REGIONALI LAZIO, AMBROGIANI(PD): “NONOSTANTE NO M5S COALIZIONE D’AMATO COMPETITIVA”

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REGIONALI LAZIO, AMBROGIANI(PD): “NONOSTANTE NO M5S COALIZIONE D’AMATO COMPETITIVA”

“Cer­ca­re di fare una coa­li­zio­ne nel cen­tro­si­ni­stra diven­ta sem­pre più una impre­sa dif­fi­cil­men­te rea­liz­za­bi­le: la dimo­stra­zio­ne lam­pan­te è nel Lazio dove nono­stan­te gli appel­li del nostro can­di­da­to pre­si­den­te Ales­sio D’A­ma­to e di uno dei can­di­da­ti alla segre­te­ria del PD, Ste­fa­no Bonac­ci­ni, nei con­fron­ti dei 5Stelle per costrui­re insie­me un pro­gram­ma, pur­trop­po non si è tro­va­ta nes­su­na solu­zio­ne con­di­vi­sa. Il male assur­do che con­ta­gia la sini­stra è che tut­ti cre­do­no di ave­re la veri­tà in tasca: un vero e pro­prio assur­do se si con­si­de­ra che il siste­ma elet­to­ra­le attual­men­te vigen­te sia per le ele­zio­ni poli­ti­che che ammi­ni­stra­ti­ve pre­mia sem­pre la coa­li­zio­ne. Ma nono­stan­te que­ste dif­fi­col­tà attor­no al can­di­da­to del cen­tro­si­ni­stra alla Pre­si­den­za Regio­ne Lazio, Ales­sio D’A­ma­to, si sono comun­que crea­te vali­de allean­ze con un serio pro­gram­ma di gover­no — che pre­sto sarà pub­bli­co — al fine di risol­ve­re i pro­ble­mi del­la nostra regio­ne. Con­ti­nua­re a valo­riz­za­re il nostro ter­ri­to­rio e tute­la­re la nostra comu­ni­tà sono i nostri obiet­ti­vi prio­ri­ta­ri, dopo die­ci anni di buon gover­no Zin­ga­ret­ti. Mai soli con il Pd”.

Così, in una nota, il segre­ta­rio cit­ta­di­no del Pd Mari­no, Ser­gio Ambro­gia­ni.

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Marco Montini

Clas­se ’82, gior­na­li­sta pub­bli­ci­sta dal 2012, cro­ni­sta di stra­da dal 2007, scri­vo ormai da tem­po di sport, poli­ti­ca, socia­le e cul­tu­ra. Attual­men­te col­la­bo­ro con testa­te dei Castel­li Roma­ni e del­la Capi­ta­le, for­nen­do al con­tem­po pre­sta­zio­ni e con­su­len­ze di comu­ni­ca­zio­ne per nume­ro­se real­tà ter­ri­to­ria­li, pri­va­te e pub­bli­che. Lazia­le, tea­tran­te, ani­ma­le socia­le, ado­ro viag­gia­re, cono­sce­re e nutrir­mi del­la diver­si­tà, del nuo­vo, del­lo sco­no­sciu­to.