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Roma, Assotutela: “Periferie: degli archistar facciamone a meno”
27/07/2022Questo articolo è stato letto 1272 volte!
“Non sappiamo come definire l’antico vezzo delle amministrazioni cosiddette ‘progressiste’ di Roma, di usare la cultura come vetrina della politica. Neanche l’urbanistica si sottrae a questa abitudine che non possiamo non appellare come espressione di provincialismo”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Nonostante le evidenti emergenze di Roma – continua Maritato — temi di non poco conto come i rifiuti, l’invasione dei cinghiali, il parco mezzi pubblici in rovina, il manto stradale dissestato e ci fermiamo qui per pudore, l’amministrazione Gualtieri cosa fa? Ingaggia, per la modica cifra di 750mila euro, l’archistar milanese Stefano Boeri, per ‘ridisegnare’ le periferie sul modello della Garbatella. Si, avete capito bene, per fare (forse) ciò che cento anni fa Gustavo Giovannoni e Innocenzo Sabatini realizzarono, con pretese sicuramente più contenute. Di ‘visione futura’ della città si parla da sempre e non sempre a proposito ma se l’assessorato all’Urbanistica e il sindaco Gualtieri, piuttosto che risolvere immediatamente le emergenze che affliggono le periferie, invitano la cosiddetta archistar a elaborare un piano ambizioso chiamato Roma 50, che richiederà sicuramente tempo per progettare scuole, centri sportivi e trasporti, evidentemente c’è qualcosa che non quadra. Sorprende la necessità di un papa straniero, che non conosce la realtà romana, per ridisegnare Roma. C’era proprio bisogno dell’archistar, per una Roma che sta affondando?”, chiosa il presidente.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.