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Albano. PCI: Ricordiamo il compagno Maurizio Fugnanesi
28/04/2022Questo articolo è stato letto 1719 volte!
Molti ai Castelli romani conoscevano il compagno Maurizio Fugnanesi che ci ha lasciato in queste ore. Ma soprattutto ad Albano dove ha aiutato il PCI a diventare il riferimento sicuro per tanti lavoratori, per gli studenti per il popolo che si riconosceva non solo negli ideali di giustizia e solidarietà, ma anche nello stile di vita. E Maurizio, ai più noto come “Panzetta”, ha sempre incarnato, con la sua grandissima carica di umanità e di generosità questo stile. Fugnanesi ha ricoperto negli anni varie responsabilità politiche per il PCI e, successivamente, per Rifondazione comunista e per il Comunisti Italiani (il PdCI). Grazie alla sua affidabilità e abnegazione, ha avuto il privilegio di far parte della scorta dell’allora Segretario e poi Ministro prof. Oliviero Diliberto. Molto impegnato anche sul versante sindacale. Infatti per diversi anni è stato, per la Cgil, rappresentante dei lavoratori nel Comune di Albano, dove operava all’interno del comparto della Nettezza Urbana. Sempre attento al tema ambientale e alle innovazioni che su questo versante ha visto negli anni proprio il Comune di Albano affrontare la questione del riuso, riciclo e la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti.
Abbiamo chiesto un ricordo a caldo a compagni che hanno condiviso con lui un pezzo di storia della sinistra. Così Marco Calzavara, già della segreteria del PCI ha dedicato questo pensiero: “Oggi 27 aprile se n’è andato il Compagno Maurizio Fugnanesi per tutti “Panzetta”. Quando una persona ci lascia, quando non è più qui e non possiamo più toccarla, o sentire la sua voce… sembra scomparsa per sempre. Ma i suoi insegnamenti, i suoi valori, la sua bontà, il suo donarsi agli altri, vivranno per sempre nei nostri cuori: più forte di qualsiasi abbraccio, più importante di qualsiasi parola. Ciao Maurizio, VERO COMPAGNO E GRANDE AMICO.”. Negli ultimi anni, complice la sua grande vocazione per la famiglia e per la dedizione al nipotino, aveva scelto di non assumere più incarichi di partito, pur restando legato alla nostra causa. Come giustamente detto, continuerà ad essere con noi seguendo i suoi utili insegnamenti pratici.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.