Gli effetti del turismo intensivo sui mari delle Maldive, il reportage di Stefano Guindani per Banca Generali

Gli effetti del turismo intensivo sui mari delle Maldive, il reportage di Stefano Guindani per Banca Generali

02/11/2022 0 Di Marco Montini

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Nel 2022 l’arcipelago del­le Mal­di­ve festeg­gia un giu­bi­leo mol­to par­ti­co­la­re: il Gol­den Jubi­lee del turi­smo. Cor­re­va infat­ti il 1972 quan­do gli ita­lia­ni furo­no i pri­mi turi­sti a met­te­re pie­de su que­sto pic­co­lo Sta­to-para­di­so dislo­ca­to su 26 atol­li e più di 1000 iso­le coral­li­ne, segui­ti a ruo­ta da viag­gia­to­ri pro­ve­nien­ti da ogni par­te del mon­do. Oggi il turi­smo rap­pre­sen­ta oltre il 35 per cen­to del Pil del­le Mal­di­ve e con­tri­bui­sce signi­fi­ca­ti­va­men­te allo svi­lup­po eco­no­mi­co del Pae­se. Que­sto svi­lup­po, però, non è pri­vo di con­se­guen­ze. Gli oltre 1,3 milio­ni di visi­ta­to­ri l’anno por­ta­no con sé abi­tu­di­ni e com­por­ta­men­ti che impat­ta­no in manie­ra signi­fi­ca­ti­va uno degli eco­si­ste­mi mari­ni più deli­ca­ti di tut­to il Pia­ne­ta. Ecco per­ché oggi è fon­da­men­ta­le inter­ve­ni­re pri­ma che i dan­ni del turi­smo sia­no irre­pa­ra­bi­li. Ed è pro­prio la vita sot­to i mari nel­le acque del­le Mal­di­ve il cen­tro del rac­con­to del nono capi­to­lo di BG4SDGs – Time to Chan­ge, il pro­get­to di Ste­fa­no Guin­da­ni con Ban­ca Gene­ra­li per appro­fon­di­re lo sta­to dell’arte del pro­ces­so di rag­giun­gi­men­to dei 17 obiet­ti­vi dell’Agenda ONU 2030. In que­sta occa­sio­ne, l’obiettivo di Ste­fa­no Guin­da­ni si è sof­fer­ma­to ad inda­ga­re la situa­zio­ne rela­ti­va al Sustai­na­ble Deve­lo­p­ment Goal (SDG) nume­ro 14 “Con­ser­va­re e uti­liz­za­re in modo soste­ni­bi­le gli ocea­ni, i mari e le risor­se mari­ne per lo svi­lup­po soste­ni­bi­le”. Per ana­liz­za­re la situa­zio­ne, il foto­gra­fo è anda­to ad esplo­ra­re alcu­ni ango­li del­le Mal­di­ve lon­ta­ni dai gran­di cir­cui­ti dei viag­gi orga­niz­za­ti, per sco­pri­re pro­get­ti di coo­pe­ra­zio­ne fina­liz­za­ti a pre­ser­va­re la fau­na e la flo­ra mari­na. A, Dha­ra­van­doo, ad esem­pio, il Man­ta Tru­st è una asso­cia­zio­ne che si ado­pe­ra per la con­ser­va­zio­ne dei mobu­li­di, spe­cie for­te­men­te minac­cia­ta dai rifiu­ti pre­sen­ti nei mari. A Dhi­gu­rah, inve­ce, il Wha­le Shark Research Pro­gram tute­la gli squa­li bale­na, spe­cie autoc­to­na che rischia l’estinzione a cau­sa del cam­bia­men­to degli eco­si­ste­mi mari­ni mal­di­via­ni. L’intensivo sfrut­ta­men­to del­le spiag­ge, inve­ce, sta ridu­cen­do sem­pre più gli spa­zi per le tar­ta­ru­ghe che non san­no dove depor­re le uova, ma un aiu­to arri­va dall’Olive Rid­ley Pro­ject a Dhu­ni Kho­lu che si occu­pa di que­ste spe­cie pri­ma che diven­ti­no a rischio.

“Da que­sto signi­fi­ca­ti­vo viag­gio, spe­ro di por­ta­re una testi­mo­nian­za for­te, un appel­lo a pre­ser­va­re la vita sot­to i mari, che com­pon­go­no il 70 per cen­to dell’intero pia­ne­ta. Ho visto tar­ta­ru­ghe muti­la­te dal­la pla­sti­ca get­ta­ta in mare, squa­li bale­na minac­cia­ti dal sur­ri­scal­da­men­to glo­ba­le, man­te costret­te a modi­fi­ca­re le loro rot­te migra­to­rie: crea­tu­re da sem­pre padro­ne del loro habi­tat, mes­se in bre­ve tem­po in peri­co­lo dai nostri com­por­ta­men­ti scon­si­de­ra­ti. Da que­sto viag­gio mi por­to imma­gi­ni sug­ge­sti­ve di un mon­do da tute­la­re, da pro­teg­ge­re a tut­ti i costi” ha dichia­ra­to Guin­da­ni, foto­gra­fo e auto­re del pro­get­to BG4SDGs – Time to Chan­ge. Il turi­smo, però, non è l’unico pro­ble­ma che le Mal­di­ve devo­no affron­ta­re. Un’altra gran­de sfi­da per l’arcipelago è rap­pre­sen­ta­ta dal cam­bia­men­to cli­ma­ti­co. Il rapi­do scio­gli­men­to dei ghiac­ciai – testi­mo­nia­to nel pro­get­to anche da BG4SDGs alle Sval­bard, in Nor­ve­gia – sta rapi­da­men­te innal­zan­do il livel­lo degli ocea­ni. Si trat­ta di una vera e pro­pria minac­cia di estin­zio­ne per lo Sta­to al più bas­so livel­lo sul mare al Mon­do. Non a caso, il pre­si­den­te Ibra­him Solih ha dichia­ra­to che teme che le Mal­di­ve pos­sa­no spa­ri­re entro la fine del seco­lo in cor­so. Uno sce­na­rio apo­ca­lit­ti­co che i mal­di­via­ni stan­no pro­van­do a evi­ta­re a tut­ti i costi, anche attra­ver­so la coo­pe­ra­zio­ne inter­na­zio­na­le, con pro­get­ti come il Modu­lar Arti­fi­cial Reef Struc­tu­re (MARS), una ini­zia­ti­va che pre­ve­de la crea­zio­ne di coral­lo da tra­pian­to crea­to con stam­pa 3D che favo­ri­sce la cre­sci­ta di coral­li bio­ni­ci. Un modo intel­li­gen­te e a impat­to zero per crea­re bar­rie­re natu­ra­li con­tro l’innalzamento dei mari. Pre­sen­ta­to lo scor­so 15 set­tem­bre 2021 a Mila­no, BG4SDGs – Time to Chan­ge pro­se­gui­rà ora per altri 8 mesi al fine di appro­fon­di­re tut­ti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Per cia­scu­no di essi, la chia­ve adot­ta­ta dal foto­gra­fo sarà dupli­ce: da un lato si pun­ta ad evi­den­zia­re l’azione nega­ti­va dell’uomo sull’ambiente e sul­la comu­ni­tà, dall’altro come lo stes­so gene­re uma­no abbia inve­ce una straor­di­na­ria capa­ci­tà di recu­pe­ro attra­ver­so solu­zio­ni inno­va­ti­ve e soste­ni­bi­li. Nel­la sua ricer­ca, Guin­da­ni spa­zie­rà oltre i con­fi­ni ita­lia­ni ricer­can­do casi cri­ti­ci e situa­zio­ni di eccel­len­za anche all’estero: Bra­si­le, Nor­ve­gia e Austra­lia, ma anche Sta­ti Uni­ti, Tur­chia e Suda­fri­ca. Ad affian­car­lo c’è un accom­pa­gna­to­re d’eccezione come Alber­to Sal­za, antro­po­lo­go tra i più apprez­za­ti a livel­lo inter­na­zio­na­le, che cure­rà i testi del pro­get­to e sug­ge­ri­rà alcu­ni dei pro­get­ti da moni­to­ra­re. L’SDG nume­ro 14 “Con­ser­va­re e uti­liz­za­re in modo soste­ni­bi­le gli ocea­ni, i mari e le risor­se mari­ne per lo svi­lup­po soste­ni­bi­le” è il nono obiet­ti­vo pre­sen­ta­to in que­sta serie. Tut­te le foto del pro­get­to BG4SDGs sono con­sul­ta­bi­li anche sul sito inter­net https://www.bancagenerali.com/ e sui pro­fi­li uffi­cia­li di Ban­ca Gene­ra­li su Face­book, Insta­gram, Twit­ter, Lin­ke­dIn e You­Tu­be.

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