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ARICCIA, VITTORIO SGARBI A PALAZZO CHIGI SPIEGA L’ARTE GRAFICA DI ALESSIO SERPETTI
23/03/2023Questo articolo è stato letto 1048 volte!
Ariccia, 17 Mar. 2023 — Sarà inaugurata sabato 25 marzo 2023 alle ore 16,00 presso gli spazi espositivi di Palazzo Chigi ad Ariccia (Rm) la mostra personale Sogni, ombre, misteri – La grafica di Alessio Serpetti a cura di Rita Bernini.
L’esposizione-evento, patrocinata dal Comune di Ariccia, sarà aperto da un vernissage che vedrà la partecipazione del critico d’arte, professor Vittorio Sgarbi che nel catalogo definisce Serpetti “artista eminentemente grafico così come lo sono stati, tanto per ricordare i primi che vengono in mente, il Maestro E.S., Marcantonio Raimondi, Jacques Callot, Stefano della Bella, Giambattista Piranesi, Katsushika Hokusai, Maurits Cornelis Escher, Luigi Bartolini. Non si tratta solo di un fatto tecnico: tradizionalmente, l’arte a stampa ha concentrato la propria ragione di essere attorno all’invenzione dell’immagine piuttosto che sulla manifattura, intendendo per essa la capacità di rendere l’invenzione secondo valori espressivi, ambito in cui pittura e scultura si dimostravano discipline più strutturate per sostenerla. Serpetti, quindi, è un inventore di immagini, in questa qualità si riconosce il suo maggiore talento”.
La curatrice dell’esposizione, Rita Bernini nel catalogo dedicato all’evento spiega a fondo il percorso artistico dell’artista. “L’arte grafica di Alessio Serpetti è illustrazione, cioè la rappresentazione visiva di un concetto, una teoria, una immagine a corredo di un testo scritto ricorrendo a tecniche grafiche che usano la luce, i contrasti tonali, il bianco e nero. Alessio racconta delle storie nei suoi fogli, storie intimiste, che rispecchiano la sua personale ricerca espressiva. Traspare nei soggetti rappresentati il riferimento all’ideale classico, l’imitazione dei modelli antichi, rivisitati in una chiave neosimbolista, che richiama esperienze emotive personali, e introduce temi spirituali, mistici, e soggetti legati alla religione, alla mitologia, al sogno, alla nostalgia del mondo antico”.
Interverranno all’apertura della mostra, che resterà visitabile fino al 28 maggio 2023, il sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli e il Conservatore di Palazzo Chigi, architetto Francesco Petrucci.
“Palazzo Chigi si conferma sede ambita per esposizioni d’arte e, in particolare, possiamo dire che è culla e rifugio prediletto per quegli artisti, come Alessio Serpetti, capaci di coniugare le grandi scuole e le grandi tradizioni del passato a una narrazione visuale contemporanea e proiettata sul futuro” dichiara il primo cittadino . “Il tutto in un più ampio discorso culturale che dà lustro alla comunità e al territorio di Ariccia che proprio nel palazzo principesco, affacciato sulla piazza berniniana, mostra da secoli il suo volto più bello della nostra città, autentica cartolina apprezzata in tutta Italia e nel mondo. Alla quale l’arrivo di artisti di rilievo con le loro opere di valore conferisce ulteriori ragioni di attualità e interesse”.
BIOGRAFIA AUTORE — Alessio Serpetti è nato a Roma nel 1975. A soli 9 anni inizia a studiare tecniche grafiche e pittoriche con Carlo Marcantonio dapprima presso l’Accademia Prenestina del Cimento, poi alla Scuola d’Arte “Casa Romana”.
Dopo la Maturità artistica consegue il Diploma Accademico di Scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma e inaugura il suggestivo ciclo delle “Vedute di scena” (capricci scenografici in b/n realizzati a carboncino); quindi, orienta la sua ricerca verso un simbolismo onirico e surreale avviando la raffinata collezione “L’Arte del Sogno”.
Da alcuni anni si dedica all’incisione (acquaforte) per delineare poetiche visioni tra classico ed allegorico che include nella raccolta dei “Notturni arcani”.
Presente alle Biennali di Chianciano (2011), Roma (2012), Londra (2013), Barcellona (2015), alla Triennale di Roma (2011 e 2017), al Premio Sulmona (2015) e ad altri importanti eventi internazionali – curati, tra gli altri, da Vittorio Sgarbi, Paolo Levi, Giorgio Di Genova, Daniele Radini Tedeschi, Elena Gollini – nel 2017 vince (ex-aequo) il Premio della 5°a Biennale dell’Incisione Contemporanea “Città di Bassano del Grappa”.
Le sue opere sono state esposte presso prestigiose sedi museali ed istituzionali, Ville, Palazzi storici e gallerie in Italia e all’estero (tra cui Gipsoteca e Museo Canoviano di Possagno; Palazzo Valmarana Braga di Vicenza; Palazzo Giustinian-Faccanon di Venezia; Palazzo Pepoli Campogrande di Bologna; Museo Casa di Dante e Museo Bellini di Firenze; Art Museum di Chianciano; Palazzo Leonetti Luparini di Spoleto; Palazzo Orsini di Bomarzo; Sale del Bramante, Complesso dei Dioscuri al Quirinale e Basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma; Chelsea Old Town Hall, Pall Mall Gallery e Royal Opera Arcade Gallery di Londra; Museo Europeo d’Arte Moderna di Barcellona).
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.