Die Ansiah: “se non ti piace quello che hai intorno cambialo!”

Die Ansiah: “se non ti piace quello che hai intorno cambialo!”

06/10/2021 0 Di Carola Piluso

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 822 vol­te!

Il 29 set­tem­bre è usci­to il nuo­vo e sor­pren­den­te sin­go­lo di Die Ansiah “Freak­show”. Il bra­no è sta­to scrit­to dal­lo stes­so arti­sta e com­po­sto da Mario Meli, regi­stra­to e pub­bli­ca­to da Gotham Dischi. Dopo un perio­do buio fat­to di depres­sio­ne, far­ma­ci e abu­si il can­tau­to­re tro­va nel­la musi­ca il modo di riscat­tar­si. Abbia­mo incon­tra­to Die Ansiah che si è rac­con­ta­to a cuo­re aper­to sve­lan­do­ci le sue rifles­sio­ni e i suoi pro­get­ti futu­ri.

Freak­show è il tuo nuo­vo sin­go­lo… Puoi rac­con­tar­ci la gene­si del bra­no e la scel­ta di que­sto tito­lo?

È sta­to mol­to spon­ta­neo. Pen­sa­vo a quan­to ci rovi­nia­mo per non mostra­re come sia­mo vera­men­te, inse­guia­mo cano­ni impo­sti dal­la socie­tà (fama, ric­chez­za, per­fe­zio­ne etc) e pur di arri­var­ci mostria­mo a tut­ti il peg­gio che pos­sia­mo tira­re fuo­ri. Come uno spet­ta­co­lo grot­te­sco, da qui “Freak­show”.

Il bra­no è un invi­to a libe­rar­si dal­le insi­cu­rez­ze… qua­li sono le insi­cu­rez­ze dal­le qua­li vor­re­sti libe­rar­ti o ti sei libe­ra­to?

La pau­ra, o la con­vin­zio­ne, di non esse­re abba­stan­za o di non esse­re all’al­tez­za l’ho avu­ta per tan­ti anni. Mi sen­ti­vo sem­pre giu­di­ca­to, meno degli altri e mi com­por­ta­vo di con­se­guen­za. Que­sto è un esem­pio, ce ne sono tan­ti, ma la cosa impor­tan­te che ho capi­to è che se non ti pia­ce quel­lo che hai intor­no cam­bia­lo, non sei una pian­ta, muo­vi­ti e vai oltre quel­lo che ti spa­ven­ta.

A livel­lo di sono­ri­tà ci sono del­le influen­ze rock e non solo… sei un arti­sta al qua­le pia­ce spe­ri­men­ta­re mol­to libe­ro anche da “eti­chet­ta­men­ti” di gene­re musi­ca­le… ma in qua­le gene­re musi­ca­le ti rispec­chi meglio?

In gene­ra­le odio le eti­chet­te, in ogni cam­po, cre­do sia­no limi­tan­ti. Ma se è per capir­ci, sicu­ra­men­te il rap e il punk rock sono i due pila­stri impor­tan­ti, tut­to il mio baga­glio nasce da lì. Da Lil Way­ne ai Green Day, da Noto­rious BIG ai Nir­va­na, tut­to ciò che gira intor­no a que­sti due gene­ri mi atti­ra.

Da dove nasce la tua pas­sio­ne per la musi­ca e la scrit­tu­ra?

Da pic­co­lo, in casa quan­do i miei era­no anco­ra insie­me c’e­ra sem­pre musi­ca. Anche quan­do le situa­zio­ni non era­no del­le miglio­ri, è sta­ta da una par­te una safe zone e dal­l’al­tra ispi­ra­zio­ne. Mi pia­ce­va impa­ra­re i testi di tut­to ciò che sen­ti­vo e non ero sod­di­sfat­to se non li sape­vo a memo­ria. Poi ho ini­zia­to a scri­ve­re tan­ti anni fa per una tipa con la qua­le è anda­ta ovvia­men­te malis­si­mo però da lì ho capi­to quan­to mi aiu­ta­va far­lo, ho ini­zia­to a scri­ve­re ciò che sen­ti­vo e non ho più smes­so.

Con qua­li arti­sti ti pia­ce­reb­be col­la­bo­ra­re?

Par­lia­mo di big mon­dia­li? Attual­men­te Yung­blud, Blac­k­bear e Kari­z­ma sono quel­li che mi affa­sci­na­no di più sareb­be un sogno. In Ita­lia abbia­mo altri arti­sti vali­dis­si­mi ma su que­sto non pos­so dire nul­la, per ora.

Hai nuo­vi pro­get­ti in vista? Puoi anti­ci­par­ci qual­co­sa?

Intan­to il 7 otto­bre esce il video di Freak­show gira­to da Bebi Movie, su You­Tu­be e con­si­glio a tut­ti di andar­lo a vede­re. Sul dopo non spoi­le­ro nul­la, dico solo che ci sarà tan­ta musi­ca, io sono cari­co e ho fame.

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