Marino. Pieno successo del Premio Moby Dick. Vincitori: Poesia, Dante Maffia; Narrativa, Fabio Fulfaro. Ricordati in apertura Italo Calvino e unanime presa di posizione contro il terrorismo di Hamas e contro la colonizzazione pluridecennale della terra e del popolo di Palestina

Marino. Pieno successo del Premio Moby Dick. Vincitori: Poesia, Dante Maffia; Narrativa, Fabio Fulfaro. Ricordati in apertura Italo Calvino e unanime presa di posizione contro il terrorismo di Hamas e contro la colonizzazione pluridecennale della terra e del popolo di Palestina

23/10/2023 1 Di Maurizio Aversa

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La mani­fe­sta­zio­ne per il ces­sa­te il fuo­co e con­tro l’a­par­theid del popo­lo pale­sti­ne­se, pro­ta­go­ni­sta del­l’a­per­tu­ra del­l’e­ven­to Pre­mio Moby Dick a Mari­no


Una gior­na­ta segna­ta dal suc­ces­so. Suc­ces­so per la pre­sen­za di pub­bli­co, con la ricer­ca di altre sedie per far sta­re como­di par­te­ci­pan­ti e inter­ve­nu­ti in nume­ro mag­gio­re all’accoglienza pre­vi­sta. Suc­ces­so per la qua­li­tà e la sin­to­nia, il fee­ling espres­so duran­te tut­to il pome­rig­gio-even­to. Suc­ces­so per l’adesione non for­ma­le dei par­te­ci­pan­ti, vin­ci­to­ri e fina­li­sti, alle moti­va­zio­ni che han­no sor­ret­to il posi­zio­na­men­to del­le loro ope­re gene­ro­sa­men­te offer­te al Pre­mio e al pub­bli­co che potrà leg­ger­le. Tut­to que­sto suc­ces­so, non è sta­to mai per­ce­pi­to come una pau­sa in una bol­la fuo­ri dal­la real­tà. Per que­sto era un filo uni­co lo snoc­cio­lar­si, nell’aula con­si­lia­re di Palaz­zo Colon­na, pri­ma nel­le note e paro­le di “Moby Dick” cele­ber­ri­ma del Ban­co; con le paro­le a segui­re che han­no sot­to­li­nea­to i con­te­nu­ti del­le “lezio­ni ame­ri­ca­ne” di Ita­lo Cal­vi­no a cen­to anni dal­la sua nasci­ta, “Leg­ge­rez­za. Rapi­di­tà. Esat­tez­za. Visi­bi­li­tà. Mol­te­pli­ci­tà” che egli defi­ni­va “stru­men­ti per orien­tar­si”. Stru­men­ti, tut­ti vol­ti all’umanità e all’umanesimo, che è lo spi­ri­to gui­da del­la asso­cia­zio­ne che orga­niz­za il Pre­mio Moby Dick e di cui è per­mea­to il Pre­mio stes­so. Per que­sto lo stes­so filo ha uni­to coral­men­te, con la ban­die­ra del­la pace sor­ret­ta dal Pre­si­den­te di Biblio­pop Ser­gio San­ti­nel­li, la moti­va­zio­ne del­la richie­sta di ces­sa­te il fuo­co, di libe­ra­zio­ne degli ostag­gi, la fine dei bom­bar­da­men­ti che a cau­sa dell’azione ter­ro­ri­sti­ca di Hamas e del­la colo­niz­za­zio­ne di Israe­le nei con­fron­ti del­la ter­ra e del popo­lo di Pale­sti­na, sta insan­gui­nan­do Gaza. Que­sto il con­te­nu­to, applau­di­to da tut­ta la pla­tea del Pre­mio Moby Dick di Palaz­zo Colon­na quan­do Mau­ri­zio Aver­sa ha let­to il docu­men­to redat­to dal “Labo­ra­to­rio Ebrai­co Anti­raz­zi­sta”, nel­lo stes­so gior­no in cui a Roma e in tan­te altre piaz­ze d’Italia, d’Europa e del mon­do si è mani­fe­sta­to per la ces­sa­zio­ne del fuo­co del­le armi, per la ripre­sa del dia­lo­go all’insegna di due popo­li, due sta­ti.

Par­zia­le del pub­bli­co che ha affol­la­to la ceri­mo­nia di pre­mia­zio­ne del “Moby Dick-Grup­po H24” secon­da edi­zio­ne


Quin­di, è segui­ta la vera e pro­pria ceri­mo­nia del Pre­mio che ha visto innan­zia­tut­to sot­to­li­nea­re da par­te dei pro­mo­to­ri le ragio­ni, le ori­gi­ni, gli itnen­ti futu­ri dell’iniziativa cul­tu­ra­le anzio­na­le mes­sa in cam­po. Lo han­no fat­to: Mar­co Ono­frio, idea­to­re e pre­si­den­te di una del­le due giu­rie; Rober­to Pal­loc­ca, scrit­to­re e pre­si­den­te dell’altra giu­ria; Ser­gio San­ti­nel­li, Pre­si­den­te dell’associazione che sostie­ne e orga­niz­za il Pre­mio — l’Associazione Acab/Bibliopop APS -, lo spon­sor mece­na­te gra­zie al qua­le sono sta­te coper­te le spe­se soste­nu­te e rese pos­si­bi­li le bor­se (di 500 euro cia­scu­na) dei due vin­ci­to­ri, Ales­sio Cor­set­ti; Ste­fa­no Cec­chi, sin­da­co e Pame­la Muc­ci­ni Asses­so­re alla cul­tu­ra del comu­ne di Mari­no; Vit­to­rio Nocen­zi, ispi­ra­to­re, gra­zie a Moby Dick, oltre che pre­si­den­te ono­ra­rio, del Pre­mio stes­so. Il mot­to stes­so che vie­ne uti­li­za­to nel­le comu­ni­ca­zio­ni uffi­cia­li, rac­chiu­de que­sti con­te­nu­ti:” ” Occor­re aggiun­ge­re qua­le valo­re sim­bo­li­co di liber­tà, di ricer­ca e di rin­cor­sa eter­na all’i­dea­le abbia e con­ti­nui ad evo­ca­re la bale­na bian­ca? C’è biso­gno urgen­te di semi­na­re e custo­di­re Uma­ne­si­mo. E un Pre­mio let­te­ra­rio è un pic­co­lo ma signi­fi­ca­ti­vo con­tri­bu­to alla cre­sci­ta civi­le, cul­tu­ra­le e socia­le del Pae­se, come dei Castel­li romani.”.(Marco Ono­frio). A ripro­va, una del­le autri­ci fina­li­ste, Ales­sia Cam­pa, ha volu­to rac­chiu­de­re, a poche ore dal ter­mi­ne dell’evento, nel­le paro­le che seguo­no il pro­prio sen­ti­re: “Vor­rei rin­gra­zia­re tut­ti i com­po­nen­ti del­la giu­ria e gli orga­niz­za­to­ri di cui ho apprez­za­to la com­pe­ten­za, la pro­fes­sio­na­li­tà, ma soprat­tut­to dei qua­li ho respi­ra­to l’ uma­ni­tà. È sta­ta una magni­fi­ca ceri­mo­nia, un momen­to di cul­tu­ra che ha ine­bria­to il mio spi­ri­to di mol­te­pli­ci emo­zio­ni e sen­ti­men­ti. Gra­zie di cuo­re.”. Un di più è arri­va­to, pro­prio poco pri­ma del­la con­se­gna del­le tar­ghe e rico­no­sci­men­ti, dal bre­ve inter­ven­to del­lo scul­to­re prof. Lui­gi Maraz­zi, che, a nome del Pre­mio, ha annun­cia­to che la pros­si­ma edi­zio­ne, 2024, si arric­chi­rà di una ter­za sezio­ne: “Oltre a Nar­ra­ti­va e Poe­sia, si potrà par­te­ci­pa­re anche con ope­re di Arti Visi­ve.”.

Dan­te Maf­fia, vin­ci­to­re asso­lu­to Pre­mio Poe­sia Moby Dick — Grup­po H24 secon­da edi­zio­ne


Fabio Ful­fa­ro, vin­ci­to­re asso­lu­to Nar­ra­ti­va Pre­mio Moby Dick — Grup­po H24, secon­da edi­zio­ne


A segui­re pub­bli­chia­mo le clas­si­fi­che per testi­mo­nia­re le pro­ve­nien­ze dei con­tri­bu­ti let­te­ra­ri. Non potre­mo in que­sta sede dare spa­zio a tut­ti, ma alcu­ni han­no col­pi­to i pre­sen­ti e voglia­mo rap­pre­sen­tar­li. Senz’altro i due vin­ci­to­ri: Per la sezio­ne Poe­sia, il poe­ta Dan­te Maf­fia, che non è alle pri­me armi, visto che è sta­to anche pro­po­sto come can­di­da­to al Nobel per la let­te­ra­tu­ra. Nel­le sue sobrie paro­le di rin­gra­zia­men­to ha volu­to sot­to­li­nea­re non solo la bon­tà dei temi che ispi­ra­no que­sto Pre­mio, ma anche il fat­to, che pro­prio per que­sto con­te­nu­to ha volu­to cimen­tar­si in una espe­rien­za gio­va­ne appe­na nata — è la secon­da edi­zio­ne — per­chè visi­bil­men­te genui­na. Que­sta la moti­va­zio­ne del­la asse­gna­zio­ne al suo com­po­ni­men­to “Il guar­dia­no dei libri”.: “Sul­la linea idea­le di Bor­ges, Canet­ti e, andan­do a ritro­so nel tem­po, del suo ama­to Tom­ma­so Cam­pa­nel­la, Dan­te Maf­fìa sin­te­tiz­za mil­len­ni di uma­ne­si­mo in que­sta com­po­si­zio­ne che, con appe­na 37 ver­si, ha il respi­ro di un poe­ma capa­ce di abbrac­cia­re i ter­mi­ni di que­stio­ni eter­ne e smi­su­ra­te, come la dif­fe­ren­za bio­lo­gi­ca uma­na, il rap­por­to tra cul­tu­ra e natu­ra, i con­fi­ni del­la real­tà e del sogno, l’utopia, la veri­tà, la rive­la­zio­ne. I lumi del­la civil­tà e del­la sto­ria, al net­to degli orro­ri in cui pos­so­no dege­ne­ra­re, abi­ta­no un «Palaz­zo di vetro in fon­do al mare»: se si pro­va a for­zar­ne i sigil­li esso si mostra subi­to, qual è, un «Labi­rin­to sen­za logi­ca» che inu­til­men­te spe­ria­mo di deci­fra­re. Dal­le pro­fon­di­tà ome­ri­che del Medi­ter­ra­neo sal­go­no osses­si­ve le doman­de: come pos­so­no inte­ra­gi­re in modo pro­fi­cuo il mon­do dei libri con il libro del mon­do? san­no inne­sca­re cir­co­li vir­tuo­si per spez­za­re i lac­ci del­le assue­fa­zio­ni? le paro­le dei poe­ti, insom­ma, han­no la for­za di cam­bia­re l’esistenza anche se «non pro­du­co­no» ortag­gi, fru­men­to o altri gene­ri di comu­ne uti­li­tà? La rispo­sta di Maf­fìa è affer­ma­ti­va: i libri sono pre­gni di futu­ro, anche se nes­su­no può sape­re chi li leg­ge­rà; per que­sto van­no ama­ti e custo­di­ti. Gra­zie a loro, un gior­no, il mon­do e l’uomo e Ome­ro stes­so riac­qui­ste­ran­no la vista per vede­re tut­to come all’alba del­la crea­zio­ne. E tro­va­re di nuo­vo la feli­ci­tà.”. (Mar­co Ono­frio)

L’in­ter­ven­to di Vit­to­rio Nocen­zi, Pre­si­den­te ono­ra­rio del Pre­mio Moby Dick — Grup­po H24


Per la sezio­ne Nar­ra­ti­va, Fabio Ful­fa­ro che è un medi­co onco­lo­go ed è nato a Paler­mo nel 1968. Ha scrit­to nel 1989 un volu­me di poe­sie Il Can­to del­le Cica­le (Ila Pal­ma edi­to­re) ed è auto­re di nume­ro­si rac­con­ti. Si occu­pa di cri­ti­ca cine­ma­to­gra­fi­ca ed è col­la­bo­ra­to­re del­la rivi­sta on line di Cine­ma Sen­tie­ri Sel­vag­gi. Ha par­te­ci­pa­to ad alcu­ne mono­gra­fie sul cine­ma di Orson Wel­les di Michael Cimi­no e Jona­than Dem­me. Orga­niz­za ras­se­gne cine­ma­to­gra­fi­che con temi riguar­dan­ti cine­ma e let­te­ra­tu­ra e cine­ma e psi­coa­na­li­si. Anch’egli ha avu­to paro­le di apprez­za­men­to per la qua­li­tà del Pre­mio e per l’ispirazione che indi­ca. Que­sta la moti­va­zio­ne del­la giu­ria cir­ca il suo rac­con­to “Di guar­dia a Mobyl”: “Rivi­si­ta­zio­ne mol­to ori­gi­na­le di Moby Dick, trat­ta a un pri­mo e più sem­pli­ce livel­lo di let­tu­ra il domi­nio cru­de­le degli esse­ri uma­ni sugli ani­ma­li, espo­sti al pub­bli­co con fina­li­tà di lucro. Si pre­sta però a ben più com­ples­se e inte­res­san­ti let­tu­re. Toc­ca e trat­ta, ad esem­pio, il tema del lavo­ro a garan­zia del gua­da­gno. Il pro­ta­go­ni­sta vie­ne mes­so, infat­ti, di guar­dia alla fon­te del busi­ness, in un’ottica mera­men­te capi­ta­li­sti­ca. L’inganno fina­le, o per meglio dire, gli ingan­ni, scar­di­na­no ogni per­ce­zio­ne avu­ta nel­la let­tu­ra. Vie­ne meno ogni rife­ri­men­to. Per cosa lot­tia­mo? Per cosa ci emo­zio­nia­mo? Per cosa ci impe­gnia­mo ogni gior­no? Che cosa difen­dia­mo, spes­so a sca­pi­to del­la nostra vita, se poi sia­mo tut­ti in un Tru­man Show?”. (Rober­to Pal­loc­ca)

Inter­ven­to del sin­da­co di Mari­no, Ste­fa­no Cec­chi


Oltre i vin­ci­to­ri, il vin­ci­to­re del Pre­mio spe­cia­le, Lucia­no Cen­si, e gli auto­ri degni di men­zio­ni e segna­la­zio­ni, ha con­qui­sta­to e affa­sci­na­to Casil­da Chia­ra Cevo­li, la mino­ren­ne accom­pa­gna dai geni­to­ri, che ha rice­vu­to una men­zio­ne per la sezio­ne junior. Con piglio pro­po­si­ti­vo, non solo ha rin­gra­zia­to per l’assegnazione rice­vu­ta, ma ha volu­to pren­de­re la paro­la per dedi­ca­re il rico­no­sci­men­to all’insegnante di ita­lia­no, la prof.ssa Sil­ve­ria Con­te. Del­la scuo­la “Isti­tu­to Com­pren­si­vo Capol DD — ples­so Maz­zi­ni”, di San Nico­la la Stra­da (Caser­ta). A lei, che Vit­to­rio Nocen­zi ha chie­sto di posa­re nel­la foto uffi­cia­le dell’evento, ha dedi­ca­to la rifles­sio­ne che “è per ave­re que­ste pos­si­bi­li­tà di futu­ro che si giu­sti­fi­ca la nostra azio­ne, impa­sta­ta di impe­gno, gene­ro­si­tà e spe­ran­za.”.

Lo scul­to­re, prof. Lui­gi Maraz­zi, annun­cia la inno­va­zio­ne del­la pros­si­ma edi­zio­ne del Pre­mio con una sezio­ne dedi­ca­ta alle “Arti visi­ve”


Lucia­no Cen­si, inter­vie­ne dopo aver rice­vu­to il Pre­mio Spe­cia­le del­la Giu­ria


Casil­da Chia­ra Cevo­li, la gio­va­nis­si­ma esor­dien­te al Pre­mio


Al ter­mi­ne del­la ceri­mo­nia, che pur nel­la solen­ni­tà dell’evento ha spes­so avu­to il sapo­re del­la festa popo­la­re di let­te­ra­tu­ra, pro­prio per la gene­ro­si­tà, l’impegno, la dedi­zio­ne e lo slan­cio uma­ni­sti­co, cia­scu­no secon­do il pro­prio ruo­lo che si tro­va a rico­pri­re in que­sto ambi­to, l’organizzazione del Pre­mio ha asse­gna­to tar­ghe di rico­no­sci­men­to a Vit­to­rio Nocen­zi, a Mar­co Ono­frio, a Rober­to Pal­loc­ca, al sin­da­co Ste­fa­no Cec­chi, all’assessore alla cul­tu­ra Pame­la Muc­ci­ni, ad Ales­sio Cor­set­ti e a Ser­gio San­ti­nel­li.

Il Pre­si­den­te San­ti­nel­li pre­mia Vit­to­rio Nocen­zi


Di segui­to l’esito del vaglio del­le giu­rie:

Pre­mio Let­te­ra­rio Nazio­na­le Moby Dick — Grup­po H24 Secon­da edi­zio­ne 2022/2023
POESIA
Vin­ci­to­re asso­lu­to, Dan­te Maf­fia, “Il Guar­dia­no dei libri” Roma
2 Lucia­no Cen­si, “Arco di pace” Gui­do­nia
3 Eli­sa­bet­ta Libe­ra­to­re, “Smar­rir­si” L’Aquila
4 Ales­sia Cam­pa, “Oltre l’abisso” Anzio
5 Ste­fa­nia Rachil­là, “Ho sogna­to” + men­zio­ne “Mario Gavot­ti” Geno­va
6 Mas­si­mo Chi­ti, “Il sen­so del­la vita” Pisto­ia
7 Patri­zia Fran­cio­so, “Ali di far­fal­la” Lec­ce
8 Patri­zia Fran­cio­so, “Limen” Lec­ce
9 Fede­ri­co Zuc­chi, “Inu­si­ta­ta bian­chez­za” Udi­ne
10 Lui­gi Bra­si­li, “C’era una vol­ta” Tivo­li
11 Livio Bil­lo, “Ulis­se per mare” Pado­va
12 Clau­dio Cal­da­rel­li,” Nel tuo esse­re cor­po este­so” Fia­no
13 Maria­pia L. Cri­sa­ful­li, “L’ineffabile” Mes­si­na
14 Maria­pia L. Cri­sa­ful­li, “Bagna­sciu­ga” Mes­si­na
15 Lucia­no Cen­si, “Bacio alche­mi­co” + “Pre­mio spe­cia­le” Gui­do­nia
Poe­sia — Men­zio­ne “Gisel­da Rosa­ti”: Clau­dio Lugi, “La por­ta d’Europa” Roma
Poe­sia — Men­zio­ne “Aure­lio Del Gob­bo”: Dona­to Mon­te­sa­no, “La fine del mon­do” Mode­na
Poe­sia — Men­zio­ne “Mario Gavot­ti”: Ste­fa­nia Rachil­là, “Ho sogna­to” Geno­va
Poe­sia — Pre­mio spe­cia­le giu­ria: Lucia­no Cen­si, “Bacio Alche­mi­co” Gui­do­nia

Pre­mio Let­te­ra­rio Nazio­na­le Moby Dick — Grup­po H24 Secon­da edi­zio­ne 2022/2023
NARRATIVA
Vin­ci­to­re asso­lu­to, Fabio Ful­fa­ro, “Di guar­dia a Mobyl” Paler­mo
2 Miche­le Pic­co­li­no, “Come fio­ri reci­si” + segna­la­zio­ne For­mia
3 Wil­ma Gre­co, “Il sogno di Mar­ta” Agri­gen­to
4 Bru­no Bian­co, “Le onde del­la lot­ta” + men­zio­ne “Mario Di Fal­co” Asti
5 Bea­tri­ce Fia­schi, “Liber­tà” Roma
6 Mat­teo Castel­lo, “La Bale­na” Aosta
7 Clau­dia Pro­iet­ti, “Abis­so” + men­zio­ne “Lucia­no Mas­si­mo Con­so­li” Roma
8 Malos Man­na­ja, “Mol­ly Dicks” + men­zio­ne “Rug­ge­ro Lupi­ni” Rovi­go
9 Saman­tha Fal­cia­to­ri, “Un’eco nel ven­to” Ter­ni
10 Danie­le Pic­ci­ni­ni, “La gran­de fuga di Moby Dick” Roma
11 Giu­sep­pe De San­do, “che ce l’avrebbe solo ‘na mone­ta” + segna­la­zio­ne Roma
12 Ila­ria Mainardi,”Il Map­pa­mon­do” Pisa
13 Gio­van­ni Melap­pio­ni, “La cac­cia” Mace­ra­ta
14 Ele­na Pic­car­do, “La mia bale­nie­ra scric­chio­lan­te” Lanu­vio
15 Pao­la Ver­cel­lot­ti, “Desti­no cru­de­le” Tori­no
Nar­ra­ti­va — Segna­la­zio­ne di meri­to
Ame­deo Cap­pel­la, “Hana” Chie­ti
Miche­le Pic­co­li­no, “Come fio­ri reci­si” For­mia
Casil­da Chia­ra Cevo­li, “Mostri” Caser­ta
Giu­sep­pe De San­do, “che ce l’avrebbe solo ‘na mone­ta” Roma

Gal­le­ria foto­gra­fi­ca:










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