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Cassino, FR. Il PCI attivo protagonista del movimento unitario per la pace e contro invio di armi a Kiev
12/07/2023Questo articolo è stato letto 2569 volte!
A Cassino, sabato 8, partiti, associazioni, esponenti politici, tutti uniti in un unico accorato grido “No alla guerra, no all’invio di armi a Kiev, si ad un negosziato di pace”. La presenza del Vescovo è stato l’ulteriore messaggio di coralità della richiesta della popolazione che massicciamente ha partecipato al corteo che ha attraversato le vie cittadine. L’iniziativa è stata promossa dalla associazione “Articolo 11”.
Animata da varie presenze, come quella di Unione Popolare e dal segretario regionale del Partito Comunista Italiano, Oreste della Posta. Significative le parole pronunciate da Enrico Maria Scappaticci per Articolo 11: “ Proprio Cassino, in quanto città martire e membro delle città della Pace, con la sua ricca storia di dialogo interculturale e interreligioso, si è mobilitata a favore di un messaggio universale di solidarietà, di armonia e di cooperazione pacifica tra i popoli”. “Le centinaia di cittadini che hanno partecipato con forza, — ha commentato Oreste della Posta, segretario PCI a margine dell’iniziativa — sono la testimonianza plastica della volontà di molti, che poi in Italia è la maggioranza del popolo, nonostante certi fantasiosi racconti dei media al servizio del Governo e poteri forti. Per questo — conclude il dirigente comunista — il tratto e la posizione esatta dei comunisti come riportata dal segretario nazionale a Ceprano il giorno successivo alla manifestazione di Cassino mostra chi ha la coerenza dell’impegno per la pace, e chi tragicamente, fuori e dentro il Governo, specula per essere a servizio dei potenti e contro il popolo.”.
“Pace — ha indicato Mauro Alboresi, segretario nazionale del PCI alla chiusura della Festa comunista di Ceprano — è il primo più alto impegno per il PCI oggi. Da preoccupati protagonisti del nostro tempo e del futuro delle generazioni nuove, non da tifosi. Per questo diciamo NO a chi sostiene il foraggiamento con armi dell’Ucraina, per questo diciamo si all’affermazione di un globo dove il multilateralismo sia il nuovo orizzonte da affermare, con la conseguenza del no al gendarme unico USA o NATO che sta imbrigliando anche la UE. Per questo — ha concluso su questo Alboresi, ricevendo il primo scroscio di applausi — diciamo fuori dalla NATO, si ai tentativi di porre fine alla guerra col dialogo da qualunque parte vengano, dalla Cina come dal Vaticano. Per questo partecipiamo con chiunque richieda e manifesti per la pace e dica di non dare armi per la guerra.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.