Roma. Manifestazione Comunista al Quartiere Ziburtino di Roma

Roma. Manifestazione Comunista al Quartiere Ziburtino di Roma

22/05/2022 0 Di Maurizio Aversa

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Un cen­ti­na­io di comu­ni­sti e cit­ta­di­ni sono accor­si alla inaugurazione/fondazione del­la Sezio­ne Tiburtino/Prenestino del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no alla pre­sen­za del Segre­ta­rio nazio­na­le, Mau­ro Albo­re­si


No, pur­trop­po non è Zibur­ti­no ma Tibur­ti­no, quin­di nes­sun orga­no di infor­ma­zio­ne ha osa­to inte­res­sar­si del­la mani­fe­sta­zio­ne comu­ni­sta che si è tenu­ta ieri pome­rig­gio nel­la zona Tibur­ti­na di Roma. Qua­si un cen­ti­na­io di com­pa­gne e com­pa­gni, gio­va­ni ed anzia­ni, si sono riu­ni­ti in un par­co pub­bli­co per salu­ta­re la fon­da­zio­ne del­la nuo­va sezio­ne Tibur­ti­na-Pre­ne­sti­na del PCI di Roma e mani­fe­sta­re per la pace, con­tro la guer­ra e con­tro la NATO. Sono inter­ve­nu­ti: il segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne Metro­po­li­ta­na di Roma del Par­ti­to Vir­gi­lio Seu, che ha riba­di­to l’importanza dell’impegno per il raf­for­za­men­to del Par­ti­to; il rap­pre­sen­tan­te del­la comu­ni­tà pale­sti­ne­se, com­pa­gno You­sef Sal­man, che ha ricor­da­to l’assurdità del­la situa­zio­ne del suo popo­lo ed il fat­to che for­se 50 pae­si, attual­men­te, sono coin­vol­ti in guer­re san­gui­no­se; la nuo­va segre­ta­ria prov­vi­so­ria del­la sezio­ne, Cri­sti­na Fabia­ni, lavo­ra­tri­ce impe­gna­ta nel­le lot­te sin­da­ca­li, che ha ricor­da­to l’indispensabilità del par­ti­to comu­ni­sta come stru­men­to per il riscat­to dei lavo­ra­to­ri e per il futu­ro dei gio­va­ni e del pia­ne­ta; il gio­va­ne lavo­ra­to­re Ange­lo, che ha testi­mo­nia­to la volon­tà di lot­ta con­tro la guer­ra dei gio­va­ni del­la zona e ricor­da­to l’importanza dell’eredità sto­ri­ca dei comu­ni­sti; il com­pa­gno Nor­ber­to Nata­li, del­la Dire­zio­ne nazio­na­le del Par­ti­to che ha salu­ta­to alcu­ni pre­sen­ti neoi­scrit­ti rap­pre­sen­ta­ti­vi del­la zona e alcu­ne figu­re sto­ri­che loca­li del PCI ed ha sot­to­li­nea­to come nel­la let­te­ra­tu­ra si indi­chi un auto­ma desti­na­to a ser­vi­re i suoi padro­ni sen­za crea­re loro alcun pro­ble­ma con il ter­mi­ne “robot” che nel­le lin­gue sla­ve signi­fi­ca “ope­ra­io” ma che i comu­ni­sti rap­pre­sen­ta­no esat­ta­men­te il con­tra­rio, ossia gli ope­rai che fan­no una scel­ta di vita anzi­ché una vita non scel­ta e per­ciò tro­va­no la liber­tà nel­la lot­ta. Ha con­clu­so il segre­ta­rio nazio­na­le del Par­ti­to Mau­ro Albo­re­si, salu­ta­to con entu­sia­smo dai pre­sen­ti, il qua­le (tra le altre cose) ha riba­di­to la net­ta scel­ta per la pace dei comu­ni­sti ita­lia­ni, a favo­re del “ces­sa­te il fuo­co”, ha denun­cia­to come “guer­ra per pro­cu­ra” volu­ta dagli USA quel­la in cor­so in Ucrai­na e con­dan­na­to l’espansionismo e l’aggressività del­la NATO, con­fer­man­do la richie­sta dell’uscita dell’Italia da que­sto Pat­to che non ha nul­la di difen­si­vo.

Enri­co Capua­no


Alla fine, brin­di­si per la nuo­va sezio­ne e spet­ta­co­lo musi­ca­le per la pace e il comu­ni­smo di Enri­co Capua­no. Non sono pas­sa­te anco­ra due set­ti­ma­ne da quan­do qua­si tut­ti gli orga­ni di infor­ma­zio­ne han­no dato ampio risal­to ad una mani­fe­sta­zio­ne orga­niz­za­ta dal PCI a Zaga­ro­lo per ono­ra­re dei Par­ti­gia­ni cadu­ti: anche in quel caso c’è sta­ta un’affollata assem­blea nel­la qua­le il segre­ta­rio Albo­re­si ha riba­di­to gli stes­si con­cet­ti espres­si ieri. Tut­ta­via, sic­co­me il nome del­la loca­li­tà ini­zia­va con la Z (a dif­fe­ren­za del Tibur­ti­no) ciò ha offer­to l’occasione a mol­ti di dire che gli orga­niz­za­to­ri ave­va­no pro­pa­gan­da­to l’ultima let­te­ra dell’alfabeto e dun­que era­no puti­nia­ni e giù con insul­ti, inso­len­ze, minac­ce, discri­mi­na­zio­ni, anche da par­te del sin­da­co. Oggi, inve­ce, non tro­ve­re­te la mini­ma trac­cia, sugli orga­ni rite­nu­ti di infor­ma­zio­ne, sul­la mani­fe­sta­zio­ne comu­ni­sta di ieri a Roma e le tan­te altre che si sono svol­te in que­sto perio­do con­tro la guer­ra o che si svol­ge­ran­no anco­ra, pro­mos­se dal PCI o con la sua par­te­ci­pa­zio­ne. Mani­fe­sta­zio­ni, tut­te, in cui il PCI riba­di­sce sem­pre la mede­si­ma linea poli­ti­ca.

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