Ieri, 6 aprile, si è tenuta la riunione del Comitato Federale del PCI della Provincia…
Fiuggi. FR. Sonia Pecorilli e la Lista PCI hanno fatto centro: è scattata la fiducia. C’è sostegno dalla Ciociaria
05/02/2023 0 Di Maurizio AversaQuesto articolo è stato letto 2472 volte!
All’inizio è come ti aspetti: persone della società, del popolo, interessate — sia iscritti oppure no al PCI — a vedere se questo partito in ricostruzione, se questa lavoratrice a capo di una Lista del mondo del lavoro, davvero può ambire a guidare la Regione Lazio. La risposta arriva poco dopo. Certamente dalle parole di analisi gravi e consapevolezza degli interventi di Bruno Barbona, di Guerino Inglesi, di Oreste della Posta, così come all’interno dell’intervento conclusivo di Ugo Moro. Ma, maggiormente, la risposta che ha attratto e svelato la partecipazione del pubblico intervenuto, lo si è trovato nelle poche, ma precise, domande dalla platea. Per non dire della minuziosa, vera, sentita descrizione della candidata Stefania Giannitti che racconta: “con altri compagni siamo andati alle case popolari. Abbiamo fatto la cosa più semplice e difficile di questo mondo, abbiamo bussato porta a porta per vedere e sentire. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi — continua nel racconto — perchè pur con le critiche della realtà, hanno visto di buon grado la nostra presenza. E guardate che c’erano anche molte persone giovani che aprivano e che non sapevano nè bene cosa fosse stato il PCI, nè che stiamo provando a ricostruirlo. Ma hanno sentito chi siamo e cosa proponiamo: lavoratori che vogliono rappresentare al meglio il mondo del lavoro, e questo è stato bastevole a darci credito”.
Quindi le giuste denunce avanzate da Bruno Barbona, segretario della Federazione provinciale di Frosinone, su “una società imbarbarita, dal liberismo e dal capitalismo devastante per le economie, per i valori, per la vera e propria preoccupazione del futuro per i nostri figli” trovano, almeno in un settore della società, quello popolare, proprio quello che il PCI Lazio e la Lista PCI per le regionali prende a riferimento una adesione al progetto comunista. Del resto come ha additato Oreste della Posta, segretario regionale del PCI Lazio,” il livello della battaglia politica, e non è solo uno slogan, è tale che il centrodestra e il centrosinistra, sia con M5S che senza, sono ormai propositori di uno stesso modello, non solo nazionale, ma anche nel Lazio. Tranne qualche distinguo, sembra non si rendano conto che sono loro che hanno determinato l’attuale sfacelo, nella sanità, nell’assenza di lavoro o nella sua precarizzazione, nei trasporti, nell’ambiente con annesse le vicende della programmazione assente del territorio da cui il furto del diritto alla casa.”. Per questo Sonia Pecorilli, infermiera, lavoratrice della sanità pubblica, come ama ripetere fiera, ora a capo della Lista PCI del mondo del lavoro, con immediata empatia si rivolge alla accogliente platea: “A me fa proprio rabbia che questo sfacelo che ci circonda — inizia prendendo la parola facendo un passo presso la platea — descritto dagli altri candidati, per loro ipocritamente, è come se l’avessero scoperto ora! Per non dire dell’assurdo di qualcuno che sul tema sanità addirittura gonfia il petto come fossimo l’eccellenza europea e mondiale! E’ ridicolo e grida vendetta un tale atteggiamento. Addirittura, PD e centrosinistra, e FdI e centrodestra propongono con forza la soluzione di inceneritori a Santa Palomba e ad Anagni: soluzioni folli che oltre ad attirare speculazioni e mercimonio sull’ambiente, mettono a rischio salute, ambiente e legalità. La sanità, lo diciamo in ogni dove, oltre che averlo scolpito nel programma — spiega la candidata presidente comunista — deve essere pubblica. Perchè così si attua la Costituzione (articolo 32), perchè così diventa concreta la cura e la salute delle persone universalmente e con accesso gratuito a cure e prevenzione. L’aspetto del lavoro, poi, è quanto di più macroscopico mette a nudo l’inefficienza e l’inefficacia del Governo nazionale e di quello regionale che, sposando solo i dictat delle linee guide del liberismo e del capitalismo UE/USA non provano nemmeno a programmare. La programmazione, con relativa conoscenza del territorio, consentirebbe ad esempio — e lo diremo nel volantinaggio che faremo in questi giorni alla Stellantis (ex Fiat) di Cassino — di prevedere un nostro piano indusriale nazionale; per non dire di una tutela e rilancio dell’agricoltura nel Lazio, così pure le politiche dell’economia del mare e del turismo tramite i nostri asset delle bellezze archeologiche, artistiche, naturali e culturali. Invece no. — continua Sonia Pecorilli — quelli che governano e sgovernano la nazione e la regione ci raccontano della emergenza casa! Falsi e barbari, ecco cosa sono! Emergenza è qualcosa che racchiuso in breve tempo affronta un grave problema.
Quello sulla casa, non è emergenza è politica antipopolare perchè si è scelto di stare dalla parte di chi specula, di chi fa mercato dei diritti e dei bisogni! Per questo, e ringrazio chi ha voluto farmi domande sui temi sociali e la gravità della situazione economica perchè sono le cose vere di cui quotidianamente vive e subisce il popolo, voglio terminare questa presentazione con due cose: da un lato ringraziare i candidati e candidate che sono la vera forza perchè riconosciuti per serietà, perchè non ricercano carrierismi, ma sono, come il PCI, al servizio del popolo e dei lavoratori. Dall’altro lato voglio fare un appello a tutti coloro che vogliono sostenerci, di parlare con le persone, con tutte. Ma soprattutto con chi si è rinchiuso nel “non voto”. E’ vero, noi siamo i primi a denunciare lo schifo, ma la situazione è talmente al limite, che tutti coloro che sono responsabili, tutti insieme, destra sinistra e M5S, raggiungono poco più della metà degli elettori coinvolti. Vuol dire — conclude Pecorilli — che l’altra metà, quella che non ne vuol sapere, stavolta ha davvero in mano la possibilità di un grande intervento che cambia le cose. Ha la possibilità di ricreare quel clima di fiducia con una forza, fatta di uomini e donne riconoscibili, come è il Partito Comunista Italiano. Ci troveranno sulla scheda appena la aprono: col simbolo della falce e martello, il primo in alto a sinistra! Il voto comunista oggi più che mai è del popolo , per ridare dignità al mondo del lavoro, per aprire una nuova stagione.”.
Ugo Moro, della segreteria nazionale del PCI, ha chiuso la serata di impegno politico e di accoglienza positiva dei ciociari, ricordando sia “il legame storico e ideale del partito che stiamo ricostruendo, derivando dalle radici del PCI storico di Gramsci e Togliatti, sia sottolineando il cammino concreto che questa giovane formazione sta compiendo. Un grande ringraziamento va ai Fiuggini — e la presenza in apertutra del segretario Benedetto Anghetti così come di G. Terrinoni sono il fatto maggiormente garante di tutto questo percorso — che col sostegno nella raccolta delle firme ha consentito alla provincia di Frosinone di avere la propria lista circoscrizionale, ma soprattutto ha consentito la presentazione della Lista regionale con candidata Sonia Pecorilli, che altrimenti non avremmo avuto. E’ un percorso — continua Moro — perchè abbiamo già provato nella città di Roma alle comunali ed in altri diversi comuni del Lazio a riproporre il simbolo sulla scheda. Ci sono state risposte che giudichiamo positive, anche se non ancora i successi che speriamo. Perchè ricordiamo che la nostra azione è insieme lotta e battaglia di rappresentanza. Senza esaurire la nostra attività in una sola ma in ambedue queste caratteristiche. Poi ci siamo misurati con le politiche, dove abbiamno riscontrato, sempre a causa della legge barbara elettorale italiana che favorisce chi già è nei posti di comando e relega in fondo a faticare per poter accedere a chiedere di partecipare, delle difficoltà e siamo stati solo al Senato, e non dappertutto. Ma questo ci è servito per fare un ulteriore progresso: partecipare alle regionali nel Lazio. E rinnovando il richiamo al nostro compito generale, nazionale ed internazionale, dalla questione della pace alla aggressività della NATO e degli USA, fino alla vicenda del Governo che somiglia sempre più ad una tigre di carta, — conclude il dirigente comunista — voglio sottolineare e ringraziare Sonia Pecorilli. Si perchè, tramite lei, come ha detto Della Posta una ottima scelta fatta dal Partito regionale, abbiamo azzeccato la possibilità di far parlare chiaro e diretto, portando il suo volto e la sua voce e il suo dire su moltissimi media che prima non ci pensavano proprio ad ospitarci, e lo sta facendo egregiamente. Rappresentando davvero, perchè lavoratrice, i temi, i problemi e le soluzioni che fanno capire quanto il programma comunista non è un libretto scritto “tanto per”, no sono scelte. Per questo Sonia Pecorilli, la Lista comunista e il PCI meritano più sostegno, più adesione, più voti rispetto ai ciarlatani di turno. Con Sonia e con la Lista comunista noi abbiamo messo in campo la nostra serietà, il nostro legame col mondo del lavoro e con il popolo.”. Come annunciato dalla candidata presidente un altro importante appuntamento sarà in settimana presso i cancelli delle fabbriche di Cassino.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.
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