Lazio, Assotutela: “Spallanzani: guai confondere scienza e guerra”

Lazio, Assotutela: “Spallanzani: guai confondere scienza e guerra”

01/04/2022 0 Di Marco Montini

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Lazio, Asso­tu­te­la: “Spal­lan­za­ni: guai con­fon­de­re scien­za e guer­ra”

“I ven­ti di guer­ra non spi­ri­no sul­le nostre isti­tu­zio­ni più pre­sti­gio­se. Non pos­sia­mo con­fon­de­re le acque tra i due fron­ti con­trap­po­sti, pun­tan­do l’attenzione, in modo uti­li­ta­ri­sti­co, su strut­tu­re dedi­te esclu­si­va­men­te alla ricer­ca e all’assistenza”. Lo dichia­ra il pre­si­den­te di Asso­Tu­te­la Michel Mari­ta­to che spie­ga: “Da alcu­ni gior­ni si stan­no inten­si­fi­can­do attac­chi scom­po­sti nei con­fron­ti dell’Istituto Spal­lan­za­ni, cau­sa il con­flit­to rus­so-ucrai­no che ha ricrea­to un cli­ma da guer­ra fred­da che cre­de­va­mo tra­mon­ta­to da decen­ni. Sot­to accu­sa i ver­ti­ci dell’Istituto, oggi rap­pre­sen­tan­ti dal neo diret­to­re gene­ra­le Fran­ce­sco Vaia, che come diret­to­re sani­ta­rio sosten­ne, insie­me all’assessore alla Sani­tà Ales­sio D’Amato, la pos­si­bi­li­tà di uti­liz­za­re il vac­ci­no rus­so Sput­nik. Sul tema si imba­sti­sco­no fan­ta­sio­se sto­rie di pre­sun­to spio­nag­gio – aggiun­ge Mari­ta­to — su cui si stan­no misu­ran­do le par­ti in cau­sa. Nul­la che pos­sa met­te­re in discus­sio­ne la let­te­ra aper­ta fir­ma­ta da tut­ti i capi dipar­ti­men­to, dal­la dire­zio­ne scien­ti­fi­ca, dai pri­ma­ri, dai diri­gen­ti sani­ta­ri e ammi­ni­stra­ti­vi del­l’I­sti­tu­to Spal­lan­za­ni che, in un enco­mia­bi­le esem­pio di soli­da­rie­tà difen­do­no il pro­prio isti­tu­to, riget­tan­do in toto ‘inter­pre­ta­zio­ni fuor­vian­ti che in que­sti gior­ni stan­no cir­co­lan­do a mez­zo stam­pa’, scri­vo­no nel­la nota. Non abbia­mo moti­vo di dubi­ta­re su que­sto – insi­ste il pre­si­den­te Mari­ta­to — l’Istituto, a quan­to risul­ta a tut­te le auto­ri­tà di sicu­rez­za del­la Repub­bli­ca, gode del­la mas­si­ma fidu­cia, ‘al di là di rico­stru­zio­ni gior­na­li­sti­che’, insi­sto­no i diri­gen­ti del­lo Spal­lan­za­ni, a cui va tut­ta la nostra soli­da­rie­tà. Bie­che ragio­ni di bot­te­ga o peg­gio, moti­va­zio­ni di con­sen­so, non pos­so­no infi­cia­re il pre­zio­so lavo­ro di una qua­li­fi­ca­ta com­pa­gi­ne, non sus­si­sten­do alcun fon­da­men­to per dubi­ta­re sul­la sicu­rez­za dell’Istituto e di tut­te le sue com­po­nen­ti”, chio­sa Mari­ta­to

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