La riflessione di Marco Matteoni su Pnrr ed edilizia scolastica

La riflessione di Marco Matteoni su Pnrr ed edilizia scolastica

25/10/2022 0 Di Marco Montini

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Ora che il nuo­vo gover­no nazio­na­le è uffi­cial­men­te in cari­ca non ci sono più ali­bi e, tra le prio­ri­tà dell’agenda isti­tu­zio­na­le dell’esecutivo Melo­ni, dovrà esser­ci per for­za di cose il con­trol­lo del cor­ret­to uti­liz­zo dei fon­di del Pia­no Nazio­na­le di Ripre­sa e Resi­lien­za, soprat­tut­to in mate­ria di scuo­le. Dove i recen­ti dati, snoc­cio­la­ti da asso­cia­zio­ni di cate­go­ria, sono impie­to­si e pre­oc­cu­pan­ti: rela­ti­va­men­te ai fon­di euro­pei desti­na­ti, nell’ambito del pro­gram­ma Next Gene­ra­tion Eu/Pnrr, all’edilizia sco­la­sti­ca su è evi­den­zia­to che ad oggi il Mini­ste­ro dell’Istruzione avreb­be auto­riz­za­to appe­na il 19% degli inter­ven­ti, ero­ga­to appe­na l’1% del­le risor­se e dei 30.040 inter­ven­ti auto­riz­za­ti sol­tan­to 19.015, meno di due su tre, sareb­be­ro sta­ti con­clu­si. Un qua­dro gra­ve, che sot­to­li­nea mesta­men­te la for­bi­ce tra aggiu­di­ca­zio­ne dei lavo­ri ed ese­cu­zio­ne di un con­trat­to pub­bli­co: una que­stio­ne ormai ata­vi­ca nell’Italia dei mean­dri buro­cra­ti­ci e dei ritar­di ammi­ni­stra­ti­vi, una que­stio­ne che il gover­no non può e non deve sot­to­va­lu­ta­re, anche e soprat­tut­to ades­so che ci sono una piog­gia milio­na­ria di finan­zia­men­ti da con­cre­tiz­za­re in ope­re pub­bli­che, fon­da­men­ta­li per nostra comu­ni­tà. Come gli isti­tu­ti sco­la­sti­ci, appun­to, alcu­ni vetu­sti, altri ine­si­sten­ti o comun­que inca­pa­ci di sod­di­sfa­re il fab­bi­so­gno del­la col­let­ti­vi­tà sco­la­sti­ca e di garan­ti­re il dirit­to all’istruzione. Per que­sta ragio­ne, ser­vo­no inter­ven­ti nor­ma­ti­vi urgen­ti ed effi­ca­ci atti a snel­li­re le pro­ce­du­re, che sia­no la risul­tan­za di un con­fron­to isti­tu­zio­na­li tra tut­te le par­ti in cau­sa: poli­ti­ca, asso­cia­zio­ni, fami­glie e sta­ke­hol­der inte­res­sa­ti. Insom­ma, è neces­sa­ria una pia­ni­fi­ca­zio­ne di lun­go respi­ro che ren­da strut­tu­ra­le lo snel­li­men­to ammi­ni­stra­ti­vo dei pro­ces­si e dimi­nui­sca la dif­fe­ren­za esi­sten­te tra aggiu­di­ca­zio­ne ed ese­cu­zio­ne di un con­trat­to pub­bli­co, sen­za il com­pul­si­vo uti­liz­zo del­la dero­ga alle rego­le ordi­na­rie pre­vi­ste all’in­ter­no del­l’at­tua­le qua­dro nor­ma­ti­vo”.

A sot­to­li­near­lo, in una nota stam­pa, è Mar­co Mat­teo­ni, ex pre­si­den­te del­la Con­far­ti­gia­na­to Edi­li­zia di Roma e del Lazio, non­ché tra i prin­ci­pa­li player nel­la riqua­li­fi­ca­zio­ne immo­bi­lia­re ed ener­ge­ti­ca.

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