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Roma. ReteNoBavaglio. Osservatorio per la Legalità del Lazio, inaccettabile la nomina di un ex generale iscritto alla P2 di Gelli
29/06/2023Questo articolo è stato letto 1473 volte!
La Rete NoBavaglio esprime contrarietà e forte preoccupazione per l’ ennesima nomina imbarazzante del governatore Rocca che ha designato l’ex generale Serafino Liberati alla guida dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio. Chi sia il nuovo responsabile di un organismo così delicato lo abbiamo scoperto dalla lettura dei giornali che hanno informato la collettività dei trascorsi nebulosi dell’ex generale Liberati che risultava tra gli iscrtti alla loggia segreta P2 di Licio Gelli tessera numero 1729. La loggia massonica della P2 appare coinvolta nelle pagine più brutte e tristi della nostra Repubblica legate a depistaggi e a inchieste della terribile stagione stragistica che ha insanguinato il nostro Paese.
Speriamo che il governatore Rocca fosse all’oscuro dei trascorsi di Liberati ma ci domandiamo se sia mai credibile una tale lacuna visto e considerato che l’ex generale ha ricoperto un ruolo importante da consigliere militare della Croce rossa italiana per circa 15 anni proprio sotto la dirigenza dello stesso Rocca.
Come RETE NOBAVAGLIO chiediamo che il presidente Rocca ripensi a questa scelta e torni sui propri passi revocandola. La direzione dell’ Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio deve essere affidata a una persona capace di esprimere tali principi e quindi di grande autorevolezza.
Davanti questa ulteriore nomina imbarazzante, la Rete NoBavaglio non starà in silenzio ma si appella da subito ai cittadini, al mondo dell’associazionismo e alle organizzazioni politiche e sindacali per avviare una raccolta di firme per chiedere che sia immediatamente annullata.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.