Ricorso contro il bando volontari

Ricorso contro il bando volontari

10/02/2022 0 Di Alessio Colacchi

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Coda­cons, Adoc ed Ame­sci han­no impu­gna­to i ter­mi­ni del­la pro­ro­ga del ban­do volon­ta­ri che sca­de oggi. Una scel­ta det­ta­ta dal­lo squi­li­brio di trat­ta­men­to di cui sono sta­te vit­ti­ma i 102 pro­gram­mi d’in­ter­ven­to aggiun­ti al ban­do solo il 25 gen­na­io scor­so.
Infat­ti il Decre­to del Capo Dipar­ti­men­to per le Poli­ti­che Gio­va­ni­li ed il Ser­vi­zio Civi­le Uni­ver­sa­le n. 46 del 2022, nel­l’e­sten­de­re la pos­si­bi­li­tà di svol­ge­re il ser­vi­zio civi­le per ulte­rio­ri 8.481 posi­zio­ni, ha pec­ca­to cir­ca la tem­pi­sti­ca del prov­ve­di­men­to. Infat­ti la con­te­stua­le pro­ro­ga dei ter­mi­ni del ban­do al 10 feb­bra­io ha garan­ti­to a que­ste posi­zio­ni soli 16 gior­ni per far­si cono­sce­re dai ragaz­zi, con­tro i 59 di chi è sta­to inse­ri­to nel­la pub­bli­ca­zio­ne avve­nu­ta lo scor­so 14 dicem­bre 2021. Tem­pi­sti­che comun­que biz­zar­re, se con­si­de­ria­mo che dal momen­to in cui vie­ne pub­bli­ca­to il ban­do gli enti impie­ga­no alcu­ni gior­ni per poter avvia­re la pro­mo­zio­ne del­lo stes­so e cari­ca­re le rela­ti­ve sche­de infor­ma­ti­ve dei pro­get­ti sui pro­pri siti inter­net e sul por­ta­le del Dipar­ti­men­to, logo­ran­do così il tem­po uti­le del­lo stes­so. A ciò è da aggiun­ge­re anche la paren­te­si nata­li­zia, nel cuo­re del ban­do, nel­la qua­le l’at­ten­zio­ne allo stes­so è cala­ta sen­si­bil­men­te, ridu­cen­do i gior­ni effet­ti­vi a poco più di due set­ti­ma­ne uti­li.
Una dispa­ri­tà di trat­ta­men­to che era sta­ta con­te­sta­ta dai tre enti già con la dif­fi­da tra­smes­sa al Dipar­ti­men­to lo scor­so 4 feb­bra­io, che inti­ma­va la revi­sio­ne del­la tem­pi­sti­ca del ban­do, con­te­stan­do al tem­po stes­so la ridu­zio­ne dei tem­pi per poter adem­pie­re agli obbli­ghi con­cor­sua­li con­se­gnan­do le gra­dua­to­rie entro il 31 mar­zo, pena il non avvio dei pro­get­ti.
Infat­ti rispet­to al ban­do pub­bli­ca­to lo scor­so 14 dicem­bre, i cui tem­pi per lo svol­gi­men­to del­la pro­ce­du­ra selet­ti­va era­no posti a 40 gior­ni, con il Decre­to del­lo scor­so 25 gen­na­io ed i rela­ti­vi slit­ta­men­ti, la for­bi­ce tem­po­ra­le si è amplia­ta di soli 10 gior­ni, arri­van­do a 50 tota­li. Tem­pi rite­nu­ti inam­mis­si­bi­li anche da altri enti, che lamen­ta­no la cele­ri­tà con cui dovrà avve­ni­re la valu­ta­zio­ne di miglia­ia di cur­ri­cu­la, non­ché la pro­gram­ma­zio­ne dei rela­ti­vi col­lo­qui.
Inol­tre al cen­tro del­l’at­ten­zio­ne è anche l’e­sau­to­ra­men­to del ruo­lo del­la Con­sul­ta Nazio­na­le di Ser­vi­zio Civi­le, da sem­pre arbi­tro del­la con­cer­ta­zio­ne tra il Dipar­ti­men­to e gli enti di ser­vi­zio civi­le sul­le scel­te stra­te­gi­che.
Avan­za­to per­tan­to ricor­so al TAR, chia­ro è sta­to il suo respon­so.
La Sezio­ne Quar­ta Bis del Tar, pre­sie­du­ta da Giam­pie­ro Lo Pre­sti scri­ve:
“Rite­nu­to di dove­re dispor­re, in via inte­ri­na­le ed urgen­te, la sospen­sio­ne degli atti gra­va­ti ai soli fini del­la ride­ter­mi­na­zio­ne del ter­mi­ne per la pre­sen­ta­zio­ne del­le doman­de di par­te­ci­pa­zio­ne ai nuo­vi pro­gram­mi ogget­to di finan­zia­men­to in for­za del Decre­to del Capo Dpg­scu pub­bli­ca­to il 25 gen­na­io 2022 che appa­re ecces­si­va­men­te, ed irra­gio­ne­vol­men­te, costret­to a fron­te del diver­so ter­mi­ne inve­ce asse­gna­to per la pre­sen­ta­zio­ne del­le doman­de rela­ti­ve ai pro­gram­mi già ori­gi­na­ria­men­te ammes­si a finan­zia­men­to, in ter­mi­ni e misu­ra tali da con­sen­ti­re l’effettività del­la par­te­ci­pa­zio­ne (seb­be­ne non neces­sa­ria­men­te nei mede­si­mi ter­mi­ni e misu­ra ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sti, in ragio­ne del­le con­cor­ren­ti esi­gen­ze di sol­le­ci­ta defi­ni­zio­ne dei pro­ce­di­men­ti)”.
E con­ti­nua: “Rite­nu­to di dove­re inol­tre, ed in cor­re­la­zio­ne con la deter­mi­na­zio­ne di cui sopra, ordi­na­re la ria­per­tu­ra anche del ter­mi­ne di cui all’ l’art.6, com­ma 7 del ban­do; acco­glie la doman­da di tute­la cau­te­la­re mono­cra­ti­ca pro­po­sta con il ricor­so”.
L’udienza è sta­ta fis­sa­ta per il pros­si­mo 8 mar­zo.
Ales­sio Colac­chi

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