Marino/Albano. Asl RM6 su Emergenza accoglienza profughi Ucraina

Marino/Albano. Asl RM6 su Emergenza accoglienza profughi Ucraina

02/04/2022 0 Di Maurizio Aversa

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I Sin­da­ci dei comu­ni dei Castel­li roma­ni, riu­ni­ti a Palaz­zo Colon­na


“Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no –dichia­ra Mau­ri­zio Aver­sa, neo­re­spon­sa­bi­le dell’Area Castel­li romani–Litoranea del PCI–, ha appre­so dal­le noti­zie di stam­pa che i Comu­ni, Alba­no Lazia­le, Anzio, Ardea, Aric­cia, Castel Gan­dol­fo, Ciam­pi­no, Colon­na, Fra­sca­ti, Gen­za­no, Grot­ta­fer­ra­ta, Lanu­vio, Laria­no, Mari­no, Mon­te­com­pa­tri, Mon­te Por­zio Cato­ne, Nemi, Net­tu­no, Pome­zia, Roc­ca di Papa, Roc­ca Prio­ra, Vel­le­tri; tut­ti appar­te­nen­ti alla Asl Roma6, sono sta­ti con­vo­ca­ti a Mari­no dal Sin­da­co Cec­chi e che, come si dedu­ce dal­le dichia­ra­zio­ni e dai com­men­ti di Cec­chi stes­so e di Bor­rel­li, sin­da­co di Alba­no, abbia­no dato dele­ga al pri­mo cit­ta­di­no del­la cit­tà del vino per invia­re una mis­si­va all’ANCI affin­chè giun­ga al Gover­no, per recla­ma­re mag­gior chia­rez­za cir­ca i modi di affron­ta­re il pro­ble­ma dei pro­fu­ghi pro­ve­nien­ti dall’Ucraina. C’è da dire – pro­se­gue il diri­gen­te comu­ni­sta – che ad oltre un mese dall’inizio del dram­ma del­la guer­ra, appa­re del tut­to ina­de­gua­to il richia­mo pro­po­sto in tale con­vo­ca­zio­ne degli enti loca­li castel­la­ni. Ina­de­gua­to per­ché tar­di­vo. Ina­de­gua­to per­ché basa­to su que­si­ti spe­ci­fi­ca­ta­men­te affe­ren­ti i rap­por­ti tra pri­va­ti (o par­te pub­bli­ca o par­te reli­gio­sa) e i sin­go­li pro­fu­ghi. Ma l’azione di cura dell’emergenza, è per i pro­fu­ghi o per i rap­por­ti con­trat­tua­li, e quin­di la magi­stra­tu­ra civi­le che even­tual­men­te se ne dovrà occu­pa­re? E’ un pro­ble­ma di emer­gen­za uma­ni­ta­ria o la ricer­ca di acco­mo­da­men­ti affit­tua­ri?

I diri­gen­ti comu­ni­sti Mau­ri­zio Aver­sa e Ste­fa­no Ender­le, a col­lo­quio col sin­da­co di Mari­no Ste­fa­no Cec­chi


Per­ché – chie­de anco­ra l’esponente del PCI – Cec­chi e Bor­rel­li e gli altri sin­da­ci non han­no invo­ca­to, e se lo han­no fat­to qual è l’esito, di ana­lo­ghe emer­gen­ze uma­ni­ta­rie per gli sfol­la­ti gesti­ti dal­le Pre­fet­tu­re in accor­do con gli Enti Loca­li? Ricor­dia­mo che per altre emer­gen­ze uma­ni­ta­rie (pro­fu­ghi dal Medi­ter­ra­neo) inter­ven­ti di coo­pe­ra­ti­ve socia­li diret­te, con ban­di, dal­la Pre­fet­tu­ra in accor­do coi comu­ni, non ave­va­no affat­to que­sti sban­da­men­ti gene­ra­liz­za­ti. Per­ché que­sta “ammui­na poli­ti­ca” che met­te insie­me tut­ti i comu­ni indi­stin­ta­men­te, abbrac­cian­do leghi­sti e pd, destra e cen­tro­si­ni­stra e cin­que­stel­le, ben sapen­do che sono gli stes­si che sosten­go­no il Gover­no Dra­ghi che all’emergenza e al dram­ma del­la guer­ra rispon­de aumen­tan­do le spe­se mili­ta­ri per l’invio di armi nel­lo sce­na­rio che è ori­gi­ne del­la crea­zio­ne di pro­fu­ghi ucrai­ni? Ecco – con­clu­de l’ex ammi­ni­stra­to­re castel­la­no – che i sin­da­ci ini­zi­no a rispon­de­re a que­stì que­si­ti pri­ma di fare fin­ta di richie­de­re ai loro com­pli­ci del Gover­no rispo­ste su “robe” che pos­so­no tran­quil­la­men­te disbri­ga­re gli uffi­ci comu­na­li, se aves­se­ro indi­riz­zi chia­ri da Gover­no, Regio­ne, Pre­fet­tu­re e i comu­ni stes­si.”.

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