Marino. Bibliopop: successo per iniziativa libro di Matrone “Fidel in Ecuador”

Marino. Bibliopop: successo per iniziativa libro di Matrone “Fidel in Ecuador”

03/09/2022 1 Di Maurizio Aversa

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Davi­de Matro­ne a Biblio­pop per la pre­sen­ta­zio­ne del libro “Fidel in Ecua­dor”


A Biblio­pop, a S. Maria del­le Mole, nel­la ex chie­set­ta che il comu­ne di Mari­no ha dato in con­ven­zio­ne per altri cin­que anni all’associazione a segui­to di ban­do pub­bli­co, Davi­de Matro­ne, pro­fes­so­re alla Uni­ver­si­tà Poli­tec­ni­ca Sale­sia­na di Qui­to in Ecua­dor ha pre­sen­ta­to il suo lavo­ro “Fidel in Ecua­dor”, La cit­tà del Sole edi­to­re. L’ha fat­to, con un suc­ces­so di pub­bli­co e par­te­ci­pa­zio­ne lo scor­so 1 set­tem­bre. Il libro, come si è potu­to appren­de­re anche gra­zie alla fluen­te inter­vi­sta che Anto­nio del­la Cor­te – del cir­co­lo Ita­lia Cuba di Vel­le­tri che insie­me alla asso­cia­zio­ne Biblio­pop e ai cir­co­li del Lazio ha orga­niz­za­to l’evento cul­tu­ra­le – ha con­dot­to di fron­te agli inter­ve­nu­ti. I par­te­ci­pan­ti, tra l’altro, sti­mo­la­ti, sono anch’essi inte­ve­nu­ti. Dice Matro­ne di que­sta sua espe­rien­za: “Nel­la mia vita ho esau­di­to vari sogni e anche impor­tan­ti. Il pri­mo quel­lo di viag­gia­re per l’A­me­ri­ca Lati­na ed esplo­ra­re tut­to quel­lo che si potes­se esplo­ra­re del­lo stes­so. In que­sto sogno c’e­ra anche la pos­si­bi­li­tà di restar­ci e viver­lo da den­tro. L’ho vis­su­to e visi­ta­to qua­si tut­to e ci vivo den­tro da oltre 14 anni. In defi­ni­ti­va, sogno com­piu­to. Il secon­do quel­lo di rac­con­tar­lo, scri­ver­lo e ana­liz­zar­lo. Da oltre 25 anni leg­go e stu­dio l’A­me­ri­ca Lati­na. La mia mili­tan­za poli­ti­ca – ha aggiun­to — è sem­pre sta­ta lega­ta a que­sta par­te del mon­do. Ho sem­pre avu­to una pas­sio­ne per la let­te­ra­tu­ra lati­noa­me­ri­ca, ho ascol­ta­to la sua musi­ca, ho ana­liz­za­to i suoi feno­me­ni poli­ti­ci e sto­ri­ci. Mi sono nutri­to di tan­ti auto­ri, scrit­to­ri, gior­na­li­sti, ana­li­sti ed acca­de­mi­ci lati­noa­me­ri­ca­ni­sti e non solo. Tra que­sti c’è Gian­ni Minà, il pun­to di rife­ri­men­to più impor­tan­te, alto e pre­sti­gio­so, a mio avvi­so, per gli stu­dio­si e appas­sio­na­ti di Ame­ri­ca Lati­na in Ita­lia. Gian­ni Minà è sta­to ed è per me una gui­da, un gran­de mae­stro. Una per­so­na che sti­mo mol­tis­si­mo. Un gior­na­li­sta con la schie­na drit­ta. Tra i miei pun­ti di rife­ri­men­to ci sono sta­ti e con­ti­nua­no ad esser­ci anche Ales­san­dra Ric­cio e Gen­na­ro Caro­te­nu­to. Per­so­ne che sti­mo e apprez­zo mol­to. Ho esau­di­to il mio secon­do sogno scri­ven­do un altro libro su un tema lati­noa­me­ri­ca­no con il pro­lo­go di Gian­ni Mina, la pre­fa­zio­ne di Ales­san­dra Ric­cio. Infi­ne, sono dav­ve­ro con­ten­to, sod­di­sfat­to e appa­ga­to ma non mi fer­mo qui. Quin­di sogna­re fa bene, benis­si­mo. E come direb­be il can­tan­te argen­ti­no Kevin Johan­sen.… “Qué lin­do que es soñar! Soñar no cue­sta nada… ¡Soñar y nada más! Con los ojos abier­tos… ¡Qué lin­do que es soñar! Y no te cue­sta nada más que tiem­po…”. (trad: Com’è bel­lo sogna­re! Sogna­re non costa nien­te… Sogna­re e nien­t’al­tro! Ad occhi aper­ti… Com’è bel­lo sogna­re! E non ti costa altro che tem­po…) ”. L’incontro, den­so e pia­ce­vo­le, svol­to­si all’interno del­la biblio­te­ca popo­la­re poi­ché l’organizzazione sul pra­to non è sta­to pos­si­bi­le a cau­sa del­la piog­gia che ha imper­ver­sa­to duran­te tut­to il gior­no, è sta­to aper­to da due bre­vi video, del­la pro­fes­so­res­sa Ric­cio, e del gior­na­li­sta cuba­no Pedro Mar­ti­nez – debi­ta­men­te tra­dot­to con sot­to­ti­to­li dal­la pre­zio­sa col­la­bo­ra­zio­ne mes­sa in atto dal cir­co­lo Ita­lia Cuba di Mari­no ( a cura del­la dott.sa Gior­gia Gal­li) — .

Par­te del­la sala Biblio­pop duran­te even­to con Davi­de Matro­ne


Del resto i con­te­nu­ti pro­pri del libro – pre­no­ta­to in nume­ro­se copie dai pre­sen­ti – rac­con­ta­no, dal pun­to di vista di Matro­ne, che “vi sono due temi lega­ti che fan­no par­te del mio per­cor­so: la pas­sio­ne per Cuba – nar­ra­ta attra­ver­so la figu­ra del lea­der maxi­mo – e l’interesse per la sto­ria del pae­se che mi ha adot­ta­to. L’ispirazione per que­sto sin­cre­ti­smo mi nac­que una not­te in cui ven­ni invi­ta­to alla pre­sen­ta­zio­ne di un libro. Que­sto testo ven­ne pre­sen­ta­to in con­co­mi­tan­za con la com­me­mo­ra­zio­ne del­la mor­te di Castro e par­la­va del­le rela­zio­ni fra­ter­ne fra i popo­li cuba­no ed ecua­do­re­gno. Da lì, avviai la ricer­ca e la documentazione.La sua ori­gi­na­li­tà con­si­ste nel lavo­ro sto­rio­gra­fi­co e sul­la divul­ga­zio­ne ine­di­ta dei rico­no­sci­men­ti che lo sta­to ecua­do­re­gno ha dato al com­pian­to Pre­si­den­te di Cuba. In par­ti­co­la­re, docu­men­to i pre­mi che due uni­ver­si­tà con­fe­ri­ro­no a Fidel per i meri­ti e gli sfor­zi fat­ti dal gover­no cuba­no nel set­to­re dell’educazione, che è uno dei capi­sal­di del­la Revo­lu­ciòn. La strut­tu­ra del libro – ha det­to Matro­ne — ha rico­strui­to le visi­te com­piu­te da Fidel in Ecua­dor nel 1971, 1988, 2002, 2003. A cia­scu­na di que­ste date cor­ri­spon­de un rela­ti­vo capi­to­lo. Il pri­mo, si con­cen­tra sul­la visi­ta tec­ni­ca, di sole 7 ore, che il Coman­dan­te del­la Rivo­lu­zio­ne cuba­na com­pì all’aeroporto di Gua­ya­quil. Quel­la fu una sosta lun­go il tra­git­to che avreb­be por­ta­to Fidel in Cile, con l’intento di abbrac­cia­re Sal­va­dor Allen­de. Il pre­si­den­te ecua­do­re­gno dell’epoca, Vela­sco Ibar­ra, sapen­do del­lo sca­lo, lo vol­le incon­tra­re. Ibar­ra ave­va una poli­ti­ca indi­pen­den­te dagli Usa e gran­de era in lui il desi­de­rio di cono­sce­re il lea­der del­la insu­bor­di­na­zio­ne con­ti­nen­ta­le. Pochi mesi dopo, non a caso, ven­ne desti­tui­to da un col­po di sta­to volu­to dagli Sta­ti Uni­ti d’America. Il secon­do, — pro­se­gue la spie­ga­zio­ne del pro­fes­so­re di Poz­zuo­li — nar­ra del­la visi­ta duran­te l’insediamento del pre­si­den­te social­de­mo­cra­ti­co Rodri­go Bor­ja. Qual­che tem­po pri­ma, Fidel ave­va pre­vi­sto la sua asce­sa alle ele­zio­ni e ave­va visto in lui un pun­to di rife­ri­men­to per il raf­for­za­men­to del­le rela­zio­ni tra i due pae­si. Il ter­zo capi­to­lo, si con­cen­tra sul­la visi­ta non uffi­cia­le, ma sen­ti­men­ta­le, di Castro in occa­sio­ne dell’inaugurazione de La Capil­la del Hom­bre, museo d’arte costrui­to su ini­zia­ti­va del caro ami­co Oswal­do Gauya­sa­mín. In que­sta cir­co­stan­za, si regi­strò anche la visi­ta a sor­pre­sa di Hugo Cha­vez, pre­si­den­te del Vene­zue­la, che si incon­trò così per la pri­ma vol­ta col lea­der maxi­mo. L’ultimo capi­to­lo, inve­ce, è lega­to alla visi­ta defi­ni­ti­va di Castro in Ecua­dor per l’insediamento di Lucio Gutier­rez. In un pri­mo momen­to, Gutier­rez si dis­se vici­no alle posi­zio­ni del­la sini­stra lati­noa­me­ri­ca­na, ma poco dopo cam­biò la posi­zio­ne e virò a destra. Dopo qual­che anno, Fidel defi­nì Gutier­rez un ingan­na­to­re del popo­lo ecua­do­ria­no. Nel­la ric­ca appen­di­ce, infi­ne, figu­ra­no i nume­ro­si rico­no­sci­men­ti dati dal­le isti­tu­zio­ni ecua­do­ria­ne al capo del­la rivo­lu­zio­ne cuba­na.”. Lo svol­gi­men­to dell’incontro mari­ne­se ha avu­to come intro­du­zio­ne, oltre i salu­ti del Pre­si­den­te Biblio­pop Ser­gio San­ti­nel­li, anche il ricor­do di una don­na di cul­tu­ra, di una fem­mi­ni­sta impe­gna­ta negli anni nel movi­men­to comu­ni­sta e di sini­stra dei Castel­li, asses­so­re ad Alba­no, Mau­ra Tor­re­gia­ni. Così come il ricor­do di Cami­lo Gue­va­ra March, appe­na salu­ta­to da una comun­cia­zio­ne uffi­cia­le del cir­co­lo “Gino Donè” di Ita­lia Cuba Mari­no: “E’ appe­na giun­ta la più tri­ste del­le noti­zie. Cami­lo Gue­va­ra March è improv­vi­sa­men­te venu­to a man­ca­re. Figlio del­l’e­roi­co guer­ri­glie­ro Erne­sto Che Gue­va­ra e del­la com­bat­ten­te Alei­da March Tor­res, è mor­to per un infar­to duran­te un viag­gio in Vene­zue­la. Poco più di un anno fa il Segre­ta­rio del nostro Cir­co­lo lo ave­va incon­tra­to per pro­por­gli tan­ti pro­get­ti che ave­va­mo in men­te di intra­pren­de­re insie­me, accol­ti da Cami­lo con sin­ce­ro e fra­ter­no entu­sia­smo. ADIOS HERMANO!”. Infi­ne rior­da­to anche lo sto­ri­co incon­tro tra Fidel Castro e Mikhail Gor­ba­ciov nel 1989. Dopo la sera­ta Biblio­pop che ha pro­mos­so lo zoom su Fidel Castro, Cuba e l’America Lati­na, resta intat­to e con­fer­ma­to il ruo­lo di gran­de livel­lo cul­tu­ra­le e socio-poli­ti­co che l’associazione sta svol­gen­do e che è già in pie­na ripre­sa dopo la pau­sa esti­va.

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