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Marino/Roma. Università La Sapienza. Il PCI dei Castelli romani conferma impegno e sostiene il Comitato per la liberazione di Khaled El Qaisi
17/09/2023Questo articolo è stato letto 2144 volte!
“Khaled Libero. — questo riporta dopo la partecipazione all’Assemblea alla Sapienza il dirigente comunista dei Castelli romani Nicola Casubolo — Partecipata, decisa, commovente questo è quello che pensiamo dell’ assemblea che si è tenuta nella facoltà di Lettere alla Sapienza (Roma). Un’ assemblea talmente partecipata da costringere al trasferimento in un aula delle dimensioni doppie a quella dove era stata organizzata, nonostante tutto molte persone erano fuori in corridoio, assiepati alle porte ed addirittura sulle scale che passano davanti la finestra (ho visto gente anche li seduta) persone di tutte le età, conosciute e non, ma tutte in comune avevano la conoscenza diretta od indiretta di Khaled. — spiega Casubolo — Studente universitario che si dimostra interessato, preparato mite e sorridente a detta di un suo professore.
La riunione è stata indetta per confermare la costituzione del comitato per chiedere la scarcerazione di Khaled fortemente a rischio di perdita dei suoi diritti umani. Un cittadino italiano arbitrariamente ammanettato e tradotto in prigione da una forza di occupazione opprimente, devastatrice e segnatamente razzista che imperversa sulla terra che lo ha visto nascere. I promotori del comitato hanno nei loro primi interventi spiegato le modalità della cattura di Khaled ed il trattamento subito dalla moglie ed il figlio costretti senza documenti, soldi e telefono ad una odissea per raggiungere il Consolato Italiano, — continua a raccontare l’esponente del PCI — dove hanno potuto ricevere aiuto e documenti. Precise le indicazioni dell’avvocato sul perimetro entro il quale questo comitato intende muoversi, un incessante pressione sugli organi di Stato per poter salvaguardare i diritti umani e legali di un cittadino italiano all’estero.
Commovente ed intenso l’intervento, in collegamento, della madre di Khaled che con voce provata ha dato all’assemblea un motivo in più per essere solidale. Moltissimi gli interventi delle realtà sociali e sindacali presenti, tutte testimonianze di solidarietà e di
impegno in tutto quello che sarà possibile fare per portare il caso alla più veloce conclusione salvaguardando l’integrità fisica e morale di Khaled. — poi Casubolo a nome dei comunisti dei Castelli romani, conclude — Come Coordinamento dei Castelli Romani della Federazione di Roma ci impegniamo a sostenere il comitato e le inziative che saranno necessarie, nei fatti e nei luoghi decisi dal comitato di liberazione. KHALED LIBERO PALESTINA LIBERA.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.