“Nelle scorse ore, ignoti hanno imbrattato il camion “vela”, riportante il simbolo della nostra lista.…
Grottaferrata. La sindrome del figlio del padrone della risaia
10/06/2022Questo articolo è stato letto 3012 volte!
“Tutto ci aspettavamo ma un arroganza cosi grande non potevamo immaginarcela, siamo allibiti dal comportamento di un candidato che essendo appoggiato (formalmente) da un politico locale pensa che tutto gli è dovuto o che possa fare quello che vuole. — denuncia con forza Nicola Casubolo, della Lista del Partito Comunista Italiano di cui è candidato sindaco — Ricordiamo che questa è una competizione e come tale ha le sue regole, regole decise dalle amministrazioni precedenti a cui molti dei candidati hanno partecipato, quindi a conoscenza di tale regolamento.
Un candidato in particolare, però pensa a farsi dare deroghe per poter gestire la sua campagna come meglio crede ed il commissario prefettizio –inopinatamente — gliele concede, senza avvertire gli altri conpetitori, senza convocare una riunione dove chiedere se altri avessero le stesse necessità o meno. Chiediamo: da parte del commissario un comportamento ineccepibile nei confronti del potentato politico ma, non verso le altre forze che non hanno santi in paradiso..? Questo succede a Grottaferrata, il tentativo di allugare le mani da parte di alcuni che non si capisce bene quali interessi abbiano, e il ballonzolare marionettesco del giovane candidato arrivista che verrà ben manovrato dal solito chissachi! Basta, noi non lo permetteremo. I Cittadini che hanno una coscienza non lo permetteranno La lettera inviata dal commissario prefettizio la consideriamo carta straccia, esiste un accordo firmato dal sub commissario e dalla segretaria generale, vogliamo che sia rispettato! — conclude il dirigente comunista — Se qualcuno crede di avere la sindrome del figlio del padrone della risaia noi abbiamo lo psicologo per dargli la cura.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.