mo anda­re a fare in acqua. La mat­ti­na fino alle 8:30 fac­cio pale­stra e dal­le 8:30 alle 10:00 acqua. Ai tem­pi del liceo l’al­le­na­men­to era alle 5:00 di mat­ti­na, ma ades­so è mol­to più faci­le per me riu­sci­re ad alle­nar­mi alle 7:00, anche se comun­que pre­sto”, ha spie­ga­to Zaz­ze­ri. “Poi tor­no a casa, mi ripo­so, stu­dio oppu­re se ho lezio­ni vado a lezio­ne, sono iscrit­to attual­men­te all’ac­ca­de­mia di Bel­le Arti. Poi ho l’allenamento pome­ri­dia­no dal­le 17:00 alle 19:00 in acqua. Media­men­te sia­mo sul­le quat­tro cin­que ore al gior­no di alle­na­men­to fino al saba­to, in cui si fa solo la mat­ti­na, così abbia­mo tut­to il pome­rig­gio del saba­to e tut­ta la dome­ni­ca per ripo­sar­ci”

Riguar­do al momen­to più bel­lo del­la sua car­rie­ra fino­ra, Zaz­ze­ri ha dichia­ra­to: “Le olim­pia­di, la fina­le olim­pi­ca dei 50 sti­le e la meda­glia. Ovvia­men­te la meda­glia d’ar­gen­to nel­la staf­fet­ta 4x100 è sta­ta è sta­to qual­co­sa di uni­co, di emo­zio­nan­te, di mai fat­to in Ita­lia pri­ma d’ora. Sia­mo riu­sci­ti, insie­me ai miei altri tre com­pa­gni Tho­mas Cec­con, Manuel Fri­go e Ales­san­dro Mires­si, a scri­ve­re il nostro nome nel­la sto­ria del nuo­to. Però – ha volu­to pre­ci­sa­re il gio­va­ne cam­pio­ne — quel­lo è sta­to per noi un tram­po­li­no. Ci sia­mo ricon­fer­ma­ti a livel­lo mon­dia­le euro­peo anche negli anni suc­ces­si­vi e cer­che­re­mo e pro­ve­re­mo di rifar­la anche quest’anno”.

Cosa signi­fi­ca par­te­ci­pa­re alle Olim­pia­di? “Anda­re sul­la luna” rispon­de il nuo­ta­to­re fio­ren­ti­no. “Quan­do ini­zi il tuo per­cor­so da gio­va­ne atle­ta, è para­go­na­bi­le a un ragaz­zi­no che dice di voler fare l’a­stro­nau­ta e anda­re sul­la luna. In quel momen­to per­ce­pi­sci pro­prio di esse­re in un posto più gran­de di te e un pochi­no diso­rien­ta que­sta cosa, poi però ti ricor­di il per­ché sei lì e se sei lì c’è un moti­vo e te lo sei gua­da­gna­to, te lo sei meri­ta­to. Poi suben­tra la com­po­nen­te com­pe­ti­ti­va del carat­te­re che ti fa un pochi­no estra­nia­re dal con­te­sto e ti con­cen­tri su quel­lo che devi fare, sul­la tua gara”.

Loren­zo Zaz­ze­ri e i Mon­dia­li di Doha. “Mi sen­to bene. Ma a dif­fe­ren­za degli altri anni, per­ce­pi­sco un pochi­no di rin­cor­re­re un po’ tut­ti gli even­ti e tut­ta la pre­pa­ra­zio­ne. È una sta­gio­ne ano­ma­la, com­pli­ca­tis­si­ma epie­na di impe­gni. Fon­da­men­tal­men­te il nuo­to, che è uno sport di pre­sta­zio­ne, ha biso­gno di cicli che sono lun­ghi mesi di pre­pa­ra­zio­ne per per­met­te­re al tuo fisi­co di esse­re al 100% del­le tue pos­si­bi­li­tà. Que­sta cosa que­st’an­no rischia di man­ca­re un pochi­no”, ha spie­ga­to Zaz­ze­ri. “Da mar­zo in poi vor­rei ras­se­re­nar­mi da un pun­to di vista men­ta­le, pen­sa­re solo all’al­le­na­men­to per poi pre­sen­tar­mi a Pari­gi al meglio che pos­so. Il Set­te­col­li, sicu­ra­men­te si farà. Sarà una tap­pa test, ma una gara inter­na­zio­na­le in Ita­lia fa sem­pre pia­ce­re nuo­tar­la di fron­te al pro­prio pub­bli­co. Per quan­to mi riguar­di, spe­ro abbia sem­pli­ce­men­te una valen­za di test e nul­la di più”.

In meri­to poi al momen­to che sta viven­do il nuo­to ita­lia­no, Zaz­ze­ri ha aggiun­to: “Da un pun­to di vista ago­ni­sti­co, sicu­ra­men­te stia­mo viven­do l’a­pi­ce del­la sto­ria del nuo­to ita­lia­no. Non c’è mai sta­ta una nazio­na­le così vin­cen­te e non sono io a dir­lo”, ha volu­to pre­ci­sa­re. “I nume­ri sono ogget­ti­vi e quin­di è un pri­vi­le­gio far­ne par­te e per­ce­pi­re di esse­re un trai­no per le gene­ra­zio­ni a veni­re.

Da un pun­to di vista del­le infra­strut­tu­re però, c’è anco­ra tan­to lavo­ro da fare, per­ché sia­mo secon­do me mol­to indie­tro rispet­to a Nazio­ni con­cor­ren­ti alla nostra. Inghil­ter­ra, Sta­ti Uni­ti, Austra­lia, Cina, que­ste maga­ri sono super­po­ten­ze, ma nazio­ni come l’Inghilterra, come la Fran­cia, che sono pra­ti­ca­men­te nostri vici­ni di casa, con una popo­la­zio­ne simi­le alla nostra, andreb­be­ro pre­se da esem­pio. Han­no inve­sti­to tan­to non solo nel­lo sport ma anche nel­la scuo­la”, ha pre­ci­sa­to il nuo­ta­to­re fio­ren­ti­no.

Zaz­ze­ri ha poi cita­to un’inchiesta che sta andan­do in onda su Rai 2 ogni saba­to, fat­ta da Moni­ca Mata­no, pro­prio sul tema scuola/sport in Ita­lia. “Nel mio pic­co­lo sto pro­van­do, par­lan­do anche con le isti­tu­zio­ni, con poli­ti­ci e con chi si occu­pa di que­sto, di cer­ca­re per­lo­me­no di miglio­ra­re la situa­zio­ne. Ho ini­zia­to dal mio orti­cel­lo nel­la mia socie­tà a Firenze,la Rari Nan­tes, facen­do pres­sio­ni per rin­no­va­re com­ple­ta­men­te la nostra pale­stra per­ché ave­va­mo attrez­zi data­tis­si­mi degli anni 90 tut­ti arrug­gi­ni­ti. For­tu­na­ta­men­te, è sta­to fat­to un inve­sti­men­to che ha per­mes­so que­sto rin­no­va­men­to, però poi le real­tà in Ita­lia sono tan­tis­si­me da dover aiu­ta­re, da dover sup­por­ta­re”.

Duran­te le Olim­pia­di, Loren­zo Zaz­ze­ri com­pi­rà 30 anni. In paral­le­lo allo sport por­ta avan­ti il suo pro­get­to arti­sti­co, “Zaz­zart” su Insta­gram. “La mia pas­sio­ne per l’ar­te nasce da quan­do ero pic­co­li­no. È qual­co­sa qua­si di tera­peu­ti­co che mi disto­glie un po’ dal­le aspet­ta­ti­ve del dal­le ansie del­lo sport. Il nuo­to è uno sport duris­si­mo da un pun­to di vista men­ta­le”, ha volu­to sot­to­li­nea­re. “Per me è impor­tan­tis­si­mo ave­re anche altro al di fuo­ri. Non nascon­do che comun­que mi pia­ce­reb­be diven­tas­se la mia pro­fes­sio­ne post car­rie­ra da spor­ti­vo, per­ché comun­que mi pia­ce ricrea­re con le mani e con i colo­ri le mie emo­zio­ni. In più anche l’a­spet­to un pochi­no impren­di­to­ria­le, per­ché al gior­no d’og­gi gli arti­sti sono degli impren­di­to­ri di se stes­si. Sto cer­can­do di por­ta­re avan­ti que­sta mia pas­sio­ne con un po’ di dif­fi­col­tà per­ché comun­que non rie­sco a dedi­car­ci il 100% ma solo il 10% del­la mia gior­na­ta. Nono­stan­te que­sto, sono riu­sci­to a fare del­le mostre, ho i miei col­le­zio­ni­sti affe­zio­na­ti che comun­que mi chie­do­no quan­do pro­du­co­no cose nuo­ve di tener­li aggior­na­ti, quin­di qual­che sod­di­sfa­zio­ne me la sto toglien­do”.

Sul ruo­lo di Firen­ze, la sua cit­tà: “È mol­to sti­mo­lan­te per me aver avu­to la for­tu­na di nasce­re a Firenze,è qual­co­sa che sen­to nel san­gue, dif­fi­cil­men­te mi vedrei altro­ve. É una bel­lis­si­ma cit­tà, pie­na di sti­mo­li da un pun­to di vista arti­sti­co, sono for­tu­na­to”. E sem­pre rife­ren­do­si alla sua pas­sio­ne, Zaz­ze­ri ha con­clu­so dicen­do: “Ulti­ma­men­te sto facen­do una ricer­ca sul­l’ac­qua e le pisci­ne. Quin­di vado a dipin­ge­re un po’ d’acqua. Quan­do sono in acqua nuo­to, quan­do sono fuo­ri dipin­go l’acqua”.

Related Images: