Frosinone. Della Posta, segretario PCI Lazio: denuncia irresponsabilità maggioranza politica del Comune di Cassino

Frosinone. Della Posta, segretario PCI Lazio: denuncia irresponsabilità maggioranza politica del Comune di Cassino

29/11/2023 0 Di Maurizio Aversa

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Volan­ti­nag­gio PCI alla Stel­lan­tis di Cas­si­no


Nel­le set­ti­ma­ne scor­se, a segui­to del­le dram­ma­ti­che noti­zie cir­ca l’eventuale dismis­sio­ne di gran­de par­te dell’apparato pro­dut­ti­vo di Stel­lan­tis nell’area del cas­si­na­te — rim­bal­za­te più vol­te sui media nazio­na­li e in inte­re tra­smis­sio­ni tele­vi­si­ve di appro­fon­di­men­to — il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, con una let­te­ra desti­na­ta ai sin­da­ci di tut­ti i comu­ni del­le pro­vin­ce di Lati­na e Fro­si­no­ne, inclu­si gli enti pro­vin­cia­li stes­si, ha richi­sto espres­sa­men­te agli nti local, di schie­rar­si con atti ammi­na­stra­ti­vi a fian­co dei lavo­ra­to­ri, a dife­sa del­le real­tà pro­dut­ti­ve dell’automotive. Suc­ces­si­va­men­te tali con­te­nu­ti avreb­be­ro dovu­to esse­re ogget­to di con­fron­to in Con­si­glio Comu­na­le del­la cit­tà di Cas­si­no. “Ma, — rac­con­ta Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio regio­na­le del PCI Lazio in una nota per la stam­pa — lo scor­so 28 novem­bre 2023, alle ore 18,00 si sareb­be dovu­to cele­bra­re il Con­si­glio Comu­na­le del Comu­ne di Cas­si­no, in sedu­ta straor­di­na­ria, il “si sareb­be” come è ovvio pre­sup­po­ne che in real­tà il con­si­glio non si è tenu­to: per man­can­za del nume­ro lega­le, il che, di per sé non è cer­ta­men­te una noti­zia ecce­zio­na­le anche per­ché acca­de soven­te in ogni Comu­ne, che per moti­vi vari pos­sa man­ca­re il nume­ro lega­le. In real­tà, in que­sto caso, la mag­gio­ran­za ha dimo­stra­to irre­spon­sa­bil­men­te, di ante­por­re i pro­pri inte­res­si di par­te, agli inte­res­si gene­ra­li visto che rispet­to ai quat­tro pun­ti all’ordine del gior­no, due era­no dedi­ca­ti alla cri­si che sta viven­do lo sta­bi­li­men­to ex Fiat ex FCA attua­le Stel­lan­tis. In real­tà — con­ti­nua il diri­gen­te comu­ni­sta — oltre alla discus­sio­ne gene­ra­le posto al ter­zo pun­to dell’O.d.g. era in discus­sio­ne al suc­ces­si­vo pun­to, la mozio­ne prot. 69272/223 pre­sen­ta­ta pro­prio per la cri­si Stel­la­tis dal Sin­da­co e un nutri­to nume­ro di con­si­glie­ri.”. Per que­sto il Segre­ta­rio Regio­na­le ricor­da pro­prio che” già un mese fa le Fede­ra­zio­ni pro­vin­cia­li di Fro­si­no­ne e Lati­na ave­va­no sol­le­ci­ta­to tut­ti i comu­ni del­le due pro­vin­cie ad assu­me­re atti e ini­zia­ti­ve neces­sa­rie a por­re all’attenzione dell’opinione pub­bli­ca, e del Mini­ste­ro com­pe­ten­te il pro­ble­ma pri­ma che sia trop­po tar­di. Per que­sto — ha denun­cia­to Del­la Posta — rite­nia­mo che l’atteggiamento adot­ta­to dal­la mag­gio­ran­za del Comu­ne di Cas­si­no sia un com­por­ta­men­to fuo­ri ogni logi­ca poli­ti­ca che dimo­stra anco­ra una vol­ta l’autoreferenzialità di cer­te for­ze poli­ti­che che ante­pon­go­no il pro­prio inte­res­se poli­ti­co di bot­te­ga a quel­lo del rischio del­la per­di­ta dell’industria auto­mo­bi­li­sti­ca del nostro ter­ri­to­rio e la con­se­guen­te per­di­ta di miglia­ia di posti di lavo­ro con una ine­vi­ta­bi­le cri­si occu­pa­zio­na­le che risul­te­reb­be asso­lu­ta­men­te non più sop­por­ta­bi­le, per il sud del Lazio già in cri­si e con gra­vi pro­ble­mi socia­li.”.

egi­da del comu­ne di Cas­si­no


Tut­to ciò, come denun­cia­to più vol­te dai comu­ni­sti del Lazio e dal­P­CI nazio­na­le, anche in costan­za di non-scel­te del Gover­no Melo­ni, in linea con i decen­ni pre­ce­den­ti dei Gover­ni suc­ce­du­ti­si che non han­no mes­so mano ad un vero e pro­prio pia­no indu­stria­le dell’automotive nel nostro Pae­se, tan­to meno scel­te stra­te­gi­che per la ricer­ca e l’adozione di misu­re tec­no­li­g­che alme­no con­cor­ren­ti col qua­dro inter­na­zio­na­le. Il PCI con­fer­ma che è il lavo­ro, l’elaborazione sin­da­ca­le che ha pi vol­te indi­ca­to le stra­de per man­te­ne­re un ruo­lo rpo­dut­ti­vo all’altezza e la dife­sa e poten­zia­men­to del­la stes­sa occu­pa­zio­ne. La stra­da prin­ci­pe è: fuo­ri la finan­zia­riz­za­zio­ne dal­le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve, soste­gno alla ricer­ca pub­bli­ca che può esse­re la chia­ve di vol­ta per man­te­ne­re nel nostro Pae­se una gran­de pos­si­bi­li­tà. Altro che ven­di­te degli asset d’eccellenza per cas­se­for­ti di un capi­ta­li­smo lon­ta­no dal­le capa­ci­tà pro­dut­ti­ve!”.

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