La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore: “Presentiamo la nostra prima Proposta di Legge al Presidente Conte per combattere il dissesto idrogeologico”

La Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore: “Presentiamo la nostra prima Proposta di Legge al Presidente Conte per combattere il dissesto idrogeologico”

02/12/2022 0 Di Marco Montini

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 1176 vol­te!

La Fon­da­zio­ne Ange­lo Vas­sal­lo Sin­da­co Pesca­to­re: “Pre­sen­tia­mo la nostra pri­ma Pro­po­sta di Leg­ge al Pre­si­den­te Con­te per com­bat­te­re il dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co”

Dario Vas­sal­lo, Pre­si­den­te Fon­da­zio­ne Vas­sal­lo: “Met­te­re in sicu­rez­za il ter­ri­to­rio signi­fi­ca anche e, soprat­tut­to, effet­tua­re una manu­ten­zio­ne e quin­di la puli­zia ordi­na­ria e straor­di­na­ria dei cana­li, i cigli del­le stra­de, l’alveo dei fiu­mi, le zone dema­nia­li”

La Pro­po­sta di Leg­ge: Crea­zio­ne di una car­to­gra­fia idro­geo­lo­gi­ca; Isti­tu­zio­ne Agen­zia Nazio­na­le Anti­a­bu­si­vi­smo Edi­li­zio; Obbli­go Pia­no idro­gra­fi­co per le con­ces­sio­ni edi­li­zie

Gli even­ti cala­mi­to­si, sem­pre più ricor­ren­ti nel Pae­se, che si sono abbat­tu­ti anche sul­la Regio­ne Cam­pa­nia, il Cilen­to e Ischia in par­ti­co­la­re, han­no posto all’attenzione del­la Nazio­ne un’allarmante pre­sa di coscien­za e l’obbligo, per la poli­ti­ca, di inter­ve­ni­re, con som­ma urgen­za, su una pro­ble­ma­ti­ca che ha inci­so pesan­te­men­te sul­la sta­bi­li­tà idro­geo­lo­gi­ca del ter­ri­to­rio ita­lia­no e sul­le con­di­zio­ni di vita dell’uomo nei luo­ghi indi­ca­ti da tem­po come “gra­ve­men­te a rischio” sul­le car­te.
La Fon­da­zio­ne par­ten­do dall’idea di Ange­lo Vas­sal­lo, tra­sfe­ri­ta e modu­la­ta in tut­ti gli atti del­la sua vita poli­ti­ca, ritie­ne che il ter­ri­to­rio, l’ambiente di vita e di azio­ne dell’uomo deb­ba resta­re fuo­ri dal­lo sche­ma del pote­re poli­ti­co.
La nostra pro­po­sta, ela­bo­ra­ta e con­se­gna­ta nel­le mani del Pre­si­den­te Giu­sep­pe Con­te, si divi­de in diver­si pun­ti:
1) Crea­zio­ne di una car­to­gra­fia idro­geo­lo­gi­ca, sismi­ca e di rischio, di cui lo Sta­to cura e dispo­ne con le sue strut­tu­re l’aggiornamento, costi­tui­sce docu­men­ta­zio­ne di vin­co­lo obbli­ga­to­rio ai fini di qual­sia­si inter­ven­to ter­ri­to­ria­le, pub­bli­co e pri­va­to. I Comu­ni e gli Enti dele­ga­ti per sin­go­la mate­ria, sono tenu­ti a dispor­re, al pri­mo pun­to del prov­ve­di­men­to di auto­riz­za­zio­ne e/ o tito­lo abi­li­ta­ti­vo edi­li­zio l’obbligo del­la pre­scri­zio­ne sismi­ca, idro­geo­lo­gi­ca, con­di­zio­nan­do­ne la vali­di­tà a segui­to di con­trol­li tec­ni­ci asse­ve­ra­ti.
2) Lo Sta­to isti­tui­sce l’Agenzia Nazio­na­le Anti­a­bu­si­vi­smo Edi­li­zio, cen­tra­le e ne dispo­ne l’istituzione regio­na­le e pro­vin­cia­le. L’Agenzia ha com­pi­ti di con­trol­lo, cer­ti­fi­ca­zio­ne e di repres­sio­ne dell’attività edi­li­zia sul ter­ri­to­rio nazio­na­le. L’Agenzia è orga­niz­za­ta, diret­ta e gesti­ta da per­so­na­le tec­ni­co, non di nomi­na poli­ti­ca, in rap­por­to fun­zio­na­le esclu­si­vo con la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di com­pe­ten­za ter­ri­to­ria­le, la qua­le ne dispo­ne secon­do leg­ge.
«Chie­dia­mo, inol­tre, allo Sta­to di divul­ga­re le infor­ma­zio­ni scien­ti­fi­che dell’Istituto Supe­rio­re per la Pro­te­zio­ne e la Ricer­ca Ambien­ta­le (ISPRA), che è Ente pub­bli­co di ricer­ca. In par­ti­co­la­re, è neces­sa­rio isti­tu­zio­na­liz­za­re cor­si di for­ma­zio­ne didat­ti­ca a par­ti­re dal­le scuo­le medie, cir­ca le tema­ti­che lega­te ai cam­bia­men­ti cli­ma­ti­ci e al dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co, non­ché all’uso con­sa­pe­vo­le del ter­ri­to­rio e alla pre­ser­va­zio­ne dell’ambiente in cui si vive. Sti­mo­la­re la cono­scen­za, signi­fi­ca impor­re model­li di svi­lup­po con­sa­pe­vo­li. Ridur­re il con­su­mo di suo­lo signi­fi­ca ridur­re gli effet­ti del­le “bom­be d’acqua”», pro­se­gue la Fon­da­zio­ne Vas­sal­lo.
«Attual­men­te la vigen­te nor­ma­ti­va nazio­na­le in mate­ria è fer­ma nel­le car­te nazio­na­li e regio­na­li, più o meno aggior­na­te. Lo sta­to idro­geo­lo­gi­co per impe­gno e respon­sa­bi­li­tà a livel­lo cen­tra­le esi­ste, for­se non aggior­na­to. Le Regio­ni sono fer­me agli ambi­ti di qual­che tem­po addie­tro, rispol­ve­ran­do­le ad ogni acca­di­men­to, men­tre gli abu­si con­ti­nua­no sen­za sosta e sen­za con­trol­li. Nel­le sana­to­rie e con­do­ni gli obbli­ghi si limi­ta­no al richia­mo gene­ri­co sen­za cer­ti­fi­ca­ti con­trol­li sia negli inter­ven­ti pub­bli­ci che pri­va­ti. I prov­ve­di­men­ti di auto­riz­za­zio­ne sono rima­sti nel­la sfe­ra di influen­za e con­trol­lo poli­ti­co, con inva­sio­ne di pote­re sul­le pra­ti­che e sul ter­ri­to­rio».
«Il cam­bia­men­to cli­ma­ti­co ci por­te­rà a rive­de­re il siste­ma idro­gra­fi­co ambien­ta­le. Sot­to il pro­fi­lo urba­ni­sti­co, è indi­spen­sa­bi­le dispor­re nei Puc l’obbligo del Pia­no Idro­gra­fi­co per il rila­scio del­le con­ces­sio­ni edi­li­zie – con­clu­de la Fon­da­zio­ne – Solo così fer­me­re­mo le spe­cu­la­zio­ni edi­li­zie».

Related Images: