“Il Partito Comunista Italiano chiama alla mobilitazione delle coscienze nel modo più largo e unitario…
Gaeta, LT. Domenica 2 luglio di fronte base NATO buona riuscita della manifestazione del PCI
02/07/2023Questo articolo è stato letto 1792 volte!
“Oggi 2 luglio a Gaeta davanti la base Nato in via lungomare Caboto si è tenuto il sit in per la pace del Partito Comunista Italiano, tanti i compagni intervenuti e tanti i cittadini che hanno risposto positivamente al volantinaggio, chiedendo informazioni e sopratutto concordi con la nostra linea/proposta politica sulla pace. — ha dichiarato Sonia Pecorilli, segretaria provinciale del PCI di Latina — La cittadinanza si è dimostrata interessata alle proposte di pace fatte dal partito, i giovani finalmente hanno risposto ed erano presenti, continueremo a lottare per la pace, bambini che hanno chiesto ai proprio genitori del perché ci fossero bandiere colorate e perché sventolavano, le risposte sono state tutte all’unisono — ha concluso la dirigente comunista — e cioè che noi eravamo li per parlare di pace, quindi solo e sempre avanti per la pace e l’Italia fuori dalla Nato.”.
Il Partito Comunista Italiano ha chiamato alla mobilitazione delle coscienze nel modo più largo e unitario possibile. Per fermare la spirale di guerra perchè siamo sul baratro della guerra nucleare. Per questo ha promosso l’iniziativa a Gaeta col fine di far svolgere all’Italia un grande ruolo: a cominciare dal rispetto del dettato costituzionale. Per questo il PCI ha richiesto con grande forza l’uscita delle basi NATO dal nostro Paese. Presenti alla mobilitazione, oltre lle decine di dirigenti e attivisti anche il segretario regionale del Lazio, Oreste della Posta e Ugo Moro della segreteria nazionale del PCI, oltre naturalmente, alla segretaria di Latina Sonia Pecorilli.
Related Images:
Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.