Pnrr, Iniziativa Comune: “Ancora difficoltà ma governo latita”

Pnrr, Iniziativa Comune: “Ancora difficoltà ma governo latita”

13/07/2023 1 Di Marco Montini

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“Fon­di Pnrr, gioie e dolori, anzi solo dolori. Come scrivono tut­ti i gior­nali, a parte ovvi­a­mente quel­li che sono pro­prio ami­ci ami­ci, infat­ti c’è un ritar­do nell’ottenere i dician­nove mil­iar­di del­la terza rata per il sem­plice moti­vo che dopo otto mesi il gov­er­no non ha anco­ra dis­cus­so con Brux­elles fino all’ultima vir­go­la, com’è nec­es­sario, con il preved­i­bile risul­ta­to che nes­suno può giu­rare sul fat­to che i sedi­ci mil­iar­di del­la rata arriver­an­no entro la fine dell’anno”. Così, in una nota stam­pa, Inizia­ti­va Comune, grup­po fonda­to da Roc­co Tiso, con una rin­no­va­ta veste in acron­i­mo EUROMÒ — Uomi­ni liberi per l’Italia e l’Europa con­dot­ta dal grup­po di Coop­er­azione e Pro­poste guida­to da Carmela Tiso e dal por­tav­oce Attilio Arbia. “In democrazia di soli­to il gov­er­no riferisce in aula, anche per­ché sono dati qua­si per dis­per­si altri 16 mil­iar­di delle quar­ta rata. Men­tre sale la pre­oc­cu­pazione che non ci sono sol­di in cas­sa. Per tut­to questo il min­istro Fit­to e i ven­ti­quat­tro min­istri han­no dovu­to cam­biare ben dieci obi­et­tivi del Piano su ven­tisette – su queste mod­i­fiche ci sarà una dis­cus­sione in Par­la­men­to – il che fa sorg­ere spon­tanea una doman­da: ma il min­istro — si chiedono anco­ra da Inizia­ti­va Comune — se n’è accor­to a luglio del­la neces­sità di cam­biare mez­zo piano per la quar­ta rata? Ma chi ha vin­to deve gov­ernare, pro­prio nelle scorse ore il Pres­i­dente del Con­siglio dei Min­istri era impeg­na­ta in altre fac­cende. Ma da Vil­nius, dove assiste ai lavori del ver­tice Nato, ha trova­to il tem­po – lei che all’estero in teo­ria non par­lerebbe di cose ital­iane – per un videomes­sag­gio pub­blic­i­tario a favore del­la card del gov­er­no, che servirà alle famiglie più indi­gen­ti, 383 euro una tan­tum. In prat­i­ca un caf­fè al giorno. Tut­to questo, dopo aver taglia­to 2 mil­iar­di strut­turali per la povertà”.

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