Tennis, la crioterapia grande protagonista agli internazionali BNL d’Italia

Tennis, la crioterapia grande protagonista agli internazionali BNL d’Italia

27/05/2023 0 Di Marco Montini

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“L’ottantesima edi­zio­ne degli Inter­na­zio­na­li BNL d’Italia, la pri­ma con l’upgrade a due set­ti­ma­ne di gara e tabel­lo­ni da 96 gio­ca­to­ri si è con­clu­sa con due vin­ci­to­ri ine­di­ti — Ele­na Ryba­ki­na e Daniil Med­ve­dev -, e tan­ti momen­ti e per­so­nag­gi indi­men­ti­ca­bi­li. E anche la crio­te­ra­pia è sta­ta gran­de pro­ta­go­ni­sta del tor­neo svol­to­si a Roma dal 2 al 21 mag­gio scor­si, soste­nen­do nume­ro­si atle­ti e rela­ti­vi staff e garan­ten­do loro bene­fi­ci, attra­ver­so l’innovativa tera­pia che sot­to­po­ne il cor­po a tem­pe­ra­tu­re crio­ge­ni­che, cioè tra i ‑110 e i ‑140 gra­di, miglio­ran­do il micro­cir­co­lo, e ridu­cen­do ede­mi, infiam­ma­zio­ni, dolo­ri e aiu­tan­do­li nel recu­pe­ro. La Cryo­scien­ce Ita­lia infat­ti è sta­ta una dei part­ner del­la pre­sti­gio­sa mani­fe­sta­zio­ne spor­ti­va, come rac­con­ta Simo­ne Ambro­si­no, inge­gne­re cli­ni­co e CEO di Cryo­scien­ce Ita­lia, azien­da lea­der nel­la tec­no­lo­gia crio­te­ra­pi­ca, che col­la­bo­ra con impor­tan­ti strut­tu­re sani­ta­rie e auto­re­vo­li real­tà spor­ti­ve ita­lia­ne ed este­re. “Per noi — sot­to­li­nea — è sta­to un gran­de pri­vi­le­gio aver “par­te­ci­pa­to” agli inter­na­zio­na­li d’Italia, a con­fer­ma una vol­ta di più del­la cor­ret­tez­za e del­la bon­tà del­la stra­te­gia intra­pre­sa, facen­do asso­lu­ta atten­zio­ne a tut­ti quel­li che sono gli aspet­ti cli­ni­ci nell’utilizzo del­la crio­te­ra­pia. Inol­tre, esse­re sta­ti a Roma in qua­li­tà di part­ner all’interno di que­sta gran­dis­si­ma mani­fe­sta­zio­ne, si è rive­la­to un rico­no­sci­men­to impor­tan­te per la nostra pro­fes­sio­na­li­tà e per la nostra serie­tà. Sia­mo dun­que mol­to sod­di­sfat­ti”. Ma, nel­lo spe­ci­fi­co, come ha con­tri­bu­to la Cryo­scien­ce? “In que­sto tor­neo — con­ti­nua Simo­ne Ambro­si­no — sia­mo riu­sci­ti ad instal­la­re una crio­ca­me­ra in con­di­zio­ni ecce­zio­na­li, con l’allestimento e il mon­tag­gio com­ple­ta­ti in appe­na 10 ore dal­la comu­ni­ca­zio­ne di svol­gi­men­to di que­sto tipo di ser­vi­zio. Inol­tre, i nume­ri che ci han­no visto pro­ta­go­ni­sti dal 2 al 21 mag­gio par­la­no da soli: abbia­mo svol­to tan­tis­si­me tera­pie agli atle­ti, gran­di cam­pio­ni di ten­nis, da mat­ti­na a not­te inol­tra­ta, con nume­ro­se ses­sio­ni di reco­ve­ry crio­te­ra­pia post match. Abbia­mo avu­to il pia­ce­re di “trat­ta­re” gio­ca­to­ri di tut­te le nazio­na­li­tà e di pri­ma­ria impor­tan­za, all’interno di una mani­fe­sta­zio­ne, lo ricor­do, di mas­si­ma cara­tu­ra nazio­na­le e inter­na­zio­na­le. In par­ti­co­la­re, abbia­mo svol­to cir­ca 15 ore di trat­ta­men­ti, con 76 gio­ca­to­ri su 91 che han­no uti­liz­za­to i nostri siste­mi di crio­te­ra­pia, così come gli staff a sup­por­to degli atle­ti: coach e tera­pi­sti han­no segui­to con mol­ta atten­zio­ne que­sti trat­ta­men­ti, volen­do­li anche pro­va­re in pri­ma per­so­na. Insom­ma abbia­mo regi­stra­to un gran­dis­si­mo entu­sia­smo”.

“Così come — pun­tua­liz­za anco­ra il Ceo di Cryo­scien­ce Ita­lia — abbia­mo avu­to un posi­ti­vis­si­mo riscon­tro da gio­ca­to­ri e team sia per la inno­va­zio­ne tec­no­lo­gi­ca da noi for­ni­ta per le rile­va­zio­ni del­le tem­pe­ra­tu­re cor­po­ree, fina­liz­za­te ai trat­ta­men­ti suc­ces­si­vi, sia per la tec­no­lo­gia uti­liz­za­ta tra­mi­te una crio­ca­me­ra mono pazien­te, che ha per­mes­so di arri­va­re a ‑140 gra­di in sin­go­la ambien­te. Sen­za con­ta­re che abbia­mo uti­liz­za­to cir­ca 2500 litri di azo­to per un tota­le di trat­ta­men­ti dav­ve­ro signi­fi­ca­ti­vo. Nume­ri, come dice­vo, che non sono pas­sa­ti inos­ser­va­ti e che ci ha per­mes­so di entra­re in con­tat­to con atle­ti che ci han­no chie­sto di con­ti­nua­re a sup­por­tar­li anche oltre gli inter­na­zio­na­li d’Italia, ad esem­pio nel­le fasi di pre­pa­ra­zio­ne di altri tor­nei o all’interno del­le com­pe­ti­zio­ne stes­se. Per noi tut­to que­sto rap­pre­sen­ta dav­ve­ro una gran­de pri­vi­le­gio, che con­fer­ma il nostro tar­get inter­na­zio­na­le”, ha con­clu­so sod­di­sfat­to il Ceo di Cryo­Scien­ce Ita­lia, Simo­ne Ambro­si­no.

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