Stampa, Assotutela: “Pensiero ai nostri giornalisti simbolo di libertà e democrazia”

Stampa, Assotutela: “Pensiero ai nostri giornalisti simbolo di libertà e democrazia”

02/11/2021 0 Di Marco Montini

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“Oggi il nostro pen­sie­ro va a una cate­go­ria fon­da­men­ta­le per la nostra demo­cra­zia, che trop­po spes­so è col­pi­ta dagli stra­li del qua­lun­qui­smo e del­la super­fi­cia­li­tà, e a vol­te pur­trop­po dal­la vio­len­za. Par­lia­mo degli ope­ra­to­ri dell’informazione, a cui, in occa­sio­ne del­la ‘Gior­na­ta mon­dia­le con­tro l’impunità per i cri­mi­ni ver­so i gior­na­li­sti’, voglia­mo dedi­ca­re una rifles­sio­ne”. Lo dichia­ra il pre­si­den­te di Asso­Tu­te­la Michel Mari­ta­to, che asso­cia la ricor­ren­za del 2 novem­bre, gior­no dedi­ca­to ai nostri cari che ci han­no lascia­to, ai cro­ni­sti che, nell’adempimento del pro­prio dove­re han­no per­so la vita: “Il mio pen­sie­ro va ai col­le­ghi mor­ti per rac­con­ta­re ciò che avvie­ne nel mon­do, per rive­la­re la veri­tà. In Ita­lia sono 22 i gior­na­li­sti e le gior­na­li­ste che vivo­no sot­to scor­ta di pri­mo livel­lo e 180 sot­to pro­te­zio­ne. Non impor­ta che usi­no la pen­na, lo smart­pho­ne, un micro­fo­no o la tele­ca­me­ra: impor­ta che com­pia­no il pro­prio dove­re, al ser­vi­zio di una col­let­ti­vi­tà che diven­ta essa stes­sa vit­ti­ma di chi pra­ti­ca qual­sia­si tipo di offe­sa o di vio­len­za a que­sti nar­ra­to­ri dei nostri tem­pi”, sot­to­li­nea il pre­si­den­te.
“Aggres­si­vi, con­tro i gior­na­li­sti, sono colo­ro che non voglio­no che ven­ga­no sve­la­te maga­gne, intral­laz­zi e cor­rot­to eser­ci­zio del pote­re. Inti­mi­da­zio­ni, minac­ce, mole­stie e aggres­sio­ni, que­re­le teme­ra­rie, sono i frut­ti avve­le­na­ti di que­sto cli­ma quan­do non si ricor­re, come in alcu­ni pae­si pri­vi di demo­cra­zia, a meto­di ancor più insi­dio­si. Occor­re pro­teg­ge­re gli ope­ra­to­ri dell’informazione, con tut­ti i mez­zi e le isti­tu­zio­ni deb­bo­no far­si cari­co di que­sto, per­ché ogni for­ma di attac­co ai gior­na­li­sti è un attac­co alla nostra demo­cra­zia” chio­sa il pre­si­den­te.

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