Covid, Assotutela: “sbloccare le cure già disponibili”

Covid, Assotutela: “sbloccare le cure già disponibili”

15/12/2021 0 Di Marco Montini

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“Covid, la pro­ro­ga del­lo sta­to di emer­gen­za non deve allar­ma­re i cit­ta­di­ni. Dob­bia­mo crea­re, nel­la popo­la­zio­ne che qua­si al 90% si è sot­to­po­sta alla vac­ci­na­zio­ne, una nuo­va con­sa­pe­vo­lez­za”. Lo dichia­ra il pre­si­den­te di Asso­Tu­te­la Michel Mari­ta­to, che avan­za una pro­po­sta a for­te impat­to: “Insie­me all’importante arma del vac­ci­no, sareb­be oppor­tu­no pun­ta­re sul­le cure tem­pe­sti­ve, qua­le sup­por­to com­ple­men­ta­re per affron­ta­re la pato­lo­gia. Pur­trop­po, per le con­sue­te pasto­ie buro­cra­ti­che, l’autorizzazione alle tera­pie è sta­ta rin­via­ta a fine gen­na­io 2022, una pro­ro­ga incom­pren­si­bi­le. Ci è sem­bra­to oppor­tu­no – con­ti­nua il pre­si­den­te – spo­sa­re le tesi dif­fu­se dal neo costi­tui­to comi­ta­to ‘Covid Cure Subi­to’ di cui fan­no par­te medi­ci, ricer­ca­to­ri, esper­ti, comi­ta­ti di cit­ta­di­ni che si pone qua­le sti­mo­lo per le isti­tu­zio­ni, affin­ché sia­no supe­ra­ti i vin­co­li buro­cra­ti­ci e di ogni tipo, che a tutt’oggi stan­no osta­co­lan­do la pie­na appli­ca­zio­ne dei pro­to­col­li di cure, sia domi­ci­lia­ri che negli ospe­da­li, per sol­le­ci­ta­re l’immediata appli­ca­zio­ne dei pro­to­col­li assi­sten­zia­li in ospe­da­le e al domi­ci­lio del pazien­te”. Mari­ta­to accen­na alle ormai nume­ro­se tera­pie, uti­liz­za­te anche in assi­sten­za domi­ci­lia­re, che si sono rive­la­te effi­ca­ci nell’87% dei casi. “Sen­za smi­nui­re l’efficacia del vac­ci­no, qua­le far­ma­co che ini­bi­sce gli effet­ti gra­vi del­la malat­tia, soste­nia­mo l’inderogabilità del­la som­mi­ni­stra­zio­ne tem­pe­sti­va degli anti­cor­pi mono­clo­na­li e l’uso degli anti­vi­ra­li in com­mer­cio, nei trat­ta­men­ti domi­ci­lia­ri. Risul­ta che il com­mis­sa­rio Figliuo­lo abbia acqui­sta­to 50mila dosi di far­ma­ci, a tutt’oggi anco­ra non dispo­ni­bi­li. Cosa si atten­de? Vor­rem­mo poter annun­cia­re, quan­to pri­ma, che il Covid è un male cura­bi­le”, chio­sa Mari­ta­to.  

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