Trapani: emesso provvedimento di reintegro in servizio per i 7 medici “no vax” sospesi durante la Pandemia

Trapani: emesso provvedimento di reintegro in servizio per i 7 medici “no vax” sospesi durante la Pandemia

04/11/2022 0 Di Carmela Barbara

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Sono 1.878 i medi­ci che potran­no rien­tra­re effet­ti­va­men­te in ser­vi­zio a segui­to del Decre­to Leg­ge con il qua­le il Con­si­glio dei Mini­stri ha anti­ci­pa­to al 1° novem­bre la sca­den­za dell’obbligo di vac­ci­na­zio­ne anti-Covid per i pro­fes­sio­ni­sti sani­ta­ri.

Dopo la comu­ni­ca­zio­ne del­la Fede­ra­zio­ne nazio­na­le degli Ordi­ni dei Medi­ci Chi­rur­ghi e Odon­to­ia­tri (Fnom­ceo), che ha ela­bo­ra­to gli ulti­mi dati sui medi­ci e odon­to­ia­tri sospe­si dagli Albi per non esser­si vac­ci­na­ti, sta­mat­ti­na il dot­tor Vito Bar­ra­co, attua­le pre­si­den­te del­l’OM­CEO di Tra­pa­ni, ha fir­ma­to il prov­ve­di­men­to con il qua­le vie­ne annul­la­ta la sospen­sio­ne dei set­te medi­ci ope­ran­ti in pro­vin­cia di Tra­pa­ni col­pi­ti dal prov­ve­di­men­to di sospen­sio­ne.

L’Or­di­ne che mi ono­ro di pre­sie­de­re si è pron­ta­men­te ade­gua­to alle nuo­ve dispo­si­zio­ni – com­men­ta il pre­si­den­te, dot­tor Vito Bar­ra­co -. Rima­ne aper­ta, comun­que, la que­stio­ne rela­ti­va alla coper­tu­ra dei posti vacan­ti nel­la sani­tà pub­bli­ca. Non baste­ran­no que­sti medi­ci rein­te­gra­ti, a livel­lo nazio­na­le, per assi­cu­ra­re livel­li di assi­sten­za ade­gua­ti alle neces­si­tà del Pae­se. Si con­si­de­ri che la situa­zio­ne al momen­to più evi­den­te riguar­da i pron­to soc­cor­so dove, dopo due anni di emer­gen­za Covid, c’è da gesti­re la lun­ga onda­ta dei pazien­ti che han­no rin­via­to le cure pro­prio a cau­sa del­la pan­de­mia: nei pron­to soc­cor­so man­ca­no all’in­cir­ca 4.500 medi­ci. Per quan­to riguar­da la sani­tà tra­pa­ne­se – spe­ci­fi­ca anco­ra il pre­si­den­te del­l’or­di­ne dei medi­ci – qual­co­sa si sta muo­ven­do con la nuo­va gestio­ne affi­da­ta all’in­ge­gne­re Spe­ra: si stan­no avvian­do una serie di con­cor­si e la spe­ran­za è che rie­sca­no ad esse­re attrat­ti­vi. Pur­trop­po, come già evi­den­zia­to nei mesi scor­si, sem­pre più pro­fes­sio­ni­sti lascia­no il pub­bli­co per lavo­ra­re nel pri­va­to e per far fron­te a que­sta fuga dal­la Sani­tà pub­bli­ca è neces­sa­rio indi­vi­dua­re una legi­sla­zio­ne di emer­gen­za, sul model­lo di quel­la che ci ha per­mes­so di supe­ra­re la pan­de­mia, che con­sen­ta di assu­me­re nei pron­to soc­cor­so sia gli spe­cia­li­sti di altre disci­pli­ne, sia i lau­rea­ti in Medi­ci­na e Chi­rur­gia e abi­li­ta­ti alla pro­fes­sio­ne medi­ca pur se pri­vi di spe­cia­liz­za­zio­ne. Oggi, da que­sto pun­to di vista, un pas­so in avan­ti è sta­to com­piu­to con­sen­ten­do ai neo­lau­rea­ti in medi­ci­na di poter esse­re assun­ti, sep­pu­re come medi­ci sup­plen­ti, nel­le varie Guar­die Medi­che e Guar­die Medi­che turi­sti­che. Ma anche que­sto prov­ve­di­men­to tam­po­ne non ser­ve a garan­ti­re un ser­vi­zio di eccel­len­za. Anche per quan­to riguar­da i medi­ci di fami­glia segna­lia­mo da tem­po il pro­ble­ma dei posti vacan­ti e, pur­trop­po, sem­pre più ita­lia­ni si ritro­va­no sen­za un medi­co di fidu­cia. La paro­la d’or­di­ne deve esse­re ‘pro­gram­ma­zio­ne’, altri­men­ti fra pen­sio­na­men­ti e bloc­co di assun­zio­ni rischia­mo di ritro­var­ci con un anco­ra più serio pro­ble­ma assi­sten­zia­le”.

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