Martedi 13 dicembre presso la sala conferenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri si è…
Roma. “Un nuovo impegno per rialzare la testa… il PCI”. Cuba e Palestina protagonisti sabato 23 a Via del Frantoio
18/07/2022Questo articolo è stato letto 1915 volte!
Così, con una lettera aperta indirizzata ai lavoratori e al popolo che subisce i meccanismi dello sfruttamento sociale, il gruppo dirigente della Sezione del Partito Comunista Italiano, Tiburtina Prenestina, guidata da un gruppo di attivisti, chiama ad un momento di partecipazione e festa. Momento che è politico ma che contiene, come nella migliore tradizione comunista, anche una cena popolare. “Caro compagna/o, stiamo tutti vivendo una crisi del sistema capitalistico che ci sta velocemente portando alla distruzione. Pandemie, guerre, cambiamenti climatici sono sempre più all’ordine del giorno. – dice appunto la lettera diffusa nel quartiere e affidata anche alla comunicazione online – Noi proletari e lavoratori siamo sempre più poveri e oppressi, divisi e chiusi in noi stessi, e abbiamo perso la speranza nel futuro. Ma non è stato sempre così: ci sono stati dei periodi storici, non lontani da noi, in cui la classe operaia aveva dignità e forza e, organizzata nel Partito, è stata in grado di conquistare tanti diritti e miglioramenti generali in ogni aspetto della vita. Tutto ciò che da anni ci stanno togliendo. La storia – continua la nota diffusa – ha dimostrato che il Partito è l’unica arma che può arginare e invertire la disastrosa condizione in cui siamo costretti oggi oltre che uno strumento concreto di crescita personale e collettiva. Il nostro modello ed esempio luminoso è il glorioso P.C.I. , quello delle lotte e delle conquiste, il Partito migliore che l’Italia abbia mai avuto. Diversi di noi, lavoratori, giovani e donne, hanno deciso di organizzarsi, di rompere la gabbia della solitudine e della sfiducia. Pensiamo che solo insieme, ognuno col proprio posto di lotta, è possibile costruire un futuro migliore e diverso, per noi e soprattutto per le nuove generazioni. Per questo qualche mese fa abbiamo fondato la Sezione PCI Tiburtina-Prenestina. C’è bisogno – chiude con un appello il documento comunista – di un nuovo impegno, di entusiasmo e fiducia nella forza del nostro pensiero e della classe operaia. Da soli non siamo niente, siamo destinati a subire solo soprusi e umiliazioni; se combatteremo insieme solitudine e inerzia uniti potremo rialzare la testa e scrivere pagine resistenza, giustizia e nuove vittorie. Ti aspettiamo se vuoi parlare e discutere con noi, con calma e libertà, per cominciare di nuovo, o per la prima volta, a pensare ad un impegno collettivo.”.
Alla lettera, dove sono ben indicati i modi, oltre quelli diretti e di persona, per contattare la neo organizzazione territoriale del PCI (pci.tiburtinaprenestina@gmail.com ; 37577768376) contiene il programma dell’iniziativa di Sabato 23 dalle ore 19.30, dove è specificato che la Cena Popolare (a sottoscrizione 15 euro) si svolgerà anche con la presenza ed i saluti prestigiosi di Claudia Morgade, Responsabile Politica della Ambasciata di Cuba in Italia; di Yousef Salman, Presidente della Comunità Palestinese del Lazio; e di Giacomo De Angelis, della Segreteria nazionale del Partito a guida della Federazione Metropolitana di Roma. Il circolo Arci “Concetto Marchesi” che ospita l’iniziativa è sito in via del Frantoio, 9c. al Tiburtino. La Metro più vicina è la Metro B – S. Maria del Soccorso.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.