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Roma. Terremoto e aiuti. “Amici del Libano” promuovono appello per liberare Siria dalle sanzioni. Anche il PCI Lazio ha aderito
08/02/2023Questo articolo è stato letto 1674 volte!
Gli “Amici del Libano in Italia”, importante comunità araba presente da anni nel nostro Paese, ha promosso un “Appello per togliere le sanzioni e l’assedio alla Siria”. Divenuto ancor più pressante con la catastrofe causata dal Terremoto che ha investito la Turchia e la Siria in modo devastante. Il documento così propone: “L’assedio e le sanzioni ingiuste, arroganti e tiranniche contro la Siria e il suo popolo devono essere revocati e il saccheggio delle ricchezze deve essere fermato. Tutti i paesi del mondo devono fornire aiuto e sostegno alla Siria senza ostacoli o precondizioni. La Siria è la terra della storia, delle civiltà, del patrimonio, delle persone e dell’umanità. Siria, che è stata soggetta a guerra, fame, distruzione, devastazione e un assedio mortale. Questo terremoto avvenuto non ha fatto differenza in Siria tra persona e persona, tra setta e setta, tra ecclesiastico e altro, e tra luogo di culto e altro. Questa è la Siria, terra di pace e culla di religioni, civiltà e storia. Togli l’ingiusto assedio alla Siria.”. L’appello, è stato sottoscritto oltre che dai promotori Amici del Libano in Italia; anche da Comunità Siriana in Italia; e dal Centro per l’Informazione, la Ricerca e la Cultura Internazionale. La Segreteria Regionale Lazio del PCI, da sempre vicino ai paesi aggrediti dall’espansionismo Nato e Usa, ancor più in questo frangente tragico del terremoto, ritiene indispensabile attivare ogni azione utile al sostegno del popolo e dello stato siriano. Il PCI Lazio — sottolinea Oreste della Posta segretario regionale — ritiene doveroso e coerente questo impegno, forte della posizione espressa proprio dal segretario nazionale, Mauro Alboresi, il quale in queste ore ha sottolineato: il Partito Comunista Italiano esprime la propria solidarietà ai governi ed ai popoli della Turchia e Siria così fortemente colpiti dal sisma che ha già procurato migliaia di morti, feriti e ingenti danni materiali.Si sottolinea la necessità che tutti i paesi, indipendentemente dai loro orientamenti, come peraltro sta già largamente accadendo, concorrano a fornire i necessari aiuti. Nel caso della Siria, già martoriata dalla guerra, si auspica anche uno stop alle azioni militari e alle sanzioni attualmente imposte.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.