Sanità/ Calabria, Assotutela: “Occhiuto, per una Pet in Calabria?”

Sanità/ Calabria, Assotutela: “Occhiuto, per una Pet in Calabria?”

31/08/2022 0 Di Marco Montini

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“Occhiu­to, per una PET? Non basta­va la pre­ven­zio­ne come vit­ti­ma prin­ci­pa­le del Covid-19. Ora in Cala­bria diven­ta (o rima­ne) un lus­so anche la cura per i mala­ti onco­lo­gi­ci. O per lo meno que­sta deve esse­re sta­ta la per­ce­zio­ne del pazien­te medio in atte­sa di una PET nel­l’­hub regio­na­le catan­za­re­se. Mol­te, infat­ti, sono sta­te le comu­ni­ca­zio­ni giun­te a que­st’as­so­cia­zio­ne, da pazien­ti disperati,indirizzati a ricer­ca­re, in auto­no­mia, strut­tu­re dif­fe­ren­ti per l’e­sa­me dia­gno­sti­co in quan­to il prin­ci­pa­le rife­ri­men­to ospe­da­lie­ro del­la pro­vin­cia di Catan­za­ro non avreb­be potu­to più garan­ti­re il ser­vi­zio. Le cau­se? Le doman­dia­mo al Pre­si­den­te del­la Regio­ne Cala­bria, Rober­to Occhiu­to.
A quan­to consta,la strut­tu­ra era in gra­do di ero­ga­re il ser­vi­zio per mez­zo di una con­ven­zio­ne con una strut­tu­ra extra­re­gio­na­le, per giun­ta abba­stan­za recen­te. La con­ven­zio­ne esi­ste anco­ra? Per­ché il ser­vi­zio è venu­to a man­ca­re? Per­ché un hub regio­na­le non deve ave­re auto­no­mia dia­gno­sti­ca? Si tro­ve­rà un rime­dio o lasce­re­mo i pazien­ti fare la vali­gia per con­ti­nua­re con la migra­zio­ne sani­ta­ria? I nostri sani­ta­ri potran­no con­ta­re su appa­ra­ti effi­cien­ti o dovran­no sta­re alla mer­cé del­le dia­tri­be poli­ti­co-eco­no­mi­che? In un con­te­sto qua­le quel­lo onco­lo­gi­co anche un gior­no può fare la dif­fe­ren­za e get­ta­re il pazien­te nel­l’in­cer­tez­za non aiu­ta. A ciò si aggiun­ga la pre­ca­ria con­di­zio­ne del tes­su­to eco­no­mi­co-socia­le medio cala­bre­se, dove anche la migra­zio­ne sani­ta­ria cui si accen­na­va diven­ta un lus­so. Ci chie­dia­mo se il Pre­si­den­te si inte­res­se­rà alla vicen­da tro­van­do una pron­ta solu­zio­ne per i mala­ti cala­bre­si, che non pos­so­no affron­ta­re altri anni di indif­fe­ren­za, mala­ge­stio e “Dio ci aiuti”,lasciando che i cit­ta­di­ni rispet­to al resto del­la nazio­ne sia­no dei pazien­ti di serie b”.
Così in una nota con­giun­ta il Pre­si­den­te di Asso­Tu­te­la, Michel Emi Mari­ta­to, e la Segre­ta­ria regio­na­le, Imma­co­la­ta Tere­sa Mada­re­na.

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