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Marino. Luigi Marazzi, artista riservato, catapultato in prima pagina a Umbria Jazz
21/05/2022Questo articolo è stato letto 3512 volte!
E’ di pochissimi giorni fa, per la precisione il 18 maggio, a Milano, che in una conferenza stampa la Fondazione Umbria Jazz, ha presentato il programma, dall’8 al 17 luglio che avrà luogo a Perugia. Programma che parte dalla prima pagina che è il manifesto ufficiale. “Sono ancora meravigliato e sorpreso di essere stato selezionato per rappresentare l’edizione 2022 di questo evento internazionale, ho lavorato per realizzare un’opera adatta al tema e che potesse piacere, Credo che poter vedere la propria opera girare in tutto il mondo sia un evento che raramente accade per questo penso che è importante e formativo al tempo stesso”. Così commenta Luigi Marazzi in un piacevole incontro, a Marino, presso la Fontana dei quattro mori, e con successiva foto – non poteva essere altrimenti – davanti la sua opera “incontrarsi in piazza” alla galleria di Palazzo Matteotti.
Le notizie e le impressioni che si ricavano sono proprio quelle dell’artista appassionato e innamorato della ricerca e delle prove da individuare tutte per poi provarle. Non necessariamente con la finalità della vetrina. Poi, magari accade, ma non è stata spasmodicamente ricercata, né calcolata. Lo si comprende dal suo essere schivo e l’avere, al contrario, precise opinioni su tutto quanto lo coinvolge nel luogo in cui vive. Marino, l’Istituto Paolo Mercuri, Liceo ora, e, soprattutto la vocazione all’insegnamento che – lo si comprende – è inscindibilmente vissuto come imprescindibile dal mettere al centro studenti e creazione nello stesso impasto. Umbria Jazz 2022 dunque ha il suo manifesto ufficiale grazie a questa meravigliosa intuizione dell’artista Marazzi che si è posto domande alle quali ha offerto questa soluzione grafica oggi veicolata nel mondo. Perché jazz non è solo Sax, con tutto il rispetto per i maestri e gli artisti che hanno soffiato nello storico strumento ad ancia semplice, si è detto il creativo Marazzi ed è tornato con la mente ad una sua originale raffigurazione dello strumento gigante pizzicato, il contrabbasso. Così, da questa semplice ispirazione ha realizzato l’opera risultata vincitrice dal titolo “man with Double Bass” che interpreta anche il suo stesso percorso artistico poiché oltre alla scultura ora egli si interessa anche di pittura e grafica 3d. Non è un caso che, durante i giorni che sono trascorsi per incontrarci, nel frattempo, presso Piedimonte Matese, mentre veniva ricordato con una mostra collettiva un eclettico artista locale – recentemente scomparso – il maestro Alessandro Parisi, la cittadina ha raggiunto il nostro Lugigi Marazzi, comunicandogli di aver vinto, anche qui, grazie ad una scultura in legno “Meet/Incontro”, un ulteriore premio per la sua proposta artistica.
Circa il riconoscimento al talento di Marazzi, anche dal Comune sono giunte parole di stima: “Il nostro Comune è la culla di artisti di grande talento – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Pamela Muccini – l’arte, è il nostro vanto e il riconoscimento internazionale dell’Umbria Jazz a Luigi Marazzi ci riempie di orgoglio, ci congratuliamo per l’eccellente risultato raggiunto”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.