Sociale/ Il Tulipano Bianco, Labor Parma, Polisportiva Gioco Parma e Cooperativa Eidè insieme per gli adolescenti.

Sociale/ Il Tulipano Bianco, Labor Parma, Polisportiva Gioco Parma e Cooperativa Eidè insieme per gli adolescenti.

12/01/2024 0 Di Marco Montini

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Si rin­no­va la part­ner­ship per il soste­gno, l’organizzazione e la rea­liz­za­zio­ne del pro­get­to “Spa­zi Spor­ti­vi Edu­ca­ti­vi — #SSE”, a Par­ma. L’attenzione ver­so le tema­ti­che socia­li e le gio­va­ni gene­ra­zio­ni da par­te di Labor Par­ma e il Tuli­pa­no Bian­co, tro­va con­fer­ma nel­le fina­li­tà del pro­get­to, che ha l’obiettivo di offri­re espe­rien­ze spor­ti­ve e ludi­che, gra­tui­te, orien­ta­te alla mul­ti­di­sci­pli­na­rie­tà, sen­za fina­li­tà ago­ni­sti­che, in cui ragaz­zi e ado­le­scen­ti pos­sa­no spe­ri­men­tar­si riap­pro­prian­do­si, sen­za pres­sio­ni lega­te al risul­ta­to, degli spa­zi, del­le ener­gie, del­la fisi­ci­tà, del movi­men­to. Lo sport, quin­di, come stru­men­to pri­vi­le­gia­to di inter­ven­to edu­ca­ti­vo: met­te­re a dispo­si­zio­ne com­pe­ten­ze spe­cia­liz­za­te in atti­vi­tà diver­ten­ti e con bas­so rischio di fru­stra­zio­ne da risul­ta­to o sen­so di ina­de­gua­tez­za, con­sen­te di otte­ne­re riscon­tri posi­ti­vi nei par­te­ci­pan­ti, sti­mo­la­re la socia­li­tà e le dina­mi­che di grup­po, inne­sta­re ele­men­ti di cul­tu­ra col­let­ti­va e sen­so civi­co neces­sa­ri per for­ma­re adul­ti con­sa­pe­vo­li e cit­ta­di­ni respon­sa­bi­li.
Il bilan­cio del ciclo di incon­tri pas­sa­ti è estre­ma­men­te posi­ti­vo: i pic­co­li grup­pi di ado­le­scen­ti coin­vol­ti con que­sta spe­ri­men­ta­le moda­li­tà libe­ra, destrut­tu­ra­ta e fles­si­bi­le, ha con­sen­ti­to l’uscita da situa­zio­ni di riti­ro socia­le, il ritor­no all’attività spor­ti­va da par­te di chi in pas­sa­to si era allon­ta­na­to e, più in gene­ra­le, un aumen­to dell’autostima, del­la capa­ci­tà di rela­zio­ne con gli altri, del­le com­pe­ten­ze moto­rie.
La rela­zio­ne stret­ta crea­ta con il tan­dem edu­ca­to­re / tec­ni­co spor­ti­vo, ha rap­pre­sen­ta­to per i par­te­ci­pan­ti un modo del tut­to nuo­vo di vive­re lo sport e il movi­men­to, con l’attenzione e la cura di chi non giu­di­ca ma allo stes­so tem­po si dedi­ca a for­ni­re tut­ti gli stru­men­ti neces­sa­ri per pro­va­re e riu­sci­re!
Part­ner sul cam­po nell’organizzazione e con­du­zio­ne del pro­get­to è la Poli­spor­ti­va Gio­co Par­ma, real­tà sto­ri­ca di Par­ma, atti­va nel­lo sport para­lim­pi­co, nell’animazione di comu­ni­tà e nel pro­muo­ve­re il benes­se­re del­la per­so­na. È la Poli­spor­ti­va che dall’individuazione atten­ta di situa­zio­ni di mar­gi­na­li­tà e disa­gio, con un lavo­ro deli­ca­to di rela­zio­ne e allean­ze, arri­va all’aggancio di ado­le­scen­ti che pos­so­no tro­va­re nel pro­get­to una rea­le uti­li­tà. La Coo­pe­ra­ti­va Eidè met­te a dispo­si­zio­ne i pro­fes­sio­ni­sti dell’educazione, per soste­ne­re il lavo­ro del tec­ni­co spor­ti­vo e costrui­re atti­vi­tà e con­te­sti ade­gua­ti alle fina­li­tà del pro­get­to: gesti­re i tem­pi e indi­vi­dua­re biso­gni e fra­gi­li­tà a cui rispon­de­re con atti­vi­tà indi­vi­dua­li e di grup­po.
Infi­ne, un auspi­cio con­di­vi­so da tut­ti i sog­get­ti coin­vol­ti: che il suc­ces­so di que­sto model­lo di atti­vi­tà, che non potrà esse­re tale se non dopo qual­che anno di spe­ri­men­ta­zio­ne, por­ti ad una seria rifles­sio­ne del mon­do spor­ti­vo rispet­to al reclu­ta­men­to in sem­pre più gio­va­ne età, alla pre­co­ce spe­cia­liz­za­zio­ne deri­van­te dal­la pra­ti­ca di una sin­go­la disci­pli­na, alla neces­si­tà di figu­re pro­fes­sio­na­li e com­pe­ten­ti al fian­co dei più gio­va­ni.
“La for­za di que­sto pro­get­to — com­men­ta il pre­si­den­te del Tuli­pa­no Bian­co Fran­ce­sco Gior­da­ni — risie­de nel­la pie­na con­di­vi­sio­ne del­le fina­li­tà e del­le azio­ni con­giun­te che por­te­re­mo avan­ti insie­me nei pros­si­mi mesi attra­ver­so lo sport, l’at­ti­vi­tà moto­ria e la for­ma­zio­ne. Voglia­mo garan­ti­re a tut­ti l’op­por­tu­ni­tà di par­te­ci­pa­re ad un pro­get­to dal così alto valo­re socia­le, in par­ti­co­lar modo a tut­ti quei ragaz­zi che pro­ven­go­no da situa­zio­ne eco­no­mi­ca­men­te e social­men­te più fra­gi­li”.

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