A LICATA DEGRADO, RIFIUTI E GATTI A RISCHIO: REA SCRIVE A REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

A LICATA DEGRADO, RIFIUTI E GATTI A RISCHIO: REA SCRIVE A REGIONE, PROVINCIA E COMUNE

14/06/2022 0 Di Marco Montini

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Degra­do, emer­gen­za rifiu­ti e con­di­zio­ne disa­stro­sa del­le colo­nie feli­ne nel ter­ri­to­rio comu­na­le di Lica­ta. Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta Ani­ma­li­sta ha scrit­to in que­ste ore una let­te­ra aper­ta alla atten­zio­ne del pre­si­den­te del­la Regio­ne Sici­lia, Nel­lo Musu­me­ci, al pre­si­den­te del­la pro­vin­cia di Agri­gen­to, Euge­nio D’Orsi e al sin­da­co di Lica­ta, Giu­sep­pe Galan­ti, per sol­le­ci­ta­re un inter­ven­to rapi­do e fat­ti­vo a riso­lu­zio­ne di que­sta anno­sa situa­zio­ne. La let­te­ra aper­ta por­ta la fir­ma del Segre­ta­rio Nazio­na­le di Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta Ani­ma­li­sta, Gabriel­la Cara­ma­ni­ca, e deI Pre­si­den­te Nazio­na­le di Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta Ani­ma­li­sta, Mar­co Stra­no:

“La situa­zio­ne igie­ni­ca nel Comu­ne di Lica­ta è giun­ta a livel­li inso­ste­ni­bi­li come evi­den­zia­to a più ripre­se dal­la stam­pa ma anche dal­le nume­ro­se segna­la­zio­ni che giun­go­no al nostro Par­ti­to da par­te dei cit­ta­di­ni che sono costret­ti a vive­re tra i rifiu­ti che oltre­tut­to sono ogget­to soven­te incen­di dolo­si che gene­ra­no emis­sio­ni noci­ve estre­ma­men­te dan­no­se per la salu­te dei cit­ta­di­ni. A Lica­ta, inol­tre, da mol­to tem­po, una nume­ro­sa colo­nia feli­na vive ora­mai in manie­ra sta­bi­le sul molo del por­tic­cio­lo cit­ta­di­no, una situa­zio­ne di for­te pre­ca­rie­tà e con­cre­to peri­co­lo per l’incolumità dei gat­ti, soprat­tut­to in caso in mareg­gia­te o tem­po avver­so, che ha già cau­sa­to diver­si deces­si.

A que­sta aggiun­ga­si la colo­nia che vive abban­do­na­ta tra i rifiu­ti di cui i pove­ri feli­ni ormai stre­ma­ti e mala­ti si ciba­no. I respon­sa­bi­li regio­na­li del Par­ti­to Rivo­lu­zio­ne Eco­lo­gi­sta e Ani­ma­li­sta han­no ripe­tu­ta­men­te segna­la­to la situa­zio­ne al Sin­da­co di Lica­ta, Giu­sep­pe Galan­ti ram­men­tan­do, tra l’altro, che sia in base alla nor­ma­ti­va nazio­na­le che in base alla leg­ge regio­na­le nume­ro 15/2000 e sue suc­ces­si­ve modi­fi­che, ma anche con­si­de­ra­to il decre­to asses­so­ria­le nume­ro 2164 del 3/11/2017 a tut­ti i comu­ni del­la pro­vin­cia di Agri­gen­to, è un pre­ci­so com­pi­to del Comu­ne prov­ve­de­re al con­tra­sto al ran­da­gi­smo e alla tute­la degli ani­ma­li che vaga­no sul ter­ri­to­rio comu­na­le, essen­do il pri­mo cit­ta­di­no la prin­ci­pa­le auto­ri­tà pre­po­sta al benes­se­re ani­ma­le.

Le sol­le­ci­ta­zio­ni da par­te del nostro Par­ti­to risul­ta­no al momen­to ina­scol­ta­te e a par­te l’evidente vio­la­zio­ne di leg­ge, rite­nia­mo giu­sto ren­de­re pub­bli­ca la con­di­zio­ne di rischio e disa­gio per gli ani­ma­li di Lica­ta che evi­den­te­men­te pro­vo­ca­no pen­sie­ri nel­le auto­ri­tà poli­ti­che solo ed esclu­si­va­men­te in cam­pa­gna elet­to­ra­le. In que­sto con­te­sto dun­que sol­le­ci­tia­mo pub­bli­ca­men­te il Sin­da­co di Lica­ta ad inter­ve­ni­re imme­dia­ta­men­te e a met­te­re in sicu­rez­za le colo­nie feli­ne e le auto­ri­tà ammi­ni­stra­ti­ve pro­vin­cia­li e regio­na­li a vigi­la­re per quan­to di loro com­pe­ten­za affin­ché la leg­ge sul­la tute­la degli ani­ma­li ven­ga rispet­ta­ta. Le sol­le­ci­ta­zio­ni che il nostro Par­ti­to ha già da tem­po por­ta­to all’attenzione del­la ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le sono rima­ste fino­ra sen­za riscon­tro.

Il degra­do di Lica­ta è deci­sa­men­te pale­se e ciò influi­sce anche nega­ti­va­men­te sull’attrattività turi­sti­ca del­la zona gene­ran­do quin­di anche un for­te dan­no eco­no­mi­co per il ter­ri­to­rio. Un silen­zio assor­dan­te, quel­lo del Sin­da­co, che auspi­chia­mo pos­sa final­men­te acco­glie­re le nostre denun­ce. Noi sia­mo a dispo­si­zio­ne per un incon­tro isti­tu­zio­na­le ma, se que­sto immo­bi­li­smo doves­se per­du­ra­re, vaglie­re­mo anche la pos­si­bi­li­tà di rivol­ger­ci alla Magi­stra­tu­ra affin­ché ven­ga­no svol­ti gli oppor­tu­ni accer­ta­men­ti”, con­clu­do­no nel­la mis­si­va Cara­ma­ni­ca e Stra­no.

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