Per rimettere in sesto una Capitale strapazzata dalla giunta Raggi serve una cura drastica, coraggiosa,…
Roma, Maritato(Lega): “Raggi agronoma alla Mistica ma non c’è nulla di divino”
28/09/2021Questo articolo è stato letto 1130 volte!
“Appena eletta dichiarò di avere il pollice nero. Oggi, per tentare di farsi rieleggere, Virginia Raggi si improvvisa agronoma e va nella tenuta della Mistica promettendo la messa a dimora di 4000 nuovi alberi. Lancia poi l’idea ‘a effetto’ di una ‘Grande Muraglia’ verde a ridosso del Grande raccordo anulare, gas di scarico permettendo”. Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, che attacca: “L’amena area verde di Roma est si estende su 76 ettari di proprietà comunale. Dal 2005 lì doveva sorgere il Parco archeologico Alessandrino. Sembra però che le piante miracolose della sindaca, siano state messe a dimora in un’area affidata ai privati, forse una cooperativa sociale, per questo vorremmo chiarimenti. Su che base è avvenuta la scelta? Approviamo la valorizzazione del sito con le vestigia dell’Acquedotto Alessandrino ma le migliorie dovrebbero riguardare la parte pubblica. “Ma c’è dell’altro” continua Maritato. “La sindaca, dichiara con candore, di aver affidato la cura degli alberi da piantare all’associazione “Roma ecologista”, strano caso di omonimia con la lista di cui è capolista l’ex ministro dei Trasporti di Prodi Alessandro Bianchi, con sponsor l’altro ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, che sostiene la sua rielezione a sindaco di Roma. Non vorremmo ci fossero inopportuni collegamenti. Tutto in famiglia in campagna elettorale?”, chiosa il candidato.
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.