Con Banca Generali più scuola per tutti: Guindani cattura in uno scatto i diritti negati di 250 milioni di bambini

Con Banca Generali più scuola per tutti: Guindani cattura in uno scatto i diritti negati di 250 milioni di bambini

08/03/2023 0 Di Marco Montini

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Con Ban­ca Gene­ra­li più scuo­la per tut­ti: Guin­da­ni cat­tu­ra in uno scat­to i dirit­ti nega­ti di 250 milio­ni di bam­bi­ni

Impor­tan­te eppu­re fra­gi­le il dirit­to all’istruzione nel mon­do: è quan­to si può dedur­re leg­gen­do il report Une­sco che par­la di oltre 250 milio­ni di bam­bi­ni e bam­bi­ne nel mon­do che non pos­so­no anda­re a scuo­la a cau­sa di discri­mi­na­zio­ni o costi per l’istruzione inso­ste­ni­bi­li. Un nume­ro ele­va­to se si pen­sa a quan­to lo stu­dio e la cono­scen­za pos­sa­no esse­re deter­mi­nan­ti nel­la cre­sci­ta di un Pae­se sot­to più pun­ti di vista. Ed è pro­prio l’accesso allo stu­dio e la qua­li­tà dell’istruzione al cen­tro del rac­con­to del dodi­ce­si­mo capi­to­lo di Bg4Sdgs – Time to Chan­ge, il pro­get­to di Ban­ca Gene­ra­li per appro­fon­di­re lo sta­to dell’arte del pro­ces­so di rag­giun­gi­men­to dei 17 obiet­ti­vi dell’Agenda Onu 2030.

In que­sta occa­sio­ne, l’obiettivo del foto­gra­fo al fian­co dell’iniziativa – Ste­fa­no Guin­da­ni – si è sof­fer­ma­to ad inda­ga­re la situa­zio­ne rela­ti­va al Sustai­na­ble Deve­lo­p­ment Goal (Sdg) nume­ro 4 “For­ni­re un’educazione di qua­li­tà, equa ed inclu­si­va, e oppor­tu­ni­tà di appren­di­men­to per tut­ti”. Per ana­liz­za­re la situa­zio­ne, il foto­gra­fo è anda­to in India, a 330 chi­lo­me­tri da Mum­bai nel pic­co­lo vil­lag­gio di Pari­tewa­di che ospi­ta meno di 2000 abi­tan­ti e che fino a un qual­che anno fa pre­sen­ta­va un tas­so di istru­zio­ne pros­si­mo al 2 per cen­to. Dal 2009 infat­ti, con il “Right to Edu­ca­tion Act” intro­dot­to dal gover­no india­no, la situa­zio­ne è cam­bia­ta in tut­to il Pae­se facen­do pas­sa­re il tas­so di anal­fa­be­ti­smo dal 75 al 30 per cen­to. Un miglio­ra­men­to impor­tan­te per un Pae­se in via di svi­lup­po con carat­te­ri­sti­che ter­ri­to­ria­li uni­che e dif­fi­col­tà infra­strut­tu­ra­li che neces­si­ta­no di una rispo­sta con­cre­ta da par­te di tut­ti, a par­ti­re dal­le comu­ni­tà.

È infat­ti il caso di Ran­ji­tsi­nh Disa­le, l’insegnante 32enne “miglio­re del mon­do”, vin­ci­to­re del Glo­bal Tea­cher Pri­ze indet­to nel 2014. Disa­le è sta­to pre­mia­to per aver pro­mos­so l’istruzione del­le gio­va­ni don­ne nel­la scuo­la del vil­lag­gio Pari­tewa­di, cam­bian­do per sem­pre la vita del­le ragaz­ze, spes­so date in spo­se fin da pic­co­le. “Non è faci­le imma­gi­nar­si un pic­co­lo nido di mon­do moder­no in un ter­ri­to­rio rura­le a otto ore di stra­da da Mum­bai. Eppu­re c’è. Un nido in cui i pic­co­li stu­den­ti di Ran­ji­tsi­nh Disa­le si rifu­gia­no per apri­re una fine­stra sul mon­do”, ha dichia­ra­to Ste­fa­no Guin­da­ni, foto­gra­fo e auto­re del pro­get­to Bg4Sdgs – Time to Chan­ge.

Un minu­sco­lo edi­fi­cio – ha aggiun­to – deco­ra­to con slo­gan e obiet­ti­vi che anche noi, nel­le nostre cit­tà tec­no­lo­gi­ca­men­te evo­lu­te, per­se­guia­mo: Gen­der Equa­li­ty, Pea­ce, Justi­ce e soprat­tut­to Qua­li­ty Edu­ca­tion. Edu­ca­zio­ne di qua­li­tà ed edu­ca­zio­ne inclu­si­va, quel­la por­ta­ta avan­ti dal mae­stro india­no che, con l’istituzione del­la scuo­la, ha per­mes­so a tan­te bam­bi­ne di poter stu­dia­re inve­ce che diven­ta­re spo­se a 13 anni; che gli ha per­mes­so poi di crea­re altre scuo­le e un meto­do edu­ca­ti­vo da espor­ta­re. Esem­pio vir­tuo­so di come la con­di­vi­sio­ne del­le idee, la gene­ro­si­tà intel­let­tua­le e la fidu­cia reci­pro­ca pos­sa­no costrui­re un futu­ro miglio­re per tut­ti”. Il bas­so livel­lo di fre­quen­ta­zio­ne sco­la­sti­ca e acces­so agli stu­di da par­te del­le comu­ni­tà loca­li non è però l’unico pro­ble­ma. L’insegnante, gra­zie al pre­mio vin­to con un valo­re pari a un milio­ne di dol­la­ri, ha get­ta­to le basi per la costru­zio­ne di una scuo­la, par­ten­do da un edi­fi­cio “fati­scen­te, una via di mez­zo tra una stal­la e un depo­si­to”. Ha garan­ti­to che tut­ti gli alun­ni aves­se­ro libri di testo nel­la loro lin­gua loca­le e ha inven­ta­to un siste­ma edu­ca­ti­vo che, uti­liz­zan­do il codi­ce Qr, ha per­mes­so agli stu­den­ti di acce­de­re a poe­sie, rac­con­ti, video let­tu­re e com­pi­ti.

Pre­sen­ta­to il 15 set­tem­bre 2021 a Mila­no, Bg4Sdgs – Time to Chan­ge pro­se­gui­rà ora per altri 5 mesi al fine di appro­fon­di­re tut­ti i 17 Sdgs dell’Agenda Onu 2030. Per cia­scu­no di essi, la chia­ve adot­ta­ta dal foto­gra­fo sarà dupli­ce: da un lato si pun­ta ad evi­den­zia­re l’azione nega­ti­va dell’uomo sull’ambiente e sul­la comu­ni­tà, dall’altro come lo stes­so gene­re uma­no abbia inve­ce una straor­di­na­ria capa­ci­tà di recu­pe­ro attra­ver­so solu­zio­ni inno­va­ti­ve e soste­ni­bi­li. Nel­la sua ricer­ca, Guin­da­ni spa­zie­rà oltre i con­fi­ni ita­lia­ni ricer­can­do casi cri­ti­ci e situa­zio­ni di eccel­len­za anche all’estero: Bra­si­le, Nor­ve­gia e Austra­lia, ma anche Sta­ti Uni­ti, Tur­chia, India e Suda­fri­ca. Ad affian­car­lo c’è un accom­pa­gna­to­re d’eccezione come Alber­to Sal­za, antro­po­lo­go tra i più apprez­za­ti a livel­lo inter­na­zio­na­le, che cure­rà i testi del pro­get­to e sug­ge­ri­rà alcu­ni dei pro­get­ti da moni­to­ra­re.

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