Animali, Rea: “Nostre denunce contro “finti volontari” e lotta al randagismo. Non ci fermiamo”

Animali, Rea: “Nostre denunce contro “finti volontari” e lotta al randagismo. Non ci fermiamo”

28/10/2022 0 Di Marco Montini

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“Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta Ani­ma­li­sta, attra­ver­so un impe­gna­ti­vo e pro­fi­cuo lavo­ro del­l’ex Coor­di­na­to­re Regio­na­le Sici­lia Mir­co Fran­cio­so, oggi Respon­sa­bi­le Nazio­na­le del­le Rela­zio­ni Ester­ne del par­ti­to — ini­zia­to a suo tem­po in siner­gia con il suo Segre­ta­rio Nazio­na­le —  sta otte­nen­do oggi risul­ta­ti posi­ti­vi por­ta­to­ri di un cer­to otti­mi­smo nel­la solu­zio­ne del­le note pro­ble­ma­ti­che che afflig­go­no il mon­do ani­ma­le. Infat­ti un’a­na­li­si appro­fon­di­ta del deli­ca­to e com­ples­so feno­me­no del ran­da­gi­smo, par­ten­do dal ter­ri­to­rio paler­mi­ta­no ed arri­van­do fino all’e­stre­mo Nord, ci ha per­mes­so di poter aggre­di­re final­men­te un siste­ma poco chia­ro ed alta­men­te dan­no­so che vede vit­ti­me pro­prio gli ani­ma­li.

Per que­sto lune­dì 24 otto­bre abbia­mo  invia­to 28 segna­la­zio­ni agli Uffi­ci del­l’In­ten­den­za di Finan­za di sva­ria­te pro­vin­ce del ter­ri­to­rio nazio­na­le. Inol­tre, altre segna­la­zio­ni sono sta­te invia­te ai comu­ni di resi­den­za, alle ASL di com­pe­ten­za cor­re­da­te di nomi e cogno­mi  e depo­si­ta­ti oltre 500 docu­men­ti.
Abbia­mo rac­col­to nume­ro­sis­si­me testi­mo­nian­ze, cor­re­da­te di docu­men­ta­zio­ne atte­stan­te rice­vu­te di ver­sa­men­to e mol­to di più che han­no por­ta­to all’av­vio di una atten­ta inda­gi­ne da par­te degli enti pre­po­sti.
Ci rife­ria­mo in par­ti­co­la­re a quel­le che nel ger­go dei volon­ta­ri ven­go­no chia­ma­te “mam­me a distan­za”: per­so­ne che nel­l’ar­co di que­sti ulti­mi anni risul­te­reb­be­ro aver dona­to oltre 60mila euro desti­na­ti ad un appa­ren­te aiu­to agli ani­ma­li. Nel­la mag­gior par­te don­ne over 60, vedo­ve che, in buo­na fede, si sareb­be­ro mes­se a dispo­si­zio­ne eco­no­mi­ca­men­te, incon­sa­pe­vo­li che il loro amo­re per gli ani­ma­li con­tri­bui­sce inve­ce a rim­pin­gua­re le tasche di fal­si ani­ma­li­sti. Il nostro inten­to è quel­lo di far emer­ge­re e con­tra­sta­re un busi­ness di sva­ria­ti milio­ni di euro l’an­no. Un’organizzazione di fin­ti volon­ta­ri mos­si dal­la cosid­det­ta fal­sa “huma­na pie­tas” nei con­fron­ti degli ani­ma­li che negli anni avreb­be dato vita ad un siste­ma red­di­ti­zio e nel­lo stes­so tem­po incon­trol­la­to tra­sfor­man­do così il volon­ta­ria­to ani­ma­li­sta in un vero e pro­prio busi­ness, mon­ta­to ad arte fina­liz­za­to ad inca­me­ra­re dena­ro, attra­ver­so rac­col­te fon­di tra­mi­te i social net­work e wath­sapp ed una cac­cia spie­ta­ta ai pro­dut­to­ri del red­di­to: cani e gat­ti. Spe­se non dimo­stra­te per stal­li pres­so ami­ci che potreb­be­ro arri­va­re fino alle 300/400 euro men­si­li, spe­se incon­trol­la­te per cure vete­ri­na­rie, l’affannosa ricer­ca di mam­me a distan­za per dar vita alla soli­ta rac­col­ta fon­di per man­te­ne­re per anni il mede­si­mo cane anzi­chè dar­lo in ado­zio­ne.
Le tan­te segna­la­zio­ni per­ve­nu­te­ci sono solo l’i­ni­zio di un’a­zio­ne mira­ta che ci per­met­te­rà di apri­re final­men­te il vaso di Pan­do­ra che per decen­ni qual­cu­no ha volu­to tene­re ben sigil­la­to. Con que­sto non desi­de­ria­mo pun­ta­re il dito con­tro quei pochi volon­ta­ri one­sti che in silen­zio e sen­za nul­la chie­de­re aiu­ta­no gli ani­ma­li rispet­tan­do­li ed aman­do­li e non con­si­de­ran­do­li mer­ce in ven­di­ta. A loro va il nostro plau­so. Sia­mo fer­ma­men­te deci­si quin­di a fare pie­na luce sul­lo spi­no­so feno­me­no del ran­da­gi­smo
e sui suoi con­tor­ni ille­ga­li che in Ita­lia inte­res­sa cir­ca 2 milio­ni di ani­ma­li.
Nono­stan­te l’ab­ban­do­no di ani­ma­li sia un rea­to (art. 727 CP), sono anco­ra trop­pe le per­so­ne che per­se­ve­ra­no con que­sto com­por­ta­men­to ver­go­gno­so, inci­vi­le e disu­ma­no. Al feno­me­no del ran­da­gi­smo dob­bia­mo poi aggiun­ge­re la real­tà dei rifu­gi lager, cani­li e gat­ti­li in cui gli ani­ma­li sono (de)tenuti in pes­si­me con­di­zio­ni igie­ni­che, pri­va­ti del­la pos­si­bi­li­tà di socia­liz­za­re in modo sano con i pro­pri simi­li o di sgran­chir­si le zam­pe con una sem­pli­ce cor­sa o pas­seg­gia­ta. Pur­trop­po sul ter­ri­to­rio nazio­na­le per­si­sto­no ran­da­gi­smo, mal­trat­ta­men­ti e strut­tu­re lager.
Feno­me­ni ripro­ve­vo­li ed inac­cet­ta­bi­li in un pae­se come l’I­ta­lia che si defi­ni­sce addi­rit­tu­ra civi­le e che la poli­ti­ca fino ad oggi non si è mai degna­ta di atten­zio­na­re se non en pas­sant esclu­si­va­men­te nel­le com­pe­ti­zio­ni elet­to­ra­li per poi dimen­ti­car­se­ne a pol­tro­na con­qui­sta­ta.
Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta Ani­ma­li­sta non si fer­me­rà”.

Così, in una nota, il Segre­ta­rio Nazio­na­le REA, Gabriel­la Cara­ma­ni­ca, e il Respon­sa­bi­le Rela­zio­ni Ester­ne REA, Mir­co Fran­cio­so

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