Livorno. PCI, Concluso Congresso nazionale. Mauro Alboresi confermato Segretario; Ugo Moro Tesoriere. 31 eletti nel Comitato Centrale dal Lazio

Livorno. PCI, Concluso Congresso nazionale. Mauro Alboresi confermato Segretario; Ugo Moro Tesoriere. 31 eletti nel Comitato Centrale dal Lazio

29/03/2022 1 Di Maurizio Aversa

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 5242 vol­te!

Par­te del­la sala Tea­tro 4 Mori di Livor­no, coi dele­ga­ti al Con­gres­so nazio­na­le del PCI


Livor­no. Si è Con­clu­so il secon­do #Con­gres­so #nazio­na­le del Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no. Elet­ti, ricon­fer­ma­ti, tra scro­scian­ti applau­si e inni #comu­ni­sti (Inter­na­zio­na­le e Ban­die­ra Ros­sa) il #Segre­ta­rio nazio­na­le Mau­ro #Albo­re­si e il #Teso­rie­re nazio­na­le Ugo #Moro Con­fer­ma­ta la linea poli­ti­ca a fian­co dei lavo­ra­to­ri, del­le don­ne e dei gio­va­ni. In que­sta fase il #PCI con­fer­ma il no alla guer­ra, il no alla NATO e il no a que­sta UE. Ricer­ca l’u­ni­tà dei comu­ni­sti e del­le for­ze anti­ca­pi­ta­li­ste. Nel­le con­clu­sio­ni, Mau­ro Albo­re­si ha det­to: “Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no è una impor­tan­te real­tà. C’è spa­zio per il Par­ti­to per la capa­ci­tà di ana­li­si e di pro­po­sta di cui sia­mo por­ta­to­ri. A livel­lo nazio­na­le, lo ha det­to il Con­gres­so a Livor­no. Abbia­mo svol­to 63 con­gres­si pro­vin­cia­li e 20 con­gres­si regio­na­li. Que­sto vuol dire varie cose: che sia­mo una pre­sen­za non epi­so­di­ca e non limi­ta­ti ad alcu­ne aree del Pae­se. Sia­mo quin­di con­sa­pe­vo­li di pun­ti di for­za e di debo­lez­za cir­ca la nostra orga­niz­za­zio­ne e pro­po­sta, ma anche di pos­si­bi­li­tà di cre­sci­ta. La real­tà che ci cir­con­da è com­ples­sa, e in veri­tà pre­oc­cu­pa. Non per caso la paro­la chia­ve di que­sta situa­zio­ne è “cri­si”. Rico­strui­re il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no signi­fi­ca dare rispo­sta a que­sta cri­si: che è cri­si di civil­tà, cri­si eco­no­mi­ca e finan­zia­ria, cri­si socia­le, cri­si mora­le e cri­si poli­ti­ca. Il nostro com­pi­to, il nostro agi­re que­sto fa: svol­ge ana­li­si del­la real­tà e pro­po­ne del­le rispo­ste. In que­sto sen­so pos­sia­mo dire che sia­mo in pochi a far­lo e che for­se con la com­ple­tez­za che mostria­mo nel far­lo for­se sia­mo gli uni­ci. Que­sta guer­ra, ad esem­pio – con­ti­nua il segre­ta­rio nazio­na­le – ci inve­ste in una situa­zio­ne dram­ma­ti­ca, che può diven­ta­re più dete­rio­ra­ta e pre­ci­pi­ta­re. Noi vedia­mo che la gestio­ne dell’informazione, dei mass media cir­ca la guer­ra, han­no scel­to – i mag­gio­ri e la stra­gran­de mag­gio­ran­za – di esse­re espres­sio­ne dei pote­ri for­ti. Oscu­ra­re le ori­gi­ni, nascon­de­re l’accerchiamento che la NATO in quan­to brac­cio arma­to di que­sta poli­ti­ca, sta ope­ran­do da trent’anni, è figlia del pen­sie­ro uni­co. Stia­mo viven­do dal dopo 2008, una cri­si strut­tu­ra­le. Di tut­ta la pro­po­sta capi­ta­li­sti­ca.

Pre­si­den­za secon­do con­gres­so nazio­na­le PCI a Livor­no


Ed ora che si vor­rà pro­por­re il rien­tro dai pre­sti­ti, come faran­no pae­si come il nostro, e soprat­tut­to noi, a resti­tui­re in un anno il 60% del debi­to accu­mu­la­to? Ed è un obbli­go che a bre­ve sarà sul tavo­lo e sul­la pel­le dei cit­ta­di­ni e dei lavo­ra­to­ri. Ma se la situa­zio­ne è que­sta, non occor­ro­no cor­re­zio­ni. Occo­re un rivol­gi­men­to. Occor­re un cam­bio di socie­tà. Un cam­bio di siste­ma. E l’unica via è dare vita ad una socie­tà socia­li­sta. L’unità dei comu­ni­sti va per­se­gui­ta e sal­va­guar­da­ta non per tito­li, ma per l’individuazione di una cul­tu­ra affi­ne. Così l’unità del­la sini­stra, di cui noi sia­mo con­vin­ti pro­mo­to­ri, non può con­su­mar­si in un sog­get­to indi­stin­to e ripro­po­sto ogni vol­ta, o – elet­to­ral­men­te – in una lista indi­stin­ta. No van­no garan­ti­te, pro­po­ste, pra­ti­ca­te, rispo­ste uni­ta­rie di rispet­to del­le iden­ti­tà. Infat­ti noi pro­po­nia­mo come azio­ne la logi­ca “Fron­ti­sta” per­ché è quel­la capa­ce di met­te­re for­ze alter­na­ti­ve uni­te nel mede­si­mo obbiet­ti­vo.”. Nume­ro­si e di qua­li­tà anche gli inter­ven­ti: sia degli invi­ta­ti che del­la qua­ran­ti­na di dele­ga­ti inter­ve­nu­ti nel dibat­ti­to. Gli elet­ti del Lazio: Com­po­men­ti Comi­ta­to Cen­tra­le, Lucia Adda­rio, Maria Celi­na Ange­li­ni, Bene­det­to Anghet­ti, Mau­ri­zio Aver­sa, Bru­no Bar­bo­na, Luca Bat­ti­sti, Lui­gi Caria, Edoar­do Castel­luc­ci, Mar­co Chiap­pi­ni, Cri­sti­na Ciril­lo, Leni­no De Ange­lis, Ore­ste Del­la Posta, Anna Maria Di San­to, Dio­ni­si Ange­lo, Pie­tro Fero­ne, Fer­ro Ade­le, Giam­pà Gian­lu­ca, Alex Hobel, Anto­nio Mastran­ge­li, Eros Mat­tio­li, Ugo Moro, Nor­ber­to Nata­li, Ornel­la Pan­fi­li, Sonia Peco­ril­li, Vir­gi­lio Seu, Andrea Sona­glio­ni, Bru­no Ste­ri, Wal­ter Tuc­ci, Rober­to Val­loc­chia; Com­po­nen­ti Com­mis­sio­ne Nazio­na­le di Garan­zia, Mari­na Roton­do, Fran­ce­sca Tur­co.

Related Images: