Calcio, tutta la verità dell’ex arbitro di serie A Gavillucci

Calcio, tutta la verità dell’ex arbitro di serie A Gavillucci

04/09/2023 0 Di Marco Montini

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*CALCIO, C.GAVILLUCCI (EX ARBITRO SERIE A): “LA VERITA’ NON LA CONOSCO MA HO RACCOLTO TUTTE LE INCONGRUENZE DI QUELLA STAGIONE POCO TRASPARENTE”*

“Sgom­bri­amo il cam­po che il Var sia uno stru­men­to inutile, il Var oggi, nell’era mod­er­na, è indis­pens­abile. Che ci siano poi situ­azioni nelle quali va miglio­ra­to il suo uti­liz­zo siamo tut­ti quan­ti d’accordo, per­ché è uno stru­men­to in fase di sper­i­men­tazione. Ma sulle cose ogget­tive, dove non c’è dis­crezion­al­ità arbi­trale come il fuo­ri­gio­co di un cen­timetro, il gol non gol, è indis­pens­abile”.

Queste le parole di Clau­dio Gav­il­luc­ci, ex arbi­tro di Serie A, inter­venu­to nel­la trasmis­sione “Fer­rero non solo Sport” in onda dal lunedì al ven­erdì dalle 10 alle 11 su Radio Cusano Cam­pus (www.radiocusanocampus.it). Il fis­chi­et­to orig­i­nario di Lati­na ha det­to la sua opin­ione sul­la ques­tione con­nes­sa alla val­u­tazione degli arbi­tri dei cam­pi­onati pro­fes­sion­is­ti­ci, alla penal­iz­zazione che subisce chi imp­ie­ga il Var e mis­ure cor­ret­tive rispet­to agli even­tu­ali “abbagli” pre­si.

“ Vi ricor­date il gol di Muntari in Milan-Juve? Un arbi­tro deve usare la macchi­na non in maniera ogget­ti­va ma in maniera sogget­ti­va: entra­no in cam­po tut­ta una serie di com­po­nen­ti psi­co­logiche come il dual­is­mo tra chi uti­liz­za la tec­nolo­gia e l’arbitro in cam­po. Sono cose che van­no appro­fon­dite”, rib­adisce Gav­il­luc­ci chee con­tin­ua “Io ho vis­su­to il pas­sag­gio da un peri­o­do all’impiego del­la tec­nolo­gia. Per 20 anni sono sta­to istru­ito a dover pren­dere una deci­sione, e anche di fronte al fat­to di capire di aver commes­so un errore”.

“Oggi l’arbitro si tro­va a vivere qual­cosa di dif­fer­ente per­ché un momen­to dopo il suo col­le­ga gli dice: ‘Vieni al Var. Guar­da che sec­on­do me hai sbaglia­to’. E quell’errore com­por­ta una penal­iz­zazione. Quel­lo che dico io, e che ho denun­ci­a­to nel 2018, sono pas­sati 5 anni: sì al Var!
Poi l’ex arbi­tro di serie A pros­egue riguar­do pos­si­bili mod­i­fiche da apportare per per­fezionare la movi­o­la in cam­po. “Sì all’aspetto tec­ni­co — con­tin­ua Gav­il­luc­ci — ma bisogna lavo­rare su mec­ca­n­is­mi che sono antichi, ret­ro­gra­di, rispet­to all’evoluzione del­la tec­nolo­gia. Se tu alla Polizia gli dai il laser per pren­dere la veloc­ità delle mac­chine, e la mul­ta vale; e gli dici di guardare a occhio nudo, e la mul­ta non vale. Se la uti­lizzi bene devi essere pre­mi­a­to, non penal­iz­za­to”.

Nel cor­so del­la trasmis­sione Fer­rero ha anche chiesto a Gav­il­luc­ci per­ché abbia smes­so di arbi­trare in A. Il fis­chi­et­to di Lati­na ha così riv­e­la­to: “La ver­ità non la conosco ma nel mio libro ho mes­so a dis­po­sizione dei let­tori, per far­mi dare una mano, tut­ti gli ele­men­ti che ave­vo rac­colto, e le incon­gruen­ze che c’erano state in quel­la sta­gione e anche in quelle prece­den­ti, anche per il sis­tema di val­u­tazione degli arbi­tri, che era poco traspar­ente.
Gli arbi­tri non conosce­vano le val­u­tazioni, non conosce­vano la posizione in clas­si­fi­ca, non conosce­vano quali era­no i numeri delle per­sone che sareb­bero state dismesse e pro­mosse, fino all’ultima gior­na­ta. Pro­prio quel Sam­p­do­ria-Napoli era anco­ra una par­ti­ta impor­tante per­ché il Napoli lot­ta­va con la Juven­tus per lo scud­et­to. Sap­pi­amo del gemel­lag­gio del Napoli con il Genoa quin­di l’astio che c’era tra i napo­le­tani e i dori­ani, quin­di era una par­ti­ta del­i­ca­ta“.
Poi spie­ga: “C’era Riz­zoli a vision­ar­mi tan­to che rad­doppi­ai la domeni­ca dopo, all’ultima di cam­pi­ona­to avrei diret­to una gara utile per la lot­ta nel­la salvez­za, Udi­nese-Bologna. All’Udinese ser­vi­va il pareg­gio. Lei da pres­i­dente, sarebbe sta­to con­tento di essere diret­to per una par­ti­ta così del­i­ca­ta, se Poz­zo avesse saputo che l’ultimo arbi­tro in grad­u­a­to­ria avesse diret­to una sfi­da così dif­fi­cile?
Per una soci­età di Serie A è più impor­tante sal­var­si, che vin­cere il cam­pi­ona­to. Poz­zo dell’Udinese sarebbe sta­to con­tento se avesse arbi­tra­to uno degli ulti­mi arbi­tri in grad­u­a­to­ria? Io sono sta­to il quar­to arbi­tro più uti­liz­za­to, a 38 anni, nel pieno del­la mat­u­razione, con 50 gare in Serie A” ha così con­clu­so Clau­dio Gav­il­l­luc­ci.

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