Roma. Della Posta, PCI : a piazza Barberini eravamo 300. Sabato a Esquilino saremo molti…
Roma. I comunisti di Roma e provincia impegnati per manifestare per la pace il 19 a Piazza Don Bosco
15/03/2022Questo articolo è stato letto 3482 volte!
Il segretario della Federazione Metropolitana di Roma, Virgilio Seu fa “appello pressante ai compagni e alle compagne di Roma e provincia per la partecipazione e, quindi per la piena riuscita di questo appuntamento di lotta per la pace. E’ una giornata di impegno da realizzare col corteo da Piazza Don Bosco a Piazza dei Consoli, a Cinecittà. Nel cuore del quartiere popolare. Diamo appuntamento qui con le bandiere e gli striscioni e le parole d’ordine che valgono per le idealità che supportano, e per l’attualità dei comportamenti politici e governativi a cui gli Stati e la UE dovrebbero ispirarsi per comporre per la via diplomatica la guerra in corso.”.
Il segretario della Federazione Metropolitana di Roma, Virgilio Seu ed il segretario nazionale del PCI Mauro Alboresi[/caption]
“Cosa diciamo? – si chiede il dirigente comunista – questo: ‑Immediato “cessate il fuoco”; ‑Fuori l’Italia dalla guerra; ‑Fuori la Nato dall’Europa; ‑Via le basi dai quartieri popolari; ‑No all’economia di guerra e all’invio di armi, sì alle spese sociali; ‑Basta propaganda di guerra. Una linea che è forte di un ragionamento comune che Walter Tucci, della segreteria di Federazione, ha avuto modo di confrontare e concordare con le altre forze politiche, sociali e associazioni che compongono l’”Assemblea romana contro la guerra” la conferma della piattaforma politica e di indirizzo, così come le modalità e l’appuntamento stesso”. Ora è necessario passare alla fase della organizzazione. Del resto il documento che indìce l’appuntamento è chiaro: “Nel cuore di Cinecittà è presente il Comando Operativo Interforze, la struttura militare più importante delle forze armate del Paese, obiettivo sensibile che entrerebbe nel mirino immediato di un’eventuale guerra generalizzata, come paventato dall’interventismo mostrato dal governo Draghi alle Camere. I quartieri popolari della città già soffrono le conseguenze di un’economia di guerra che colpisce duramente le tasche dei propri abitanti, come testimoniano i rincari dei prezzi alimentari ed energetici… l’Assemblea ribadisce la necessità di portare avanti parole d’ordine chiare che mettano al centro gli interessi popolari e un programma politico di rifiuto della guerra e l’avvio di un percorso di pace “giusta”, fatta di cooperazione, solidarietà e giustizia sociale, garantendo l’autodeterminazione dei popoli, per cui dal 2014 lottano i cittadini delle Repubbliche popolari del Donbass.”.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.