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Roma. Incontro tra PCI e Rifondazione/UP. Confermata volontà di unire le forze
22/03/2023Questo articolo è stato letto 4671 volte!
Nei giorni scorsi, una delegazione del Partito Comunista Italiano, Comitato regionale del Lazio, ha incontrato presso la sede di Rifondazione Comunista a Roma, una equivalente delegazione di dirigenti. I temi affrontati in questo frangente sono stati oltre che le preoccupazioni circa la fase internazionale e nazionale e la crisi che attanaglia lavoratrici e lavoratori a seguito della insostenibilità del sistema capitalistico. Valutazioni sono emerse anche per quanto riguarda le recenti elezioni regionali che consegnano la regione Lazio ad una periodo in cui la destra avrà mano libera e in cui nessuna presenza, fino ad ora, potrà dare voce alle proposte, agli indirizzi alle rappresentanze sociali di cui vogliono essere rappresentanti e punti di riferimento il Partito Comunista Italiano, il Partito della Rifondazione Comunista e Unione Popolare. Anche per questo e in considerazione del compito che i comunisti hanno nella società e verso lavoratori e lavoratrici e verso i ceti popolari, il PCI ha ribadito la necessità di unire nelle lotte e negli appuntamenti che possano essere risposta ai bisogni popolari e dei lavoratori, le forze comuniste e le forze della sinistra di classe, ancor di più di quanto fatto fino ad ora. Rifondazione comunista ha sostanzialmente confermato questa stessa necessità. Infine, in procinto di un nuovo appuntamento istituzionale/elettorale quale è quello alle porte per alcuni appuntamenti amministrativi, tra cui il rinnovo del Consiglio comunale di Latina, il PCI ha proposto una stringente verifica per riscontrare liste unitarie comuniste, o comunque liste con la partecipazione visibile dei comunisti in alcune determinate realtà. Secondo Rifondazione, che ha fornito al quesito, completa risposta anche dopo una specifica riunione con Unione Popolare, ciò sarà possibile nella autonomia delle realtà locali che mantengono un proprio grado di giudizio e scelta. “Il Partito Comunista Italiano — ha commentato Oretse della Posta, segretario del PCI Lazio — si comporterà come sempre. Anche se non pienamente soddisfatti della risposta, prendiamo atto e ci attrezziamo per mantenere possibile l’unità delle forze della sinistra di classe insieme ad altre che vorranno convergere sui temi e programmi a difesa dei ceti popolari che siano alternativi oltre che alla destra anche al centrosinistra e al PD. Noi comunisti, che, ribadiamo, dalla consistenza emersa dalle regionali dove da soli abbiamo equiparato e spesso superato il raggruppamento scelto dai compagni di Rifondazione con De Magistris, restiamo caparbiamente disponibili per un lavoro unitario, pronti a correre anche da soli se non sarà possibile fare diversamente.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.