“Oggi 11 giugno 2023 il Partito Comunista Italiano, alla presenza del Commissario della Federazione di…
Fiuggi. La Sezione PCI interviene sullo “scippo” politico di due eletti in Comune
07/09/2023Questo articolo è stato letto 2173 volte!
La vicenda è nota. Alle ultime amministrative, grazie all’impegno straordinario di cui la sezione PCI di Fiuggi, sostenuta dalla Federazione di Frosinone, è stata capace di coinvolgere la popolazione su una prospettiva di programma di governo locale di svolta radicale. Utile o ad un nuovo governo locale oppure ad una intelligente opposizione. Il consenso è giunto. Il 5,5% dei consensi al simbolo del PCI ha consentito di eleggere due consiglieri. Purtroppo, per ragioni che ancora non paiono chiari, al di là di pensieri in libertà espressi anche dai protagonisti negativi in consiglio comunale, addirittura contro il PCI, gli eletti hanno comunicato in seduta pubblica che abbandonavano il partito che li ha fatti eleggere. Ora, viene la giusta reazione della Sezione PCI di Fiuggi con un secco comunicato. “Ai voltagabbana e “ladri di voti” Risica e De Santis ricordiamo ancora che devono dimettersi immediatamente dal Consiglio Comunale e restituire i seggi al Partito Comunista Italiano, che li ha regolarmente ottenuti presentandosi con il proprio simbolo e la propria storia. — così inizia la presa di posizione politica del PCI fiuggino — Le argomentazioni sostenute per giustificare i loro immorali e scorretti comportamenti sono semplicemente ridicole. In assenza di seri argomenti, ci vengono a dire ora che non condividono il programma nazionale del PCI, approvato nel Congresso di Livorno del marzo 2022 ed a loro ben noto quando si sono candidati. Se davvero fosse questa la reale motivazione, avrebbero potuto fare scelte diverse. Evitando di candidarsi in un partito di cui non condividevamo valori, metodi e programma elettorale. Parlano di “autoreferenzialità”, dimenticando che in questi quattro mesi sono stati consiglieri di loro stessi, evitando ogni confronto con il partito e con i nostri elettori. E lo saranno ancora di più iscrivendosi ad un altro partito, che a Fiuggi peraltro non esiste, dando vita al peggior trasformismo. Esilarante poi l’affermazione di “Sinistra Italiana unico pezzo di partito comunista sopravvissuto”. Basti verificare quanto né nello statuto, né nel programma mai ci si riferisca al movimento comunista o alle strenue lotte che combattiamo. — continuano i comunisti della cittadina termale — Si qualificano da soli continuando nelle loro bugie contro il PCI, nel maldestro tentativo di screditare: siamo orgogliosi dei nostri 4854 iscritti del 2022, numero già ampiamente superato quest’anno, coerenti e determinati a costruire una proposta davvero alternativa, per rinnovare davvero ad iniziare dalla moralità Il nostro è un Partito che stiamo ricostruendo a Fiuggi come in Italia. Tra mille difficoltà, ma anche con alcuni positivi risultati: oltre a sostenere le battaglie per il lavoro garantito, sicuro ed equamente retribuito, per la sanità pubblica, per la scuola e la difesa dell’ambiente e del territorio, abbiamo partecipato alle ultime consultazioni elettorali. Ottenendo l’1% alle politiche del 2022, l’1,2% alle regionali del Lazio dello scorso febbraio e quasi il 2% alle amministrative di maggio. ll 5,5% a Fiuggi; eleggendo numerosi consiglieri in comuni del Lazio, della Liguria, dell’Emilia Romagna e della Toscana, che si aggiungono a quelli di Polistena (RC), governata da un monocolore PCI, ai 2 consiglieri circoscrizionali di Torino ed a quelli di Cerreto Guidi (FI) Ci stupiamo — concludono i comunisti ciociari — che Sinistra Italiana accolga i due e plauda ad individui capaci di ingannare i cittadini di Fiuggi ed in particolare gli elettori del PCI, con tale disinvoltura e sfrontatezza, confermando con le dichiarazioni rese di averlo fatto con l’aggravante della premeditazione senza dignità, senza storia e senza futuro”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.