BLVRD: “Non voglio essere un artista fantasma da streaming”

BLVRD: “Non voglio essere un artista fantasma da streaming”

24/10/2022 0 Di Carola Piluso

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 320 vol­te!

Dal 13 set­tem­bre le radio e i sto­re digi­ta­li sono sta­ti tra­vol­ti dal nuo­vo sin­go­lo di BLVRD. Scri­va­nie  è sta­to scrit­to dal­lo stes­so Davi­de Capra con la pro­du­zio­ne di Fabio Gar­zia e mix/master di Eso­fre­cords. Noi di Pun­to a Capo lo abbia­mo inter­vi­sta­to, ecco cosa ci ha rac­con­ta­to sul suo bra­no e sul suo pro­get­to musi­ca­le.

La scrivania é spesso un punto di riferimento per la nostra vita, é un oggetto che si può dire utilizziamo quasi quotidianamente. Tu hai deciso di intitolarci il nuovo singolo “scrivanie”, perché questa scelta?

Ho deci­so di dar­gli un tito­lo pro­prio per­ché è un ogget­to fon­da­men­ta­le per tut­ti nel­la vita quo­ti­dia­na. Per me per esem­pio è dove scri­vo le mie can­zo­ni, tipo quel­la che sta­vo scri­ven­do in quel momen­to. Arri­va­to al pun­to del ritor­nel­lo ho deci­so di met­ter­ce­la den­tro, per­ché vole­vo far capi­re all’a­scol­ta­to­re dove ero nel momen­to in cui sta­vo tiran­do fuo­ri quel testo.

Il brano é stato scritto da te e vede la produzione di Fabio Garzia e mix/master di Esofrecords. Com’è stato lavorare alla canzone con questa equipe di lavoro?

Con Fabio Gra­zie, ovve­ro Mustrow, come sem­pre lavo­rar­ci è faci­le, ci tro­via­mo d’ac­cor­do il 99% del­le vol­te. Abbia­mo dei gusti musi­ca­li mol­to simi­li e soprat­tut­to lui rie­sce a dare vita a quel­lo che ho in testa, che non è per nien­te faci­le. Per quan­to riguar­da la Eso­fre­cords è mol­to sem­pli­ce, sono una garan­zia, la qua­li­tà che ti dan­no non ha nul­la da invi­dia­re ai gran­di del­la musi­ca inter­na­zio­na­le. Con que­sto team si può pun­ta­re in alto.

Raccontaci la genesi di BLVRD e quando hai deciso che Davide artisticamente dovesse essere BLVRD.…

In real­tà io sono sem­pre sta­to più BLVRD che Davi­de. Un anno e mez­zo fa ho solo capi­to che dove­vo esse­re me stes­so, sen­za mez­zi ter­mi­ni. L’in­con­tro con Mustrow è sta­to deci­si­vo, per­ché mi ha dato l’in­put per far vede­re chi fos­si vera­men­te a livel­lo musi­ca­le. BLVRD non è il mio alter ego, io sono que­sto, scri­vo can­zo­ni e mi sfo­go su un testo sen­za fil­tri e non vor­rei esse­re altro.

Programmi per il prossimo anno?

I pro­get­ti futu­ri sono tan­tis­si­mi ma ci stia­mo muo­ven­do per gra­di. Dicia­mo che il mio pro­get­to prin­ci­pa­le in que­sto pre­ci­so momen­to è sta­re su tut­ti i pic­co­li pal­chi under­ground roma­ni e non, far­mi cono­sce­re dav­ve­ro dal­le per­so­ne, par­la­re con la gen­te e cre­sce­re in pic­co­le real­tà. Non voglio esse­re l’ar­ti­sta fan­ta­sma da strea­ming, BLVRD deve esse­re pre­sen­te. Le per­so­ne ormai voglio­no vede­re la musi­ca e gli arti­sti indi­pen­den­ti e io voglio que­sto, anda­te con­tro­cor­ren­te e par­ti­re dal fon­do. Quin­di sin­te­tiz­zan­do: il mio pro­get­to per anda­re avan­ti è tor­na­re indie­tro a quan­do la musi­ca par­ti­va dal pic­co­lo loca­le sfi­ga­to.

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