Roma. Dalle regionali Lazio confermata la consistenza del PCI e la bontà della proposta di alternativa. Continua ricostruzione Partito

Roma. Dalle regionali Lazio confermata la consistenza del PCI e la bontà della proposta di alternativa. Continua ricostruzione Partito

27/02/2023 0 Di Maurizio Aversa

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“Nei gior­ni scor­si, si è svol­to il con­fron­to e la rifles­sio­ne sul­le ini­zia­ti­ve poli­ti­che del dopo voto. — dice Ore­ste del­la Posta, ser­ge­ta­rio PCI Lazio — Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no alle recen­ti ele­zio­ni regio­na­li del Lazio, ha tenu­to la pro­pria for­za asso­lu­ta, avvan­tag­gian­do­si quin­di per­cen­tual­men­te. Que­sto in un con­te­sto in cui due cit­ta­di­ni su tre non han­no par­te­ci­pa­to al voto. In un con­te­sto che ha visto sia le for­ze cosid­det­te vin­ci­tri­ci del­la com­pe­ti­zio­ne che quel­le per­den­ti dimi­nui­re la pro­pria con­si­sten­za asso­lu­ta di oltre 200.000 con­sen­si. La mes­sa in cam­po, dopo 32 anni, del­la lista comu­ni­sta — quel­la del PCI — con la pro­pria can­di­da­ta Sonia Peco­ril­li; con can­di­da­te e can­di­da­ti espres­sio­ne del mon­do del lavo­ro ha rice­vu­to il con­sen­so di 17.000 elet­to­ri ed elet­tri­ci. Con la pro­po­sta di un pro­gram­ma alter­na­ti­vo ai disa­stri — basti con­si­de­ra­re la dram­ma­ti­ca situa­zio­ne del­la sani­tà, del lavo­ro e dell’ambiente; per non dire dei tra­spor­ti, del­le infra­strut­tu­re e del­la scuo­la — che pri­ma il cen­tro­de­stra e poi il cen­tro­si­ni­stra, pure col M5S, han­no pro­dot­to nel Lazio. Nell’impegno mostra­to dal­le orga­niz­za­zio­ni del PCI nel­la regio­ne, — con­ti­nua il diri­gen­te comu­ni­sta — così come dai sin­go­li com­pa­gni e com­pa­gne, è venu­to un appor­to che con deter­mi­na­zio­ne e pas­sio­ne ha otte­nu­to il rag­giun­gi­men­to del­la rac­col­ta del­le fir­me. Adem­pi­men­to appo­si­ta­men­te reso dif­fi­ci­le per noi e altre for­ze pic­co­le per la scel­ta di Zin­ga­ret­ti e del PD di osta­co­la­re la nostra pre­sen­za.

Sonia Peco­ril­li, can­di­da­ta PCI alla pre­si­den­za del­la regio­ne Lazio, con Ore­ste del­la Posta segre­ta­rio regio­na­le PCI Lazio e Ugo MOro del­la Segre­te­ria nazio­na­le del PCI


Del resto la clas­se domi­nan­te cer­ca di met­te­re all’angolo l’idea comu­ni­sta per can­cel­lar­la. Il dispie­ga­men­to del­la nostra cam­pa­gna elet­to­ra­le si è svol­ta, sen­za mez­zi eco­no­mi­ci, nel modo in cui i comu­ni­sti san­no con­fron­to­rar­si e chie­de­re soste­gno: con le deci­ne di incon­tri di real­tà di lot­ta e con­fron­to, con la pre­sen­za casa per casa, secon­do la for­za che abbia­mo al momen­to. L’indicazione che tra­ia­mo dai nume­ri è il con­sen­so pie­no alla pro­po­sta poli­ti­ca di cer­ca­re il mas­si­mo di uni­tà tra le for­ze socia­li e poli­ti­che del­la sini­stra di clas­se, sia per que­sti appun­ta­men­ti, sia soprat­tut­to per la rico­stru­zio­ne del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no. Ossia l’organizzazione che sta ridi­ven­tan­do, pas­so dopo pas­so, il rife­ri­men­to dei lavo­ra­to­ri, dei cit­ta­di­ni per le lot­te e l’alternativa da irro­bu­sti­re. Un’altra pro­po­sta è sta­ta mes­sa in cam­po, con con­te­nu­ti ana­lo­ghi, ma con l’idea di non mostra­re la diret­ta rap­pre­sen­tan­za del­la clas­se socia­le di rife­ri­men­to: UP. Il dato elet­to­ra­le mostra che, nono­stan­te la noto­rie­tà, pure sui media, il dato di con­fron­to del valo­re asso­lu­to vede que­sta for­za per­de­re due elet­to­ri su tre e si atte­sta ad un nume­ro poco die­tro il nostro risul­ta­to. Tut­to ciò — sot­to­li­nea Del­la Posta — dopo che non si è volu­ta fare uni­ti anche que­sta bat­ta­glia.

Segno, cre­dia­mo noi, che non sia con­di­vi­sa quel­la pro­po­sta poli­ti­ca non chia­ra, non espli­ci­ta. Per que­sto qua­dro di let­tu­ra il Par­ti­to Comu­ni­sta del Lazio ritie­ne che ciò ci con­sen­te di tor­na­re ad esse­re argi­ne allo stra­po­te­re, ma anche atti­vi nel­la dife­sa dei dirit­ti, dei sala­ri, del lavo­ro, al fian­co del­le fasce più debo­li del­la socie­tà, al fian­co degli ope­rai e dei disoc­cu­pa­ti. Per affer­ma­re la neces­si­tà di una sem­pre mag­gio­re pre­sen­za del­lo Sta­to nei ser­vi­zi essen­zia­li, sani­tà tra­spor­ti, situa­zio­ne abi­ta­ti­va, l’ambiente, con­tro ogni pri­va­tiz­za­zio­ne. Per con­dur­re bat­ta­glie di lot­te e all’occasione tor­na­re alle urne, con la con­sa­pe­vo­lez­za che le for­ze di alter­na­ti­va, tut­te insie­me pos­so­no rap­pre­sen­ta­re il futu­ro. Con­ti­nue­re­mo, dun­que, sia nel­la rico­stru­zio­ne del Par­ti­to Comun­si­ta Ita­lia­no, sia nel per­se­gui­re l’unità tra le for­ze del­la sini­stra di clas­se e popo­la­ri per­chè que­sto occor­re ai lavo­ra­to­ri, ai ceti popo­la­ri, aggre­di­ti social­men­te, eco­no­mi­ca­men­te e con la tra­ge­dia del­le scel­te che sosten­go­no riar­mi per le guer­re inve­ce che scel­te di di pace.”.

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