Roma. PCI Ciclo Rifiuti, Infrastrutture, pericolo criminalità. La soluzione è la totale gestione pubblica

Roma. PCI Ciclo Rifiuti, Infrastrutture, pericolo criminalità. La soluzione è la totale gestione pubblica

18/06/2022 0 Di Maurizio Aversa

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Il Segre­ta­rio del PCI Lazio, Ore­ste del­la Posta


Il Par­ti­to Comu­ni­sta del Lazio e di Roma, duran­te una appo­si­ta riu­nio­ne in cui ha affron­ta­to le que­stio­ni atti­nen­ti al dram­ma ambien­ta­le cau­sa­to dall’incendio di Mala­grot­ta, ritie­ne sot­to­li­nea­re alcu­ni ele­men­ti ed indi­ca­re la for­te solu­zio­ne poli­ti­ca e ammi­ni­stra­ti­va del pro­ble­ma. “Innan­zi­tut­to – han­no com­men­ta­to Eros Mat­tio­li, coor­di­na­to­re PCI Roma e Ore­ste del­la Posta, segre­ta­rio PCI Lazio – espri­mia­mo tota­le soli­da­rie­tà ai lavo­ra­to­ri del com­par­to che diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te sono coin­vol­ti nel­la vicen­da pro­prio in quan­to dipen­den­ti anche a rischio salu­te. Allo stes­so modo, espri­mia­mo soli­da­rie­tà ai cit­ta­di­ni, deci­ne di miglia­ia, che in quan­to resi­den­ti vici­nis­si­mi o nei quar­tie­ri vici­ni sono anch’essi coin­vol­ti nel­le rica­du­te inqui­nan­ti a segui­to dell’incendio stes­so, così come è per i nume­ro­si ope­ra­to­ri agri­co­li.

Il Coor­di­na­to­re del PCI Roma, Eros Mat­tio­li


Quin­di, — con­ti­nua­no i diri­gen­ti comu­ni­sti – pren­dia­mo atto del­le indi­ca­zio­ni e dei dati, pur­trop­po ogget­ti­va­men­te allar­man­ti, che Arpa Lazio ha dif­fu­so e le pre­scri­zio­ni che uni­ta­men­te alle auto­ri­tà sani­ta­rie stan­no impar­ten­do. In quan­to por­ta­to­ri di cul­tu­ra poli­ti­ca, ambien­ta­le e ammi­ni­stra­ti­va ci sen­tia­mo di evi­den­zia­re a nome di tut­to il Par­ti­to, come que­sto risul­ta­to (dell’incendio) non sia un epi­so­dio casua­le. Infat­ti più d’uno, se si fa men­te loca­le all’incendio TMB Sala­rio, o al depo­si­to Eco X di Pome­zia, per non dire dei siti col­pi­ti dal fuo­co in tut­ta Ita­lia, nascon­do­no alme­no due aspet­ti inquie­tan­ti: uno la non solu­zio­ne di deter­mi­na­to stoc­cag­gio, tale da “giu­sti­fi­ca­re” il fuo­co che inter­vie­ne a libe­ra­re gli ecces­si di accu­mu­li; l’altro, peg­gio­re del­la inten­zio­na­li­tà cri­mi­na­le dell’atto, quin­di ricon­du­ci­bi­le a pra­ti­che di pres­sio­ne e/o ricat­to che solo la cri­mi­na­li­tà attua.

Incen­dio al TMB Sala­rio


Ciò sta a signi­fi­ca­re, per noi comu­ni­sti – con­ti­nua­no Del­la Posta e Mat­tio­li – che da un lato ammi­ni­stra­ti­va­men­te la gestio­ne emer­gen­zia­le, sen­za una vera pro­gram­ma­zio­ne dà que­sti risul­ta­ti. Come adden­tel­la­to ulte­rio­re, basti pen­sa­re alla mio­pia del Sin­da­co Gual­tie­ri a ripro­por­re un ince­ne­ri­to­re da 600 mila ton­nel­la­te, cioè pro­prio una mega­strut­tu­ra inge­sti­bi­le in emer­gen­ze come quel­lo anda­to a fuo­co a Mala­grot­ta ora. Ma, anco­ra di più, e que­sto denun­cia­mo e indi­chia­mo con for­za, — con­clu­do­no i due del PCI — che poli­ti­ca­men­te, nel ciclo dei rifiu­ti, così come dovreb­be esse­re per il ciclo del­le acque (visto l’esito, fino­ra tra­di­to dai Gover­ni Destra, Lega, PD, M5S) l’unica solu­zio­ne pos­si­bi­le è la tota­le gestio­ne pub­bli­ca di tali atti­vi­tà pri­ma­rie nel­le moder­ne socie­tà. Quin­di, Comu­ni o Regio­ni, devo­no assu­me­re non solo gli indi­riz­zi e la pro­gram­ma­zio­ne con­cre­ta, ma anche la gestio­ne di Rifiu­ti e Acqua.”.

Incen­dio al depo­si­to ECO X Pome­zia


Incen­dio TMB Mala­grot­ta

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